CAPITOLO 25

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"Avanti, hai una bella voce, potresti anche partecipare." Mi ripetè per la milionesima volta quella mattina Logan. Eravamo quasi all'uscita da scuola, e lui non faceva altro che ripetermi di iscrivermi alla gara di canto. Alzai gli occhi al cielo esasperata. "Come fai a dirlo?" Chiesi fermandomi e guardandolo seria negli occhi. "Quando venivi all'ospedale a trovarmi, mentre ero ricoverato dopo l'incidente, mi cantavi sempre qualcosa." Lo guardai sbalordita. Pensavo non mi ascoltasse, gli canticchiavo una canzone dolce quando credevo fosse addormentato, come una specie di ninna nanna. "Credevo dormissi." Riuscii solo a dire in un soffio. Lui scosse leggermente la testa. "Mi ci vuole sempre qualche minuto per addormentarmi. Quando ti sentivo cantare rimanevo in silenzio e con gli occhi chiusi, in modo da essere cullato dalla tua dolce e melodiosa voce."
"Grazie per il complimento Logan." Gli stampai un bacio sulla guancia in segno di ringraziamento. "Allora parteciperai?" Scossi la testa. "Ho paura di fallire, e poi ci saranno tutte quelle persone a guardarmi, non ce la farei mai." Dissi cominciando a camminare di nuovo verso l'uscita. "Non ci posso credere." Davanti a me c'erano Abigail e Jason che si stavano baciando di fronte, se non a tutta, a metà scuola. Quando lei si accorse della mia presenza, mi rivolse un sorriso di trionfo stuzzicandomi: "Ma guarda chi c'è qua! Vanessa, come stai?" Chiese falsamente avvicinandosi a me, mentre Jason si voltava nella mia direzione con un sorriso anch'esso falso. Ignorai la sua domanda e cercai di sorpassarli. "Dove pensi di andare?" Mi si parò di fronte bloccandomi la strada. "Lasciala passare." Disse Logan al mio posto in modo freddo. Ero consapevole che le persone ci stavano fissando sussurrando tra di loro, ma pensavo solo ad andarmene. "Lasci che sia il tuo ragazzo a parlare per te? Cos'è, hai perso la lingua per caso? E poi non mi aspetti neanche per parlare come facciamo di solito? In fondo siamo mi..."
"Non azzardarti neanche a dirlo, non voglio più avere a che fare con te, e nemmeno con lui." Dissi indicandoli uno a uno. Abigail rise, una risata che mi riempì di rabbia e odio nei suoi confronti ancor di più di quelli che già provavo per lei. La spinsi da una parte e la superai marciando. Tenevo lo sguardo basso e non avevo il coraggio di guardare in faccia nessuno. "Scappa pure troia, sei talmente timida che non riuscirai neanche a iscriverti alla gara." A quelle parole mi bloccai all'istante, mi voltai nella sua direzione e le domandai: "Che cosa hai detto?" Lei rise, una risata causata dalla mia reazione. A quel punto non potei più trattenermi, dovevo fargliela pagare. E anche cara, molto cara.
"La sanno la verità?" Le chiesi, guardandola negli occhi in segno di sfida. Lei mi guardò straniata, come non capendo che cosa stessi dicendo. "Di che stai parlando?"
"Di come vi siete messi insieme, lo sanno?" Abigail sorrise compiaciuta. "Certo! Sanno che tradivi di nascosto Jason con Logan." Sorrisi, non sò perché lo feci, ma in quel momento un'idea mi balenò nella mente, e l'espressione preoccupata di Abigail mi confermò che era un'ottima idea. Mi voltai verso la folla di studenti che stava assistendo alla scena, in quel momento l'odio e la convinzione di poter far odiare a tutta scuola Jason ed Abigail vinsero sulla mia timidezza. "Ragazzi e ragazze, quanti di voi conoscono la storia di come ho lasciato Jason?" Risatine si diffusero nell'aria mentre gli studenti alzavano le mani e dicevano "Io!"
"Bene, allora siete stati tutti presi per i fondelli, complimenti!" Esclamai, ricevendo molte occhiatacce da parte loro. "Quanti di voi vogliono sapere la verità?" L'interesse degli studenti crebbe moltissimo, segno che stavano aspettando che io andassi avanti. "In realtà era Jason a tradirmi, e non io a farlo con lui. Volete sapere chi è quella con cui mi tradiva?" La folla annuì, alcuni gridarono anche un forte sì impazienti di sapere. "Beh, è tanto semplice. La ragazza con cui mi tradiva non può che essere quella con cui sta ora. Jason si faceva Abigail a mia insaputa, sono venuta a scoprirlo anch'io l'altro ieri." Sguardi insicuri e stupiti dalle mie parole si formarono sui visi di quasi tutti gli studenti. "Perché dovremmo crederti?" Chiese a un certo punto un ragazzo, staccandosi dalla folla e mostrandosi. "Perché io ho dei testimoni." Replicai sicura di me stessa. "Di sicuro lo sapevano i compagni di squadra di Jason, visto che se la faceva negli spogliatoi anche, ma loro non andranno mai contro di lui. Ma Logan sì, lui lo sapeva, ma me la tenuto nascosto per non farmi soffrire. Mossa molto stupida oserei dire; e detto questo ho finito." Mi girai verso Abigail e la guardai trionfante. "Pensi di avermi ridicolizzata?" Chiese lei puntandomi un dito contro. "Sì, e penso di aver fatto anche un buon lavoro." Risposi un po' sfacciata. "Ma smettila, scommetto che non riuscirai neanche a iscriverti alla gara."
Si diresse verso un tavolo di legno improvvisato come luogo di iscrizione alla gara di canto. Abigail diede il suo nome e quello di Jason, forse sarebbe stato lui il suo accompagnamento musicale, e si girò verso di me con un sorriso odioso in viso. "Vai, fallo anche tu."
"Non devi per forza." Mi sussurrò Logan a un orecchio facendomi sussultare, mentre faceva scivolare la sua mano sulla mia.
Mi diressi verso due ragazze che prendevano i nomi e dissi il mio. Non riuscivo ancora a credere che cosa avevo combinato. "Chi è l'altra persona?" Chiese una ragazza seduta per prendere le iscrizioni. Scossi la testa dicendo: "Io non lo so."
"Secondo il regolamento ci devono essere minimo due persone, una che canta e una che suona. Se vuoi puoi dirci domani chi è l'altra persona, se non lo farai noi ti cancelleremo dalla lista."
Annuii.
Abigail, presa dalla rabbia, mi spinse a terra e mi prese per il colletto della felpa, avvicinando il mio viso al suo. "Alla gara ti sconfiggerò senza pietà, rimpiangerai questo giorno, Smith." Sputò fuori un'ultima volta, prima di lasciarmi e andarsene a testa alta.
Provai a rimettermi in piedi, ma la caviglia mi doleva molto quando provavo ad appoggiarci il peso sopra, quindi ricaddi subito a terra. "Ti sei fatta male?" Chiese Logan inginocchiandosi di fronte a me. "Credo di essermi storta la caviglia." Risposi, massaggiandomi la caviglia in questione.
"Allora aspetta che ti aiuto io." Mi rassicurò lui, facendo passare un braccio sotto le ginocchia e uno dietro la schiena. Io gli misi le braccia intorno al collo e sprofondai nell'incavo di esso. Non riuscivo ancora a capacitarmi di cosa avevo combinato. Mai avevo pensato nella mia vita di riuscire a parlare di fronte a quasi tutta la scuola, tantomeno sputanando la ragazza e il ragazzo che una volta avevo considerato come la mia migliore amica e il mio fidanzato. E poi c'era la gara di canto a cui mi ero iscritta.
Pessima idea.
Per il resto del viaggio di ritorno io e Logan non parlammo molto, le uniche parole che ci scambiammo furono di protesta da parte mia per scendere, e lui che si impuntava sul fatto che avrei peggiorato solo le condizioni in cui si trovava la mia caviglia.
Il solito stupido testardo.
Il mio stupido testardo.

ANGOLO AUTRICE (Potete anche non leggere, è un mio sclero da fangirl di Percy jasckon, quindi se non siete interessate potete non leggerlo)
Hey gente! Spero vi sia piaciuto il capitolo!
Comunque, scusate se pubblico alle dieci di sera, ma ci tenevo a pubblicarlo oggi perché compie gli anni PERCY JACKSON, e visto che l'attore Logan Lerman ha recitato il ruolo di Percy Jackson nei due film, volevo pubblicare questo capitolo un po' per questo motivo, mi sembrava carino.
No, se ve lo state chiedendo no, non sto bene.
Ora è meglio che evaporo dopo questo angolo autrice.
Ciaoooooo!
E buonanotte.

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