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I:"....Keigo...."

Le mani strette sui fianchi del minore che resta seduto su quel lavandino di puro marmo...

La bocca vicinissima alla sua, come a volergli rubare la stessa aria, mentre assapora Quel nome pronunciato da Quelle labbra...

Keigo tiene gli occhi chiusi per tutto il tempo, con il cuore ormai in gola ed un nodo bloccato al suo fianco, ricordando quando era stata l'ultima volta che qualcuno lo aveva chiamato così...

Era stata la prima cosa che gli avevano tolto...

Il nome...

L'identità...

I sogni...

Lo avevano preso da quel posto lurido e pieno di sporcizia, dove le bottiglie vuote venivano utilizzate come soprammobili, e lo avevano portato per mano fino ad un grande ufficio posto all'ultimo piano di un grattacielo...

Hawks ricorda ancora come stringesse il suo pupazzo di Endevor, pensando che quell'eroe enorme che lo aveva appena salvato sarebbe arrivato a momenti, e come invece era rimasto di stucco quando si era trovato un'altra signora di fronte

X:" hai una possibilità di scelta... Possiamo lasciare libera tua madre, e puoi tornare a casa con lei, oppure possiamo mandarla in un'altro posto lontano da te...."

Le piccole braccia si erano strette al pupazzo, cercando di capire cosa quella signora gli stesse dicendo, per poi abbassare la testa e guardare la moquette sul pavimento...

Cosa doveva fare?

Lui voleva bene alla sua mamma e non voleva perderla...

Le voleva bene...giusto?

I ricordi con lei gli passarono in mente uno dopo l'altro...

Il suo vomito...

Le sue parole dure...

La sua indifferenza...

E Keigo capì in quel momento che no...forse non voleva davvero bene alla sua mamma ma provava pietà per lei...

La signora con i tacchi annuì anche se lui non aveva parlato, schiacciando un tasto sulla scrivania e parlando a bassa voce, per poi rivolgersi di nuovo a lui ed indicargli la sedia

X:" ovviamente tu resterai con noi e, qualche volta, ti chiederemo qualche piccolo favore in cambio di questo... Stai capendo quello che ti sto dicendo? Se non vuoi più vedere la tua mamma ci sarà un prezzo da pagare..."

Il bambino annuì, continuando a stringere quel pupazzo, per poi vedere la donna alzarsi ed avvicinarsi a lui

X:" bene.... Allora iniziamo dalle cose semplici ragazzino... "
Quegli occhi marroni, di fronte ai suoi, fecero quasi paura al piccolo Keigo ma non poteva di certo dirlo no?

Questo lo aveva imparato molto presto nella sua vita...

Non doveva mostrare MAI di avere paura... soprattutto quando quegli uomini entravano in casa sua e sua madre doveva pagare le bottiglie...

Aveva imparato a chiudersi nell'armadio, tappandosi forte forte le orecchie,e ad aspettare che Lei andasse ad aprirgli...quando se ne ricordava...

Il pupazzo di Endevor venne stretto al petto, ultimo barlume di innocenza e sogni del bambino, prima di venir afferrato da quella donna e tenuto nelle sue mani

X:" Keigo Takami non esiste più... Da oggi in poi tu sarai Hawks e sarai un'arma nelle nostre mani..."

Gli occhi di Hawks si riaprirono di fronte ad Izuku, che era rimasto immobile quando lui si era perso nei suoi pensieri, e la prima cosa che le sue labbra sussurrarono fu la prima cosa che aveva imparato da bambino

H:" questa parola è un segreto Izuku..."

Il verdino annuì, spostando il viso in avanti e sfiorando le sue labbra, per poi strusciare la guancia sulla sua e stringerlo a sé

I:" ..i-io...io sono bravo a mantenere i segreti ed a non dire le parole sbagliate..."

Anche Hawks continuò a tenerlo stretto, proprio come aveva fatto con il peluche di Endevor, mentre gli sfiorava le clavicole ed il collo con la punta delle labbra

H:" ci sono anche altre parole che non hai mai pronunciato?"

I:"...si..."

Il pro-hero gli accarezzò la schiena, una lenta carezza sotto la quale il minore rabbrividì, per poi baciargli il lobo dell'orecchio e soffiarci dentro

H:" anch'io..."
Le loro labbra si cercarono e si trovarono appena un secondo dopo, in un bacio lento e quasi disperato, mentre le mani di Hawks sbattevano due volte e le tende si chiudevano nella stanza...

L'eroe alato fece leva sotto i fianchi del verdino, facendoglieli legare alla sua vita e sostenendolo pienamente, prima di camminare verso il grande letto e lasciare che vi si sdraiasse sopra...

I capelli verdi si aprirono come una corona sulla testa del minore dandogli un aspetto che, per pochi secondi, ricordò all'eroe quei quadri dove gli angeli sembravano reali e quasi afferrabili...

La mano destra si spinse in alto, mentre puntava le ginocchia sul materasso per spostarsi sopra di lui, e la punta del dito indice sfiorò quelle labbra rimanendoci appoggiata sopra come a zittirlo

H:" qui non ci sono cimici e nessuno può sentirci... In questa stanza le parole segrete le possiamo dire..."

La punta della lingua di Izuku andò a sfiorare quel dito, sempre senza staccare gli occhi l'uno dall'altro, e le gambe tornarono ad allacciarsi ai fianchi dell'eroe tirandolo verso di sé e facendolo sdraiare sul suo corpo...

Izuku continuò a baciare quel dito, sentendo perfettamente come i loro corpi stavano velocemente reagendo a quel contatto, per poi sollevare appena il viso ed avvicinare la bocca al suo orecchio

I:" h-hai...hai mai detto Quella parola?"

La testa dell'eroe si mosse , mimando un no, ed altri baci vennero posati sulle labbra rosse del minore

H:" e tu?"

Gli occhi di Izuku si chiusero per un secondo, sotto lo sguardo vigile del maggiore, per poi riaprirsi come fari nella notte e fargli tremare il cuore

I:" mai ad alta voce..."

Le braccia si legarono sul corpo dell'altro, in un abbraccio pieno di dolcezza e di bisogno di affetto, mentre Keigo si sdraiava al suo fianco continuando a guardarlo e strusciando il naso contro il suo

H:" è questo che vuoi?"

Izuku annuì, posandogli il viso sul torace, per poi risollevare lo sguardo e sforzarsi quasi di sorridere

I:" quanti giorni abbiamo?"

Gli occhi di Keigo si chiusero per un secondo, chiudendo dentro di sé anche quel nuovo dolore, prima di aprire le labbra e rispondere

H:" tra la mia ala e la tua spalla al massimo 5...non uno di più..."

Ed anche quelli di Izuku si chiusero, ingoiando a vuoto mentre guardava l'armadio , prima di posare di nuovo il viso sul suo torace e stringersi a lui

I:" allora amami per questi cinque giorni...Keigo..."

H:" come nei film?"

I:"...si... proprio come nei film..."

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