CAPITOLO 54

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Corremmo e corremmo, fino a notte inoltrata. Proseguimmo rapidi, come fossero alle nostre spalle, e ci fermammo solo quando ci sentimmo abbastanza lontani, e sicuri, da Degorio.

Gideon, che da poco era tornato in forma umana, respirava ancora affannosamente, mentre riposava ai piedi di un albero.

《La prossima volta il principino va a piedi.》Disse annaspando, con qualche goccia di sudore che gli imperlava il collo pallido.

《Non ci sarà una prossima volta. Vero Rubyo?》

Lo guardai severa.

《No.》

Tirai un sospiro di sollievo.

《Se non mi obblighi.》

Le sue sopracciglia erano corrugate per la serietà delle sue intenzioni. Mi scioccai: quella aggrottata dovevo essere io!

《Non farlo mai più.》

Gli puntai il pugnale alla gola, più per gesticolare che per una seria intenzione di ferirlo. In quel momento il suo volto si rilassò, sorridendo lievemente.

《Va bene, Principessa.》

Rinfoderai la daga e mi concentrai sulle sue ferite.

《Sei ricoperto di tagli...》Dissi avvicinandomi a lui e spostandogli i brandelli di stoffa strappata.

《Niente di grave.》

《Neanche questo immagino.》

Feci un po' più di pressione nel basso addome, dove un taglio non aveva ancora smesso di sanguinare.

Rubyo soffocò un gemito sofferente.

《No. Neppure quello.》Fece finta di nulla lui, seppure il dolore che gli ovattava la voce fosse ben udibile.

Alzai gli occhi al cielo e presi dalla sacca il necessario per medicarlo.

《Spogliati.》

《C-Come?》

Lo vidi sgranare gli occhi.

《Devo fasciarti.》

《A-Ah, si. Giusto.》

Con dei movimenti lenti e doloranti si tolse la maglia, rivelando più ferite di quelle che non si vedessero.
Gli bendai i tagli al collo, alle spalle e alle braccia, compreso l'unico alla coscia, lasciando per ultimo quello al basso addome. Quando avvicinai la mano, però, mi fermò improvvisamente.

《Fa male?》Chiesi, notando la sua riluttanza.

《Si. No, ecco-》Disse come intimidito, guardandosi in giro.

《Faccio io.》Intervenne Gideon.

Alzai un sopracciglio, stupita da tutta quella sua disponibilità.

《Possono servire le doti di un Kelpie, no?》Disse quasi come per giustificarsi.

Non mi opposi, e gli passai le bende.

《Devi essermi riconoscente.》Iniziò Gideon.《Ti ho già salvato due volte. Prima nel palazzo e adesso.》

Rubyo fu preso da un improvviso attacco di tosse.

《C-Che cosa abbiamo intenzione di fare adesso?》Rubyo, non appena si riprese, cambiò discorso, ignorando Gideon.

《Non credo che Degorio sia ancora disposto a barattare.》Intervenne Gideon, ancora alle prese con la benda.

《Io dico di si.》

In un istante mi trovai due paia di occhi fissarmi come se fossi stata pazza.

《No, Lyra. Ne abbiamo già parlato. È fuori discussione.》Si oppose nuovamente Rubyo.

《Ma non sai neppure cosa vogl-》

《Si invece.》Tagliò corto lui.

《Recuperare prima di lui la Gemma delle Fate e rigirare il patto.》

Storsi il labbro, dandogli inevitabilmente ragione.

《C'è un motivo se per tutto questo tempo ti ho tenuta lontana dalla parte est del regno, Lyra. Non è alla nostra portata.》

《Tu ci sei stato e ne sei uscito vivo. È dimostrazione di quello di cui siamo capaci. È da anni che ci alleniamo per questo momento e so quanto pericoloso possa essere, così come tu lo sapevi quando hai deciso di addestrarmi. Non puoi rimangiarti la parola.》

Ero calma, cercando di essere comprensiva, ma Rubyo non sembrava cedere.

《Tu non capisci. Non è per me che mi preoccupo. Io ci sono uscito, si, ma per miracolo. Quando saremo lì, non sono sicuro che sarò in grado di proteggerti.》

Mentre parlava, teneva le sopracciglia incurvate all'insù, il che enfatizzava maggiormente la sua agonia.

《Allora non farlo!》

《E che senso avrebbe avuto la mia presenza per tutto questo tempo?!》

《Rubyo lo sai, io non ti ho mai considerato come la mia guardia del corpo e mai lo farò. Perché ti ostini a mettere la mia vita prima della tua, a sacrificarti per me... perché?》

《Perché è l'unica cosa che posso fare per te.》

A quelle parole crollai, lasciandomi cadere al suo fianco, abbracciandolo. Gli gettai le braccia al collo e nascosi il viso nella sua clavicola.
Lo sentii trattenere il respiro, forse per lo stupore, poi due braccia mi strinsero il busto.

《Questo non è vero.》Dissi.

Mi sciolsi dall'abbraccio, senza però allontanarmi troppo da Rubyo. Lo guardai negli occhi: verdi, limpidi e tremanti.
Erano carichi di pensieri, di parole, di desideri, ma nessuno né uscì.

Lo vidi avvicinarsi, lento, senza che io mi tirassi indietro. Non distolse lo sguardo neppure per un attimo e questa volta io mi trovai in difficoltà a sostenerlo. Lo vidi dischiudere le labbra, prendendo un grosso respiro e il cuore iniziò a battermi più forte.

《Ah! Bastar-》

《Fatto!》Disse Gideon all'improvviso, alzandosi dall'altro fianco di Rubyo.

Sgranai gli occhi, ritornando in me, e indietreggiai all'istante, arrossendo.

Cosa stavo per fare?
Avevo frainteso tutto.

Mi sentii una stupida.

Non trovando più la forza di guardare gli altri in volto, decisi di allontanarmi.

《Dove vai?》

Sentii Rubyo chiamarmi annaspando, con un tono improvvisamente affaticato, forse dovuto dal suo tentativo di raggiungermi.

《A dormire.》Dissi senza girarmi.

Poi corsi via, arrampicandomi sul primo albero che mi si parò davanti.

Quella notte non riuscii a chiudere occhio, soffocata da una sensazione di disagio. Rischiai più volte di cadere dall'albero, in cerca di una posizione comoda, ma nulla sembrava funzionare.

Quando la testa iniziò a sbattermi e una sensazione nauseante a stringermi lo stomaco, mi convinsi di starmi ammalando. Non c'era altra spiegazione. L'unica fonte di svago che trovai, fu il bisbigliare di Rubyo e Gideon in lontananza, tuttavia troppo basso da permettermi di distinguere le parole.

《Favilla.》Sentii improvvisamente la voce di Gideon chiamarmi.

Mi immobilizzai all'istante. Trattenendo il fiato.

《So' che sei sveglia.》Rilasciai il respiro.

Non gli si poteva nascondere proprio nulla a quei due. Era già la seconda volta che mi beccavano ad origliare. O io stavo perdendo colpi, o loro erano davvero disumani... Rubyo almeno.

《Ti va di fare un giro?》

Scesi con uno slancio dall'albero, atterrando ai piedi di Gideon.

《Ti ha mandato Rubyo per farmi la predica?》Dissi appoggiandomi al tronco, a braccia conserte.

《E da quando in qua io faccio quello che vuole lui?》

Storsi il naso. In effetti era poco probabile.

《Quindi vieni?》

Non risposi, ma mi limitai a fare strada, notando il sorriso compiaciuto di Gideon che avanzava alle mie spalle.

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