Capitolo 6 - Guida da drogati, onoranze funebri e cestini ambulanti

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<< Oh santo cielo, ferma questa dannata macchina! Ma chi ti ha dato la patente? >> Jace si teneva stretto al sedile lanciando imprecazione contro il guidatore, che a quanto pareva non sapeva per nulla guidare, mentre io me ne stavo appiccicata alla portiera in circa cinque millimetri di spazio, visto che il resto era occupato da ben nove persone... Pensare che quella macchina doveva essere da cinque posti.
Artù, che per la venticinquesima volta aveva superato l'eccesso di velocità di ben cinquanta chilometri orari, ma tanto come detto da lui "le multe le paga papà", premette sul freno, facendo prendere a tutta la compagnia un bel colpo di frusta.
<< Se proprio volete saperlo non ho la patente >> sbuffò il giovane, Loki si mise una mano in faccia << Allora per quale ragione hai deciso di guidare? Ti ricordo che esiste una cosa chiamata polizia di cui io faccio parte >> Artù ridacchiò << Perché guidare è forte! >>
Poi ripartì improvvisamente per le strade disabitate di Fantasy Hollow alla modesta velocità di centocinquanta chilometri orari sbandando a destra e sinistra.
<< Rallenta! >> strillai io, preoccupandomi se qualche vigile o poliziotte ci vedesse.
Fu proprio il fischio di un poliziotto che ci fece fermare di colpo, ora ero certa di portare sfortuna, adesso siamo fregati pensai e anche gli altri dovevano averlo intuito.
Tranne Artù che stava giocando con il cellulare mentre il poliziotto aprì la portiera, poi ci guardò uno per uno.
Era giovane come poliziotto, e come aveva detto Morgana "un gran figo", aveva i capelli e quel poco di barba marroni, era magro e gli occhi chiari.
Il poliziotto disse subito << E voi che state facendo? Siete un gruppo di amici alcolisti? Sapete anche avreste almeno infranto cinque regole? Siete in nove su una macchina, avete superato il limite di velocità di circa sessanta chilometri, guidate nella corsia opposta >> poi Artù aggiunse fieramente << E io non ho nemmeno la patente >> ma non può stare zitto qualche buona volta?
Il poliziotto inarcò un sopracciglio fissando sempre il biondo << Perché indossi un costume medievale? >> osservò trattenendosi a stento dal ridere, e come biasimarlo vedendo un povero ventenne andare in giro vestito da cavaliere era impossibile non farsi qualche domanda.
Il biondo lo corresse << Cosplay, si chiama cosplay >>
L'uomo perse la pazienza e sbottò << beh qualsiasi cosa satanica stavate facendo sarò costretto sottrarvi la macchina con una multa >>
Loki lo cercò di far ragionare, sperai che almeno lui riuscisse a dire qualcosa di sensato <<  suvvia Kilian, tu mi conosci, fammi questo favore e fai finta di niente, stiamo facendo una cosa importante ovvero inseguendo un specie di mago con un serpente gigante >>
Ma il poliziotto non vuole sentir ragioni anzi ci diede dei suggerimenti su dove si trovasse il manicomio più vicino, così ci ritrovammo a piedi nel bel mezzo della strada a camminare come un gruppo di rimbambiti.
Fortunatamente Demon Street non era lontano da dove ci trovavamo noi, sarebbero bastati pochi minuti di strada per raggiungerla.
Sarebbero, ho usato il verbo giusto, perché quel genio di Artù che teneva la cartina ci portò da tutt'altra parte.
<< Biondino, te lo ha mai detto nessuno che non ce la puoi fare? >> sbottò Hermione scocciata dopo un ora che camminavamo in circolo.
Jace e Artù risposero all'unisono << Quale dei due? >> la ragazza rispose scocciata, mentre tentava di allacciarsi una scarpa << Quello stupido >>
Artù guardò Jace dandogli una botta sulla spalla << Beh biondo ossigenato, sicuramente si rivolge a te >>
L'altro lo guardò male << Stava parlando di te >> poi aggiunse vantandosi leggermente << e tanto per la cronaca, sono biondo naturale! >>
Nel frattempo io stavo analizzando la cartina con il Dottore, Morgana, Loki e Percy, il primo stava guardandosi in torno mentre io cercavo i nomi delle vie, gli altri stavano guardando la cartina segando i punti con la mappa.
Non pensavo che sarebbe stato così complicato.
Dopo poco, se per poco si può intendere ben trenta minuti, Loki esclamò << Ragazzi, so dove siamo, Demon Street è esattamente dietro di noi, a qualche passo >>
Percy lo guardò di traverso << Aspetta, fatemi capire, noi abbiamo girato per ore quando la nostra destinazione era dietro di noi? >>
<< Qualcuno può uccidere Artù? >> scherzai io, mentre Morgana si offriva di farlo, certo che sul ragazzo è da strangolare.
Demon Street, beh è una via che forse il portare questo nome è poì che appropriato, gli alberi che tecnicamente dovrebbero abbellire il paesaggio sono tutti appassiti, gli edifici diroccati tanto da dare l'impressione che li ci fosse appena stata una guerra nucleare, tranne uno che aveva l'aria di un grande magazzino, le pareti erano nere mentre in rosso spiccava la scritta " Onoranze Funebri Saurmort "
Fantastico, ecco la nostra meta, il numero 34, non poteva essere un negozio di caramelle oppure di vestiti? No eh.. Onoranze funebri...
Percy guardò disgustato la nostra meta << Molto rassicurante >> disse ironico, mentre io mi concentravo di più sul nome << Saurmort? Non vi dice nulla? >>
Il gruppo scosse la testa, poi ci dirigemmo verso l'entrata, un grande portone di legno dove Morgana bussò.
Non rispose nessuno, così provammo ad aprire la porta, che stranamente si spostò senza problemi.
Avevo la strana sensazione che qualcuno sapesse della nostra visita clandestina, qualcuno voleva che noi andassimo lì.
Ma chi?
L'interno era meraviglioso, immaginatevi la casa dei vostri sogni, beh sarà stata diecimila volte meglio.
Era un salotto tutto arredato con i colori sul bianco, nero e rosso, mentre c'era un delizioso odore di muschio, sembrava l'interno di un castello, i mobili, le pareti, il divano e la televisione ancora accesa era tutto curato nei minimi dettagli.
<< Ma questo non è un negozio di Onoranze Funebri >> dissi guardandomi intorno, Hermione annuì << Sicuramente quel titolo era una copertura, chissà per cosa... >> rispose prontamente cercando di riflettere.
Già bella domanda, cosa nascondeva quel bel arredamento?
Presto l'avremmo scoperto.
Merlino ci fece notare una porta insolitamente robusta su una parete, era semi aperta, così la raggiungemmo.
Quello che trovammo dietro di essa era totalmente diverso dalle nostre aspettative, avete presente i corridoi di un ospedale con quelle luci abbaglianti, i muri di un bianco così... Bianco, era la stessa cosa tranne per il fatto che il corridoio sembrava infinito e il muoro era intervallato da a numerose porte apparentemente blindate, altro che arredamento ben curato.
Merlino osservò in giro spaesato << Ma dove diamine siamo finiti? >>  mentre Artù esclamò << Ho un'idea: torniamocene a casa... >>
Avrei voluto fare come diceva Artù, tornarmene a casa mia, facendo finta che questo dannato incubo non fosse mai accaduto, ma ormai ero lì, e dovevo assolutamente scoprire cosa voleva da me il tizio con il serpente e sopratutto chi era per salvare la città.
Una voce da un'altoparlante sopra di noi ci fece quasi sobbalzare << Intrusi nella sezione H >>
Chissà per qualche ragione avevo la sensazione che gli intrusi eravamo noi.
Il Dottore senza riflettere urlò << Correte! >> così ci mettemmo subito in marcia, per il corridoio che non sembrava finire mai, non sapevo chi ci stava inseguendo ma ero sicura che qualcuno era venuto a prenderci, e non ci avrebbe scacciato gentilmente, sempre se si possa scacciare qualcuno in modo cordiale, ma a sentire delle loro, perché erano senz'altro più di uno, sembravano essere tutt'altro che gentili, infatti nel corridoio risuonò un << Sterminare! >>
E fu così che finalmente li vidi, non seppi di preciso cos'erano, Artù li definì "Grossi cestini della spazzatura ambulanti" e Loki " Sembrano dei contenitori del sale e del pepe troppo cresciuti" infatti non lo si poteva non negare, sembravano entrambe le cose, solo che erano armati e sopratutto arrabbiati.
Infatti iniziarono a sparare per i corridoi cercando di colpirci, non potevamo scappare perché ormai ci avevano circondati, la nostra unica speranza erano le porte.
Uno sparo mi sfiorò la coscia strappandomi i pantaloni di jeans, mentre tentavo di aprire una porta ma invano.
Era serrata.
<< Concentrate il fuoco, concentrate!!! >> sentivo i Dalek che urlavano tra loro, non avevo mai avuto così paura della morte come quel giorno.
Credevo che fosse finita.
Quando vidi che gli spari aumentavano, mitragliandoci, vidi nella mia mente tutti i miei compagni morti a terra.
Chiusi gli occhi aspettando le conseguenze, ma sentii una persona che mi tirava per un braccio e lo sbattersi di una porta.
Riaprii gli occhi, niente più spari ma solo un Jace che sospirava << Per un pelo, ma che diamine erano quei così maledetti? >>
C'erano anche tutti gli altri, stavano bene se non pare qualche vestito strappato, sorrisi mentre finalmente mi tranquillizzavo << Come avete fatto? >> Loki ripose << Beh ti stavano sparando in pieno mentre ho trovato una porta aperta e ti ho tirata qui dentro per un braccio >>
La stanza quadrata in cui mi trovavo era bianca come il corridoio e totalmente spoglia tranne per una strana cabina blu, in bella vista la scritta " police box " faceva intuire che apparteneva alla polizia.
Il Dottore disse preoccupato << Non so quanto possa fare, ma tra poco quei cestini dagli istinti omicidi entreranno qui dentro, l'unico posto in cui nasconderci è quella cabina anche se ci troveranno subito >>
Quale chance avevamo se non entrare?
Ma appena entrammo là dentro tutto quello di cui eravamo convinti si ribaltò in un istante.
La cabina era più grande all'interno.

...................
Si lo so, il titolo è pietoso....
Comunque scusate il ritardo, ora però sono tornata con questo capitolo un po' più attivo dei precedenti!
Spero che avete capito cosa significa il titolo Saurmort e ovviamente capito che cabina è quella...
Comunque mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto.
E... New personaggio
Kilian Jones (Hook) ---> Once Upon a Time
Alla prossima ^^

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