Oh dei, ma non sta mai zitto?!-Agata Ward

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I pochi mesi che avevamo passato in assenza degli altri sarebbero stati alquanto deprimenti se non fosse stato per Eve.

Sul serio, riusciva a tirarmi su il morale anche nei giorni più tristi.

Di Nate non mi era mai interessato tanto, ma doveva aver subito tante cose per volersi unire a Luke e al suo esercito.

Troppe cose.

Comunque, io e Eve eravamo diventate ottime amiche.

Lei non era ancora stata riconosciuta, ma continuavo a pensare che dovesse essere figlia di Demetra.

Cioè, le piante impazzivano letteralmente quando lei passava di cattivo umore.

Però tenevo sempre tutto per me.

Camminando persa nei miei pensieri, andai a sbattere contro un bambino.

Lo squadrai dall'alto: era piccolo, aveva i capelli neri e la pelle olivastra, teneva in mano un mazzo di carte e delle statuette, e il suo corpo da microbo non sembrava essere in grado di reggere tutta la sua eccitazione.

Sorrisi leggermente, ricordando me al primo giorno al campo.

-Ehi. Tu sei quello nuovo vero? Piacere Agata, figlia di Efesto.- gli tesi la mano.

Lui mi guardò timoroso. mi strinse la mano quasi tremante e poi esplose in un fiume di domande.

Mi schiaffai una mano in fronte mentalmente. Dei ma era proprio curioso quel bimbo.

-Senti ehm Nico? Sono felice che ti piaccia qui, se ti facessi fare il giro del campo?-

-Me l'hanno già fatto fare...- -Non importa, vieni.- lo presi per un braccio e lo portai verso le cabine.

Per quanto glielo avessero già fatto fare, rimase stupito da tutto, di nuovo.

Poi mi venne in mente una cosa mentre parlava di cosa era successo alla Westhover.

-Ehi Nico.- -Si?- -Sei arrivato con le cacciatrici vero?- -Si.- -E chi c'era con loro?- -Mhh Percy, Grover, Talia e Apollo.- ne mancava una all'appello. -E Annabeth? Sai, la ragazza bionda, intelligente, con un pugnale...?- -Oh, lei è stata rapita da una manticora che è saltata nel vuoto.- disse con semplicità, confrontando qualcosa tra le sue carte e una statua di Afrodite.

Mi pietrificai sul posto.

Lasciai Nico ad un Luca eccitato quasi quanto lui, e andai velocemente alla cabina Sei.

Trovai Talia già sul posto.

Stava parlando con tutti i semidei di Atena, e dalle loro espressioni tristi gli stava dando la notizia di Annabeth.

La mia migliore amica era ferma sul posto, con uno sguardo duro, e i muscoli rigidi.

Stava provando a non piangere.

Entrai spingendo la figlia di Zeus di lato, che mi rifilò un'occhiata, ma quando abbracciai Olivia lascio perdere la sua probabile idea di folgorarmi.

La portai fuori, alla spiaggia.

-Si risolverà tutto.- le dissi, poi la lasciai sfogare.

L'avevo portata lì perché lontana da sguardi indiscreti, ma poco lontano trovai Eve.

-Ehi.- la salutai.
-Ciao. Ti va di fare un giro?- domandò, giocherellando con la sabbia.

Guardai la mia amica, che stava trafiggendo qualcosa di trovato lì.

-Ehm...- dissi, indicando dietro di me. -Glielo vado a chiedere.- dissi, torturandomi le mani.

Perché mi faceva questo effetto?

-Ehi ehm Olivia?- -Si, puoi andare, tranquilla, ho visto Eve. Divertitevi.- disse, con tono stranamente sincero.

-Sicura?- -Si, tanto fra poco arriverà Giada, ne sono sicura. Vai e conquistala.- disse, dandomi un pugnetto sulla spalla.

Io sorrisi e tornai felice dalla mia amica.

Stranamente, non avevo neanche ribattuto alla battuta di Olivia.

Che era una battuta vero?

Io continuo a non capire i tempi di ste storie, ma nel caso, Fra è colpa tua.
Bene, biblioteca e cinema mi spettano quindi addei.
No Cassie_Wayland non mi stavo dimenticando di invocarti tranquilla.

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