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Eccoci giunti alla nuova recensione.
mad-am vorrei iniziare con il dirti che cercherò di motivarti ogni mia valutazione al fine che tu possa capire il perché delle mie scelte.

Copertina = 5
La trovo molto molto vuota.
Per esempio manca il tuo nome, cosa per me davvero indispensabile.
Capisco il rimando alla corona, ma io avrei cercato un'immagine differente. Parli di un tatuaggio a forma di corona: perché non cercare un'immagine che rimandi a esso? Internet brulica di cosine carine.
E già che si parla di un uomo...



Pur mantenendo il bianco e nero che secondo me è adatto, mi permetto di darti un paio di idee differenti.
Il font non mi dispiace, poiché così marcato lo trovo adatto, ma nel complesso la tua copertina non mi avrebbe attirata.

Trama e sinossi = 6
Non dico che la trama non sia interessante, tutt'altro, ma ci sono delle cose che andrebbero riviste e sistemate. Il Bronx, per esempio, non è corretto definirlo propriamente "città".
Puoi chiamarlo distretto, contea, quartiere, ma non città. La città di riferimento resta comunque New York.
Per il resto comunque l'idea di queste "bande" non mi dispiace, l'ho trovata interessante, ma va sviluppata bene e facendo riferimento al mondo scolastico, capisco non sarà sempre semplice.

Originalità = 5
I primi capitoli sono un po' una serie di cliché letti e stra letti.
Un trasferimento, la ragazza un po' fragile, sola e indietro "con i lavori", una famiglia martoriata da una perdita, l'arrivo in una nuova scuola, una cugina fichissima e una serie di ragazzi che pare si innamorino tutti insieme della nuova arrivata. Capirai che sino a qui non ho trovato molti spunti innovativi. Un barlume di originalità l'ho inquadrato comunque in questa cosa delle gang che, se ben sviluppata, potrebbe essere interessante.
Per il resto non posso dire di più: in effetti in dieci capitoli ho trovato questo ma magari proseguendo potrei anche ricredermi.

Personaggi = 6
Alis è la tipica ragazza americana che ha vissuto qualcosa di tragico, ma l'autrice non ne vuole parlare. Sappiamo che la madre non c'è più, ma non ci è dato sapere perché. Ella tornerà nel Bronx insieme al padre per prendersi cura della nonna malata e qui incontrerà una cugina persa di vista. Ashley è la tipica bella ragazza che non passa inosservata ai più, con i capelli rossi e un fisico mozzafiato. In questo contesto apparirà Justin, un ragazzo saccente e dalla battuta sempre pronta, insieme al suo amico Michael. Questi insieme fanno un gruppo.
A questo punto entreranno in scena Ryan e Dan, due fratelli agli antipodi e che ancora non ho potuto inquadrare.
Il ragazzo del tatuaggio, appena abbozzato nei primi capitoli, è Thomas.
Di lui ancora non so niente, a parte il fatto che sfacciatamente chiede subito alla protagonista se è fidanzata. È appena apparso sulla scena e va bene così. Sebbene tutto, le personalità dei personaggi sono ben definite, abbastanza chiare.

Narrazione = 4
Ammetto sia stata una lettura un po' complicata.
In prima battuta non ho apprezzato gli orari scritti in numero, poiché mi ricordano un po' troppo un'agenda e poco un romanzo.
La vocina "della coscienza" talvolta l'ho trovata poco ironica. Credo sia rinunciabile.
Ho trovato i capitoli poco narrativi, ma piuttosto simili a una serie "di cose da fare". Di Alis so esattamente cosa fa, ma non effettivamente che tipo di personaggio sia.
Il tutto è sempre riconducibile ad azioni che si svolgono in successione.
Altra cosa che non mi ha fatto impazzire è che gran parte dei capitoli riportano finemente i "saluti": ogni conversazione si apre e si chiude con un "ciao", più e più volte, cosa che io credo non sia indispensabile.
I dialoghi non sono malvagi, alcuni di loro sono anche ironici, ma talvolta sono offuscati da una narrazione troppo didascalica. Alcune cose vengono spiegate a tutti i costi, rendendo ridondante la lettura.

