Capitolo 10

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In terrazza. L'appuntamento era a mezzanotte sulla terrazza delle Seterie Silkway, come quando erano adolescenti.
Mancavano cinque minuti, ma Elena non riusciva a dormire: per fortuna che il tratto da casa sua alla Silkway era breve.
Si assicurò che suo zio Vittorio dormisse profondamente, non doveva svegliarlo in alcun modo. Per fortuna quella notte l'uomo non dormì con un occhio solo come avvenne undici anni prima, quando sventò la fuga di lei e Maurizio.
Si vestì in fretta, prese la borsa e le chiavi e uscì chiudendo piano la porta.
Era una notte di metà settembre ancora calda per le medie stagionali: il cielo era blu e trapunto di stelle, e il silenzio e il buio delle case dei dipendenti erano spezzati da qualcuno che era rientrato da poco dopo la fine del turno alle Seterie.
Attraversò la strada in fretta e salì la scala di servizio che portava fino alla terrazza della casa di moda: Maurizio l'aspettava lì.

                                   ***

《Finalmente sei arrivata!》le sorrise, baciandola con passione.
《Ho fatto attenzione a non svegliare mio zio》rispose la ragazza.
《Voglio farti una proposta 》cominciò il giovane.
《Quale proposta?》chiese lei.
《Mio padre domani organizzerà una grande sfilata con ospiti provenienti da tutto il mondo. Nella confusione noi potremmo andarcene come abbiamo sempre sognato di fare 》rispose lui.
《Vuoi riprendere da dove ci eravamo interrotti?》domandò Elena, sgomenta.
《Esattamente》rispose Maurizio.
《Ma sarà una buona idea? Questa volta se dovessero scoprirci, ci farebbero la guerra davvero 》obiettò l'una.
《Possono anche farci la guerra a vita, ma noi ci amiamo e loro dovranno accettarlo!》le ricordò l'altro.
《Quando partiamo?》sorrise la Bassi.
《Domani sera probabilmente tutti i dipendenti dovranno essere presenti; noi ci confonderemo tra la folla e scapperemo nella notte 》spiegò Cristaldi.
《Non vedo l'ora... Anche se mi dispiace per mio zio, per i miei amici, mi dispiacerà lasciare la città in cui sono nata...》sospirò la giovane.
《Anche a me, ma per realizzare un grande sogno è necessario un grande sacrificio 》le disse il ragazzo.
Si baciarono ancora, prima di separarsi, ed Elena corse a casa.
Il loro sogno stava per avverarsi di nuovo, e questa volta non avrebbero sbagliato niente. Questa volta sarebbe andato tutto bene.

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