<<Tutti gli esseri
umani hanno
tre vite:
pubblica,
privata...

... e segreta.

(Gabriel García Márquez)>>

~°~

Le mani piantate nelle braccia del verdino

Le unghie che fanno forza, incidendo la carne tenera sugli avambracci del minore, mentre anche i denti vanno a segnare il suo labbro inferiore all'improvviso...

Questa è la reazione di Hawks, quando si ritrova in quel bacio improvviso , e ad Izuku non resta altro che legargli le braccia dietro il collo e continuare a trattenerlo...

Almeno finché quelle persone non si saranno allontanate, smettendo di fotografarli, ed anche il suo cuore non avesse smesso di battere in quel modo

Ha paura...

In quel momento, chiuso nella morsa quasi soffocante di quelle ali , Izuku si ritrova ad aver paura dopo tantissimo tempo che aveva passato a reprimere quel sentimento...

Le ginocchia tremano sotto il dolore che sente sulle braccia, per la stretta del biondo, ed a malapena riesce a trattenere una lacrima quando si stacca abbastanza da poter almeno sussurrare

I:" c-ci...ci stanno guardando... c-ci.. c-ci stanno...mmmh...."

Le ali di Hawks si chiudono ancora di più, andando definitivamente a creare una gabbia invalicabile attorno a loro, mentre la schiena di Izuku tocca il muro ed il biondo si attacca a lui..

H:"...g... grazie..."

E sono proprio le labbra di Hawks che tornano in basso, leccando il segno rosso che ha lasciato sulle labbra del verdino, per poi ricominciare a baciarlo rilassando le mani e facendole scorrere sulle braccia fino ad arrivare alle spalle strette...

E da lì il passo è troppo breve, e semplice, per potersi trattenere...

Le mani di Hawks continuano la loro corsa, sfiorando le scapole del minore e la sua schiena, prima di fermarsi sulla parte alta dei glutei e tirarlo verso di sé....

Fuoco...

Da quanti anni non sentiva più una sensazione del genere?

L'aveva mai sentita?

Le iridi chiare si ribaltano dietro le palpebre, in un movimento dettato dal piacere che sta provando, mentre la bocca scende di nuovo ad assaggiare quelle labbra così dolci...

Troppo...troppo tempo per riuscire a razionalizzare...troppo tempo per riuscire a percepire che il verdino sta tremando, tra le sue braccia, e che quelle mani così pulite sono appoggiate sul suo sterno per poterlo allontanare...per respingerlo ancora una volta...

Ed è proprio Izuku che in pieno panico, e con una piccola morsa di vendetta, riesce a mettere fine a quella follia restituendogli il favore

I denti del verdino vanno ad avvolgere il bordo del labbro inferiore, del pro-hero, e stringono finché non lo sente mugolare di dolore e separarsi da lui...

I loro occhi si incontrano immediatamente, entrambi enormi sulle guance arrossate, e le mani dell'eroe si alzano immediatamente dai fianchi del minore

H:" do... dobbiamo andare via... dobbiamo..."

Le ali si richiudono di colpo, lasciandoli esposti sul vicolo finalmente vuoto, mentre la schiena del biondo si allontana velocemente sotto lo sguardo sbigottito del verdino

Che si ritrova costretto quasi ad inseguirlo, pregando che non spicchi il volo, verso il bar più vicino per portare avanti quella pantomima...
E fu un incubo...

Rimanere in quel locale...

Vederlo sorridere a tutti...

Vedere che niente... NIENTE della sua espressione faceva trasparire nulla...

Come se nulla fosse mai successo...

Come se quello che era accaduto, in quel vicolo, fosse solo frutto della fervida immaginazione del verdino...

E per qualche secondo Izuku pensò che fosse davvero così... pensò che si stava immaginando tutto...che era solo un sogno, come quelli che faceva quando poteva ancora permettersi di sognare, e che si sarebbe svegliato presto nella sua cameretta piena zeppa di poster di All Might...

In mezzo alle sue Action figure...

In mezzo ai suoi quaderni di scuola, pieni di disegni sugli eroi, dove quelle ali rosse erano state dipinte più e più volte...
Con il canto rassicurante di Inko al piano di sotto...

Con il campanello che suonava, ripetutamente, mentre Mitsuki arrivava con una torta comprata di fresco per spettegolare con la verdina come faceva sempre...

Mamma...

La brioche era ancora intonsa davanti a lui, come il cappuccino che aveva ordinato, mentre Hawks continuava ad elargire autografi e rispondeva al telefono...

Zia...

Una goccia cadde nella crema di latte, creando un piccolo buco al centro, mentre altri ricordi affioravano nella sua testa...

I disegni...

La scuola...

Gli eroi ...

Le ali...

Rosso...
Kacchan...

Il rumore del piattino che cadeva a terra, rompendosi in mille pezzi, attirò l'attenzione dell'interno locale sul verdino...in un attimo...

Ma chiunque si girò verso di lui, per quanto la sua testa fosse scattata immediatamente, si ritrovò di fronte solo le ali rosse del pro-hero che alzò una mano e si girò sorridendo

H:" ho ricevuto una chiamata urgente ragazzi! Alla prossima!!!"

E mentre la folla si apriva per lasciarlo scappare, vedendo a malapena il verdino chiuso tra le sue ali, Hawks avvolgeva di nuovo le braccia sulla sua vita e si avvicinava al suo orecchio

H:" tieniti forte ragazzino....

..non ti lascerò cadere..."