L'era di Ahriman -seconda parte-

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng


Lucifero, da quando Ahriman aveva preso in mano gli hotel, lasciava molto raramente il suo mondo. Lo aveva aiutato nella progettazione e lo aveva addestrato al meglio. Quando poi era stato certo di lasciare tutto in buone mani, si era ritirato lontano da tutti. Se ne stava per conto suo, assieme ai figli che aveva avuto con Lailah, concedendo solo a pochissimi di raggiungerlo tramite alcuni portali sparsi in luoghi strategici.

Aveva visitato il Kerigma di rado, fidandosi di chi lo gestiva e ci lavorava. Quel che ultimamente gli riferiva Azazel però non gli piaceva molto. Già in passato aveva suggerito ad Ahriman di non avere troppo a che fare con gli umani, se non per tentarli, ma a quanto pare ultimamente il giovane non ascoltava.

"Non guardarmi con quella faccia" sbottò Ahriman, seduto al tavolo con suo padre.

"Quale faccia?" rispose Lucifero, perplesso.

"Quella!" lo indicò il figlio "Quella che fai adesso! Con quegli occhi giudicanti. Con quell'espressione giudicante!".

"Non so di che parli. E comunque avrei le miei ragioni. Sei un tentatore, il tuo scopo è tentare gli umani e non salvarli dai loro casini. Per quanto una volta ti dissi che potevi anche crearti una religione tutta tua, al momento non sei il messia e non è tuo compito aiutare stupidi mortali".

"Io vivo la mia vita come voglio".

"Non lo metto in dubbio. Va bene così. Il mio è solo un consiglio".

In qualche istante di silenzio, entrambi si limitarono a fissarsi.

"Però non ti sta bene. Giusto?" riprese Ahriman, accigliato.

"Certo che no! Tu sei un demone, un tentatore. Hai aiutato quell'umana e adesso basta. Lascia perdere! O finirai nei guai".

"Quali guai? È solo una femmina mortale!".

"Appunto. Sono fragili. Stupidi. E se scoprisse chi sei veramente? Il Kerigma è un luogo di passaggio, dove i tentati vanno e vengono, non un rifugio per donnine maltrattate".

"Ma che problema c'è?! Abbiamo molti ospiti fissi! L'hotel è mio!".

"Intanto gli ospiti fissi pagano. E tu non vai a far compagnia agli ospiti fissi, o sbaglio? Azazel me le dice certe cose".

"Azazel è un fottuto spione!".

Lucifero prese un profondo respiro, alzando la testa verso il soffitto. Che figli testardi che aveva...

"Azazel amava un'umana" sbottò, tantando di spiegare "È caduto perché amava un'umana! Che poi è stata uccisa assieme ai loro figli, su ordine divino! È preoccupato per te".

"E allora? I tempi sono cambiati. I mortali sono cambiati".

"Quelli non cambiano mai. Sono idioti, bugiardi, traditori. Scimmie con il cervello di un paramecio".

"E cosa ne sai tu?! Te ne stai in questo mondo per conto tuo, non sai come vanno le cose sulla Terra. Io sì! E so quel che faccio. Magdalena non è come dici tu. Lei non è idiota e nemmeno bugiarda o traditrice. Tu hai avuto a che fare solo con il lato infernale dell'universo".

"Sono polvere. Vile terra che cammina".

"Ma hanno un'anima. Quando moriamo, noi ci dissolviamo per sempre. Loro hanno un'anima che resta per sempre".

"Capirai che meraviglia. L'eternità all'Inferno o in Paradiso. La dannazione o la noia. No, grazie!".

"Proprio non vuoi capire...".

Lucifero sospirò di nuovo. Che poteva dire? Non voleva sembrare come chi lo aveva cacciato dal Paradiso, non voleva essere un tiranno con i propri figli. Ma temeva che potessero esserci delle conseguenze.

"Te ne sei innamorato?" domandò, con una strana calma.

Ahriman distolse lo sguardo, indeciso su cosa rispondere.

"Può succedere" continuò il Diavolo "A molti tentatori è capitato. Ma ricordati che ci sono delle regole. Al Cielo non piace quando quelli come noi si avvicinano troppo a quelli come loro".

"Ma non ho cattive intenzioni".

"Lo so. Ma non puoi starle accanto a lungo, senza che rischi di scoprire la verità. Inoltre i loro corpi sono fragili e se fai loro del male il Paradiso ti punisce. È un pericolo per entrambi, capisci? Per te e per lei".

"Asmodeo ha avuto un'amante umana quando lavorava all'Avgerinòs".

"Sì. E l'umana sapeva che lui era un demone. Non hanno avuto figli perché contro le regole e lei è morta. È invecchiata, mentre lui è rimasto sempre uguale e l'ha vista crepare con il rimpianto di non aver potuto avere della prole. È questo quello che vuoi?".

"No...".

"E allora lasciala andare".

Ahriman non rispose. Non sapeva che dire. Sostenne qualche istante lo sguardo del padre e poi decise che era meglio tornare al lavoro. Fu l'ultima volta che mise piede in quella casa.



Non poteva dirle la verità. Non poteva andare da lei e dirle di essere un demone, non lo avrebbe mai accettato. Le si era sempre mostrato come umano e così sarebbe rimasto.
Si era reso conto di come i demoni lo guardassero, compresa sua madre Lilith, giudicandolo negativamente. Perfino gli angeli lo ammonivano, dicendo che gli umani dovevano rimanere con i loro simili. Ma più passava il tempo e più si avvicinava a Magdalena. Più si ripeteva che era solo un'umana, e che di umani ne avrebbe conosciuti milioni in millenni d'esistenza, e più voleva stare accanto solo a lei. Perché? Follia, gli rispondevano tutti. Gli umani sono fragili e lui amava quella fragilità, quei loro corpi effimeri che mutavano in fretta. Guardando foto e dipinti, i suoi parenti sovrannaturali erano sempre uguali. Forse qualche taglio di capelli differente o modo di vestire, qualche cicatrice o menonazione, ma i volti erano eterni. E anche lui era consapevole che avrebbe mantenuto quel viso giovane per millenni, come fosse un dipinto. Gli umani erano diversi. Mutavano continuamente, correvano verso la fine dell'esistenza senza nemmeno accorgersene e per Ahriman era una cosa bellissima. Erano bellissimi nelle loro imperfezioni e si rese conto di non riuscire più a tentarli.

"Non sei uno di loro, non puoi avere una vita come la loro. Tu sei uno di noi" si sentiva dire spesso.

Forse non voleva più essere quel che era. Ma come cambiarlo? Si poteva rinunciare all'immortalità? Poteva diventare umano? Tanto come demone, non volendo più fare il tentatore, non serviva più a molto.

Se esisteva un modo, di certo suo fratello Espero lo sapeva. Lui sapeva sempre tutto!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro