Guardi un foglio bianco e pensi
a cosa potresti scrivere,
per occupare uno spazio d'onore
in tanta limpidezza.
Partire dal titolo
e dare una svolta al tuo pensiero.
Continuare con una frase, che possa dare inizio ad un sogno.
Comporre un testo che possa
parlare di te.
Te, che sei nero su bianco,
un insieme di parole che pululano e che vogliono emergere, ammaliare, far sognare...vivere.
Cerchi di racchiudere in un testo
il tuo cuore e la tua mente
perdendoti nei tuoi pensieri,
quelli reali, di momenti vissuti
e mai dimenticati.

Poi ritorni ad osservare quel foglio, che leggero si muove ad un tuo soffio e pensi a chi mai
possa essere catturato
dal fruscio delle tue parole.
Qualcuno che abbia la sensibilità
di comprendere,
cosa tu voglia dire.
Senza pensare e giudicare
quella penna che, morbida e sinuosa, continua a compiere versi su quel foglio bianco.
Una musica leggera accompagna
quel movimento, ti entra nell'anima e la illumina.

È un'arte,
come tale va condivisa,
rispettata e compresa.

Ti perdi in quel foglio,
che bianco lo è ormai per metà.
Ti accorgi, che hai steso un pensiero, a cui hai dato un titolo,
con cui hai trasmesso emozioni e sentimenti.
Una miriade di parole a cui hai dato un ordine, ma che, mancano di una conclusione.

È difficile continuare.
La musica si fa sempre più incalzante, la penna sempre più ballerina, la tua mente sempre più in confusione.

Ti fermi di scatto e pensi se possa piacere ciò che scrivi a chi legge.

Te ne infischi e continui a scrivere, ma non arrivi mai alla fine.
Ancora una parola, un ultimo pensiero e poi basta, darai un nome a questa storia.

Osservi per l'ultima volta il foglio che bianco lo era prima.
Noti con stupore che è tutto scritto.
Della sua limpidezza è rimasto
solo un margine,
quello che non puoi superare,
altrimenti sei fuori!
Non demordi e continui,
quel margine è ancora tuo,
contiene la perla che affannosamente hai sempre cercato.

Sei al limite hai raggiunto il tuo equilibrio.
Contempli soddisfatto il foglio, vedi una lunga stesura d'avanti ai tuoi occhi
Ti chiedi se quelle parole sono riuscite ad emozionare a far sognare.

Quel foglio, che bianco non lo è più, ora ha una voce, un'anima,
è una forza.
Quel foglio bianco sei tu e brilli
di una luce nuova, speciale... quella del tuo essere vita!