Descrizioni e ambientazioni = 5
Ci sono degli errori che vanno assolutamente rivisti.
"I capelli rossicci verso l'arancio" sta davvero malissimo. Credo che scrivere "i capelli ramati" sia più corretto.
Una lingua temo non si possa etichettare come "svogliata". I muri di color roseo non mi convince.
Alcune descrizioni sono un po' in stile carta d'identità e non mi sono sentita trasportata negli ambienti in cui si svolge la vicenda. Consiglio di rivedere un po' le parti descrittive e di ridurre al minimo i rimandi agli outifit, che talvolta non sono indispensabili.

Lessico, ortografia e sintassi = 5
Ho trovato tantissimi errori di battitura, verbi sbagliati e frasi confuse. Qualcosa l'ho segnalato nei capitoli, qualcosa invece no, ma vorrei comunque farlo qui. Ci sono dei tempi verbali inesatti e sopratutto nel prologo - che hai voluto metterlo al passato - la consecutio temporum non è rispettata. La punteggiatura è da rivedere, poiché spesso appaiono virgole tra soggetto e predicato o puntini di sospensione che sarebbero da evitare.
Ti consiglio una riletta approfondita, oppure potresti chiedere un aiuto esterno.
Il lessico rimane semplice e adatto a una storia adolescenziale.

Grado di trasporto = 4
Non mi sono sentita trasportata da questo romanzo, lo devo dire in tutta franchezza. Ci sono spunti validi, ma mal introdotti nel romanzo.
Vorrei dire qualcosa sulla credibilità di certe scene, poiché sono motivo di poco trasporto e lo farò con un po' di spoiler, perciò vi avviso di non leggere oltre se vorrete farvi una vostra idea.
Nel capitolo dedicato alla festa tutti insistono perché Alis ci vada, ma una volta lì tutti sono allarmati per il fatto ella stia ottenendo troppe attenzioni da parte di ragazzi poco raccomandabili. Inizia così un tamtam per tenerla sotto controllo, per proteggerla, per far in modo che nessuno la importuni. Però l'avete portata a una festa e alle feste si sa che la gente si conosce, parla, socializza; e avete pure insistito voi, perciò trovo questi comportamenti poco credibili. Semplicemente la festa si poteva evitare, dal momento che si conoscevano i rischi legati ai partecipanti.
Nel capitolo dove Alis si sveglia in una stanza non sua - dopo essersi addormentata profondamente sulla spiaggia - il suo primo pensiero non è preoccuparsi sul dove sia finita - così come sarebbe normale - ma preoccuparsi di cambiarsi d'abito e fregare una tshirt dall'armadio del papabile sconosciuto che l'ha messa nel suo letto per dormire. Capirai che anche questo, mia cara Alis, è un po' poco credibile. Un'altra al posto suo avrebbe avuto un mezzo attacco di panico.

Leggerò ancora? = 4
No, mi dispiace.
Non ho sentito alcun legame con questa storia, non ho provato emozioni.
Perché io possa continuare a leggere una storia le emozioni sono indispensabili. A parte una serie di azioni che si susseguono nel tempo, questo romanzo non mi ha dato altro.
Avrei voluto trovare più introspezione - dato che il romanzo è in prima persona - e avrei voluto mettere a fuoco meglio il personaggio di Alis che, alla volta dei dieci capitoli letti, mi è risultata solo un'adolescente che ha poco da dire, ma tanto da fare.
Lo consiglierei? Attualmente no, anche perché i molti errori grammaticali e di battitura non aiutano. Qualora l'autrice avesse voglia di sistemare il tutto, sarò lieta di ripassare.

Opinione generale = ???
Ho iniziato la storia carica di aspettative, poiché la trama mi aveva abbastanza attirata, ma poi nel corso della lettura ho fatto molta fatica e in certi punti avrei voluto sospendere prima. Mi sono imposta i dieci capitoli e ho letto sino alla fine perché ho rispetto della mia regola e degli autori che mi presentano le storie, ma non nego che è stato complesso.
Qui c'è molto da fare: una buona revisione del lessico che in certi punti è troppo blando e una accurata revisione ortografica.

Voto parziale: 44/100

Vi ricordo che il voto finale sarà reso noto al termine del contest con la somma dell'opinione generale.





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