Capitolo 15

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Riccardo Lanciani di Vallefiorita fu di parola: diede appuntamento a Maurizio alle 19 al Caffè del Tasso dal 1476, uno dei locali più antichi ed esclusivi di Bergamo.
Era il ritratto dell'uomo d'affari: capelli brizzolati e pettinati con la riga a sinistra, occhi neri e vispi, privo di barba ma con baffi curatissimi, stile ricercato.
Apparteneva ad una famiglia nobile e molto antica, affermata da generazioni nel settore bancario, e soprattutto era un caro amico di suo padre, per questo Maurizio non aveva dubbi che lo avrebbe aiutato.

                                  ***

《Maurizio, carissimo!》lo salutò l'uomo, venendogli incontro.
《Riccardo, che piacere rivederti!》rispose al saluto il giovane Cristaldi.
《Mi è dispiaciuto non poter essere al funerale di tuo padre. Lorenzo era un brav'uomo e un amico di vecchia data》disse Riccardo.
《Me lo dicono sempre tutti che mio padre era un brav'uomo; eppure la sua gestione non è stata altrettanto positiva e ora ho ereditato un' azienda piena di debiti 》commentò amareggiato Maurizio.
《Tuo padre era un sognatore, prima che un uomo d'affari. Aveva grandi progetti che non sempre si sono rilevati essere grandi investimenti. Non per colpa sua, ma perché le sue idee sono sempre state troppo avanti per i tempi. È per onorare la sua memoria che voglio aiutarti》fece Lanciani di Vallefiorita.
《Davvero lo faresti?》chiese Cristaldi incredulo.
《Ovviamente, ma ad una condizione 》precisò il banchiere, allarmando un po' il ragazzo.
《Quale condizione?》domandò quest'ultimo.
《Ricordi mia figlia Sofia?》cominciò Riccardo. Eccome se si ricordava della figlia minore dei Lanciani di Vallefiorita: lunghi boccoli biondi, occhi nocciola pagliuzzati di verde, era innamorata di lui da quando erano bambini, ma già da allora lui nel cuore aveva soltanto Elena.
《Sì, mi ricordo di lei》rispose.
《Ecco, vorrei che chiedessi la sua mano》disse il primo senza andare troppo per il sottile.
《La... la sua mano?》fece il secondo, spiazzato. Perché voleva che Maurizio sposasse sua figlia? Era forse questo il prezzo da pagare per ricevere il suo prestito?
《Se vi sposerete, sarò ben felice di concederti questo prestito. Capisco che per te è un po' spiazzante, ma non dovete fare le cose precipitosamente. Lei tornerà domani da Londra. Uscite per qualche sera. Andate a teatro, al cinema, per musei. Sono sicuro che, conoscendovi meglio, sarà per voi naturale arrivare a questa conclusione 》affermò Riccardo, sorridendo mellifluo.
《Ci rifletterò su》promise Maurizio.

                                   ***

Dopo che si furono congedati, il giovane Cristaldi uscì dal Caffè del Tasso grigio in volto: se avesse sposato Sofia, avrebbe dovuto rinunciare per sempre ad Elena; ma al contempo doveva pensare anche a salvare la Silkway e tutti i suoi dipendenti.
Si sentiva in una morsa, stritolato da entrambe le parti.
Avrebbe dovuto parlarne con Elena, affrontando tutte le conseguenze. 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro