Capitolo 16 (terza parte)

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Non posso crederci.

Mi richiudo la porta di casa alle spalle, cercando di non fare rumore. Ma il mio cuore sta volando a un metro da terra.

Ho parlato con Mike, ci ho fatto una camminata e... gli ho parlato di me. Del Conservatorio a cui ancora non sono iscritta, del mio rapporto con mia madre, dei miei lavori, di mio padre e della passione che mi ha trasmesso per la Vulnus.

E lui mi ha parlato di sé. Non immaginavo che avesse passato un periodo che sarebbe potuto diventare tanto buio. Sono felice che si sia confidato, perché non me l'aspettavo. Certo, non mi aspettavo nemmeno che gli avrei raccontato tutta la mia vita, ma una volta che inizio a parlare è la fine, perché non mi fermo più.

Ma mi ha messa a mio agio, sentivo di potermi fidare di lui. Ci ha tenuto a riaccompagnarmi, mi ha tenuta al riparo da un possibile stupratore ubriaco!

E... e ha accennato al suo divorzio. Non gli ho chiesto delucidazioni, perché sembrava molto turbato – e perché non avrei mai avuto il coraggio di farlo.

Che serata assurda.

Finisco di cambiarmi e mi infilo il pigiama. Controllo se ho qualche notifica, ma ho solo un messaggio curioso di Nelly, che ormai mi ha vista con lui dopo che l'abbiamo beccato alla fumetteria. Le scrivo al volo per dirle che le racconterò domattina, poi apro Instagram e vado dritta alla chat con Mike.

"Fammi sapere se arriva il carro attrezzi. O se ti sei arreso e hai deciso di andare a casa. Mi dispiace per la tua auto."

"Ci vorrà ancora un po', non mi ero reso conto di quanta strada avessimo fatto insieme."

"Ti faccio compagnia?"

"È meglio se ti riposi."

"Non ho sonno" mento, perché gli occhi faticano a rimanere aperti. Ma per lui ne varrebbe la pena: è stato così gentile a riportarmi fin qui, almeno un minimo di compagnia finché non arriva un carro attrezzi o un taxi gliela devo.

Non mi risponde subito, anche se ha visualizzato. A quanto pare, ha deciso per entrambi.

Faccio per allungare la mano per lasciare il telefono sul comodino, quando vibra.

"Il taxi arriva tra cinque minuti."

"Il carro attrezzi ancora nulla?" Credevo che avrebbe detto qualcosa del tipo "avremmo dovuto prendere il taxi anche per te", ma non l'ha fatto. Forse significa che gli ha fatto piacere la nostra passeggiata?

"Aspetterò domattina, ormai cambia poco. Tutto ok tu?"

Si preoccupa. Mike si preoccupa per me.

"Sì, sì, sono a casa al calduccio. Grazie per la serata strana."

Che cavolo ho scritto? Perché ho inviato senza rileggere?

"Se vuoi altre serate strane, sono sempre disponibile. Tranne a orario partita" scherza lui.

Sorrido sinceramente, anche se sento il mio intero corpo andare a fuoco.

"Spero che lunedì sarà molto più tranquilla."

"Lo spero anch'io."

Lunedì. Ho una sorta di appuntamento con Mike? Si è offerto di riportarmi a casa dopo il mio orario di lavoro?

Quando ci siamo salutati mi guardava in un modo che non ho saputo decifrare. Era un'espressione serena, eppure turbata allo stesso tempo, come se non volesse lasciarmi andare. La mia fantasia sta galoppando lontano, tanto che mi sta spingendo a credere che era incerto se baciarmi o meno.

Ma che cosa sto pensando? Ma quando mai Mike Cooper vorrebbe baciare me? È stato solo gentile. Fine. Stop.

"Il taxi è arrivato. Buonanotte, Lavinia."

"Buonanotte, Mike."

Spazio autrice
Eccoci con l'ultima brevissima parte. So che è breve, ma unirla alla parte precedente sarebbe stato troppo pesante.

Lavinia è su una nuvola e non crede che sia reale tutto ciò che le è appena accaduto. Vogliamo entrare nella storia e abbracciarla?

Quanto sono dolci loro due? E preparatevi, perché abbiamo appena iniziato ;)

Vi ricordo sempre di seguirmi di instagram (sono snowtulip_autrice), perché ci stiamo avvicinando all'uscita di "Amore all'Overtime" e ho bisogno di tutto il vostro supporto <3

Baci a tutti e buon finesettimana,
Snowtulip.

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