Propositi

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Lucifero lo aveva detto chiaramente fin da subito: non avrebbe ripreso in mano la gestione degli hotel. Non voleva più avere niente a che fare con quel Mondo e quell'universo, e non voleva più rivolgere la parola a un umano fino al resto dell'eternità. Lo irritava profondamente dover già venir meno a questo suo ultimo proposito.

Magdalena era impeccabile, con un tailleur scuro e grandi occhiali neri a specchio, che tolse quando si avvicinò Lucifero. Lo aspettava, impaziente, nella hall accanto ad Azazel. Il Diavolo si aspettava di trovare una vedova affranta in cerca di conforto o di aiuto, ma trovò tutt'altro.

"Ah, sei tu!" esordì la donna, con un'espressione lievemente schifata.

"Mi perdoni, ci conosciamo?" si irritò immediatamente il demone.

"No, ti ho solo visto al funerale".

"E allora perché mi da del tu, scusi?".

"E che siamo? Nell'800?! Non ho tempo per certe cose! Sai chi sono io?".

"Lo immagino...".

"Se sapevo che eri tu, non perdevo tempo a venire qui per l'ennesima volta! Ti parlavo al funerale! Sai quante volte ti sono venuta a cercare? Ma a quanto pare tu in questo posto non ci lavori mai!".

"Potrebbe venire al punto, permettendomi di tornare alla mia vita?".

"Certo! Alla buon'ora! Sono qui per avere quel che mi spetta!".

"Quel che le spetta? E sarebbe...?".

"Senti, non cercare di fregarmi, ok? Ho già parlato con il mio avvocato, ho fatto stimare tutte le proprietà ed esigo la mia parte il più in fretta possibile".

"Mi perdoni, mi sono un po' perso. Potrebbe spiegarsi meglio?".

"Siete tutti rincoglioniti qui, vero?".

Magdalena sospirò, infastidita, gesticolando in modo esagerato con le mani. Azazel ammirò la capacità del suo capo di non divorarla all'istante o riempirla di insulti. Al contrario, se ne stava lì con aria lievemente stordita. Forse si era rincoglionito per davvero...

"Io sono la vedova di Armand!" scandì l'umana "Hai presente? L'unica beneficiaria, l'unica erede. Metà di questo posto è mio!".

"E metà è mio" rispose Lucifero, alzando le spalle "Che vuole? Metà dei mattoni e delle finestre? Il pavimento è bicolore, preferisce le piastrelle chiare o quelle scure?".

"Mi prendi in giro?".

"Senta... ho avuto una giornata non proprio allegra. E dovrebbe essere lo stesso, dato che siete la vedova e oggi avete seppelito vostro marito. È vero, metà degli alberghi di Armand sono vostri. Penso che avremo modo di discuterne la gestione futura con...".

"Ma quale gestione futura?! Io qui non ci devo mettere più piede! In questo buco...".

"È uno degli hotel più prestigiosi al Mondo!".

"Non mi interessa! Per quel che mi riguarda, puoi anche dargli fuoco!".

"Ottimo. Perciò...".

"Perciò voglio avere la mia parte! Non mi interessa come. Voglio vendere tutto e avere la mia metà".

"Io non voglio vendere la mia metà! Armand ha progettato personalmente questo posto! Non lo darò in mano a chicchessia!".

"E allora trova un altro modo per darmi quel che devi. Subappalta, fai fideiussioni, truffa l'assicurazione, stringi un patto con il demonio, ma dammi la cifra che mi spetta".

"Di che cifra stiamo parlando, se è lecito saperlo? Perché al momento non saprei a quanto corrisponda il patrimonio immobiliare del Kerigma, assieme a quello dell'Amartìa, dell'Avgerinós e del Krios".

"Ti mostro subito la stima di tutto. Sarò lieta di inviartela, se hai tempo da perdere per leggere tutto".

Con un mezzo sorriso, Magdalena mostrò al demone la schermata del suo cellulare, riportante una cifra con parecchi zeri.

"Madame, con tutto il rispetto... con quella cifra ne costruisco una decina di hotel come il Kerigma!" storse il naso Lucifero.

"Vuoi per caso essere contattato dal mio avvocato? Mi spetta. Sono la vedova".

"Ho capito che siete la vedova. Ma quella cifra non è assolutamente realistica".

"Magari per te, tesoro. I miei incartamenti dicono altro".

Il Diavolo si morse il labbro per non riempirla di insulti.

"Mi faccia indovinare..." sbottò, dopo essersi nervosamente tirato indietro i capelli "Lei era convinta che fosse tutto di Armand, vero? Che le spettasse tutto, come sua moglie. Dico bene? Io sono uno spiacevole imprevisto. Chissà come siete infastidita...".

"Non so dove tu voglia andare a parare ma sì, ero assolutamente convinta che fosse tutto di Armand. E più volte me lo ha ripetuto. E invece spunti tu. Un socio che fin'ora non si è mai visto. Come mi dovrei sentire? Certo che sono infastidita! E anche adesso mi stai facendo perdere tempo!".

"E che dovrei fare?! La cifra che chiede è assolutamente folle! Nemmeno vendendo tutti gli alberghi potrei averla!".

"Vendi la macchina. Vendi la casa. Prostituisciti. Non mi fotte! Basta che io abbia quella cifra, o vi porto tutti in tribunale!".

Lucifero avrebbe voluto gridarle: e portamici in tribunale, stronza! Ma si trattenne. Una denuncia portava solo guai. Doveva trovare un modo intelligente di uscire da quella situazione, senza alzare inutili altarini privati.

"Ho compreso" parlò, con una calma insolita "E vediamo di trovare un accordo che possa accontentare entrambi, che ne dice? Parliamo di parecchio denaro, che può ben intuire non ho sotto il materasso o in tasca! Inoltre ho bisogno di qualche giorno per preparare alcuni documenti. Credo comprenda che un tale passaggio di somme vada regolamentato".

"Vedo che ragioni. Bene".

"Perciò, Signora, che ne dice se ci vediamo tra qualche giorno da qualche parte? Non qui, solo io e lei. E il suo avvocato, se le fa piacere. O chi vuole...".

"E avrò quello che mi spetta?".

"Troveremo un accordo".

"Benissimo. Ma ti avviso che io so quel che voglio e non mi farai cambiare idea".

"Perfetto. Può andar bene tra tre giorni a casa sua? Conosco l'indirizzo...".

Magdalena annuì convinta e lasciò l'albergo con un sorriso soddisfatto. Lucifero rimase a fissarla mentre si allontanava, chiedendosi come suo figlio potesse aver amato un simile incrocio fra una donna e un avvoltoio. Qualcosa non tornava...

"Non sembrava così carogna quando era nostra ospite" commentò Azazel, avvicinandosi cautamente al Diavolo "Che avete in mente? Non vorrete mica vendere tutto? A me piace lavorare qui".

"Azazel..." parlò piano Lucifero, senza staccare gli occhi di dosso dalla donna che saliva in macchina "Ricordi le nostre regole? Cosa facciamo se qualcuno ci infastidisce?".

"Gli chiediamo di smettere?".

"E se non lo fa?".

"Lo... combattiamo?".

"Fino. A. Distruggerlo!".

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