Capitolo 9

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Quella mattina Valerio Mercalli arrivò puntuale, parcheggiando la sua auto proprio di fronte alle Seterie Silkway.
Capelli tagliati a spazzola, occhi nocciola e un completo elegante indossato con un tocco di studiata trascuratezza, di certo non passava inosservato: le donne di passaggio se lo mangiavano con gli occhi e lui ricambiata con sorrisi smaglianti; il migliore amico di Maurizio Cristaldi era un dongiovanni incallito e impenitente fin dai tempi del collegio.
Quando entrò si guardò intorno, gettando gli occhi sulle commesse e sulle ragazze degli altri reparti che si trovavano lì in quel momento.
《Valerio!》esclamò una voce che lo ridestò dai suoi pensieri.
《Maurizio!》rispose lui.
I due si abbracciarono calorosamente: era dalla fine del periodo in collegio che non si vedevano.
《Stavi già adocchiando qualcuna?》chiese Cristaldi, conoscendo la passione per le donne dell'amico.
《Io non adocchio, scelgo con cura》precisò Mercalli scherzando.
《Me la ricordo a memoria questa tua frase. Comunque andiamo da mio padre, ci sta aspettando》fece l'uno.
《Immagino che non sarà entusiasta della mia collaborazione》osservò l'altro.
《Si abituerà》rispose Maurizio.
I due presero l'ascensore, dove incontrarono Irene.

                                  ***

《Valerio Mercalli, qual buon vento ti porta alle Seterie?》esordì la ragazza, allungando la mano per farsi fare il baciamano da quest'ultimo - un baciamano da gran signore, senza il contatto con le labbra.
《Vento di collaborazione, mia cara》affermò il ragazzo.
《Collaborazione?》chiese Irene.
《Già, Valerio sarà il mio braccio destro 》spiegò Maurizio.
《E nostro padre immagino che non la prenderà molto bene, senza offesa, Valerio...》commentò la ragazza.
《Nostro padre mi ha voluto al suo fianco per accettare anche le mie idee》ribattè il giovane Cristaldi.
《Beh, a parte l'idea dell'alta moda accessibile a tutti 》replicò la sorellastra.
《Con il tempo gli farò digerire anche quella. Dai, andiamo, Valerio 》rispose Maurizio, facendo cenno all'amico di seguirlo perché erano arrivati al piano degli uffici. 《Irene》si congedò poi dalla sorella. Anche Mercalli la salutò.
《Cos'è questa storia dell'alta moda accessibile a tutti?》chiese poi.
《Qualcosa che ho già visto in Germania, in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti, e su cui noi invece siamo molto indietro 》rispose l'erede delle Seterie Silkway.
Bussarono alla porta dell'ufficio di Lorenzo Cristaldi, che li fece entrare.

                                   ***

《Signor Cristaldi, ma che piacere rivederla!》esordì Valerio, che sapeva benissimo di stare antipatico al padre del suo migliore amico.
《Quando mio figlio mi ha comunicato l'intenzione di volerti come braccio destro ho espresso i miei dubbi, ma sono convinto che con gli insegnamenti di tuo padre, svolgerai un ottimo lavoro 》rispose Lorenzo, riferendosi al severo, integerrimo imprenditore Giorgio Mercalli della Mercalli Assicurazioni, di cui Valerio, più che il suo unico figlio ed erede, era la sua disperazione.
《Ne sono convinto》sorrise il giovane.
《Bene, siete arrivati appena in tempo per ascoltare la mia idea. Ho deciso di organizzare una sfilata con gli abiti dell'ultima collezione, una sorta di "Dove eravamo rimasti". Verranno ospiti da tutto il mondo》spiegò il proprietario delle Seterie.
《È una buona idea. Così dopo potremmo pensare ad una nuova collezione》commentò Maurizio.
《Esatto》confermò Lorenzo. 《Adesso scusate, ho una questione urgente da sbrigare. Ci vediamo più tardi》aggiunse poi, accompagnando Maurizio e Valerio alla porta e facendo entrare Virginia De Sanctis, con cui si mise a parlare piano, consegnandole una busta.
《Come sta Maria?》le chiese.
《È sempre più insofferente ogni giorno che passa》sospirò la caporeparto ai telai.
《Tenete duro, presto cambierà tutto》fece lui, mettendole le mani sulle spalle.
《Lo faremo》rispose Virginia, poi si congedò, tornando al suo reparto. Si sentì sollevata in quanto Lorenzo Cristaldi era un uomo che manteneva le promesse.

                                 ***

Intanto Maurizio stava accompagnando Valerio al suo studio, che il giovane trovò di suo gradimento, ma era rimasto incuriosito dalla scena vista prima nell'ufficio di Lorenzo.
《Cos'era tutta quella confidenza tra tuo padre e Virginia De Sanctis?》chiese infatti.
《Ventidue anni fa la De Sanctis rimase incinta di un mascalzone che l'abbandonò. Mio padre l'ha aiutata con la bambina, Maria, che oggi lavora al reparto confezionamenti》spiegò Maurizio.
《Un uomo magnanimo 》osservò Mercalli.
《Tranne che con suo figlio...》sospirò Cristaldi.
《Ti riferisci al tuo grande amore, Elena Bassi?》domandò l'uno.
《L'ho ritrovata. Non ho mai smesso di amarla, né lei ha mai smesso di amare me. Anzi, voglio proporle una follia, ma tu non parlarne con nessuno》
《Quale follia?》
《Voglio approfittare della sfilata per fuggire con lei a New York, come volevamo fare undici anni fa》
《È una follia》sottolineò Valerio.
《Lo so, ma è la nostra unica occasione per stare insieme alla luce del sole 》rispose Maurizio. Aveva già organizzato tutto dal momento in cui suo padre aveva cominciato a parlare della sfilata. Doveva solo comunicarlo ad Elena.

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