Power to the Hamsters!

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Oggi non sono di buon umore. Probabilmente perché il tempo umido mi rende arruffata.

Particolari di cui i maschi non si avvedono, ma in fondo gli passano inosservate talmente tante cose che c'è da chiedersi come sopravvivano. Poi ci si stupisce che abbiano una vita media più corta! Ed è trasversale, sapete, i maschi restano maschi a qualsiasi specie appartengano. Cani, umani, criceti...

Il mio coinquilino, ad esempio. Irritantemente maschio: disordinato, smemorato, fondamentalmente egoista, anche quando cerca d'essere conciliante. Persino nei suoi slanci d'affetto, incapace di valutare il momento e dunque, quasi sempre, ingenuamente inopportuno.

Prendiamo oggi. Si è alzato lento come un bradipo. Io avevo già fatto tutta la mia parte di pulizie, e lui ciondolava a occhi semichiusi verso il bagno.

Dicono della toeletta femminile. Che coraggio! Almeno siamo accurate, ci teniamo al bell'aspetto. I maschi riescono a essere trasandati, approssimativi e pur lunghi, anzi, eterni. Attendevo lui per far colazione: ho fatto direttamente pranzo.

Poi, di botto, diventano iperattivi.

Dopo cinque giorni di assenza, oggi era il giorno del gran rientro; avevo ancora nelle orecchie le raccomandazioni: niente invasioni barbariche, vogliamo ritrovar casa integra, come l'abbiamo lasciata.

Santa Accipicchiolina, vorrei sapere se si illudono seriamente.

Quello che è successo in questa casa neppure si può raccontare. E dopo l'assoluta incuria, oggi pomeriggio è esplosa la grande guerra alla prova indiziaria. L'ho osservato con tutta la disapprovazione che mi è riuscito di dimostrare, mentre raccattava infilando in grandi buste nere bicchieri e mozziconi, bottiglie e schifezze d'ogni genere senza neppur tentare la differenziata.

Come un invasato raccoglieva, buttava, spazzava infilando sotto i mobili, buttava ancora, in un turbine di ardore e di indecente superficialità.

Ora, camino acceso, un libro in mano, sudato e stanco, pretende d'aver cancellato le tracce dei festini ripetutisi puntualmente ogni notte.

"Dunque, questa sarebbe la tua idea! Ingannare così quella brava gente dopo aver gettato la loro casa in mano ai vandali".

Alle mie parole impallidisce, ma questa volta ha passato il segno e la pagherà.

"Il vaso nel corridoio, credi davvero che non noteranno, subito, che manca? E il corrimano divelto, inchiodato alla meno peggio? Le piante avvilite dalla sete, che non hai annaffiato una sola volta?"

Parole, da me, non se le aspettava, ovviamente. Ma basta con la farsa che non sappiamo parlare!

Tenta di balbettar qualcosa, il pusillanime. Cerca di corrompermi, perfino.

"Sei finito, bello! Capiranno da soli, che hai fatto i tuoi porci comodi in loro assenza, e quello che non capiranno lo spiffererò io".

Lo so, sono stata dura, ma con i maschi non c'è altra scelta che far capir loro chi comanda. Alla fine, ho taciuto, dietro promessa che non accadrà mai più. In fondo, il vero scopo era raddrizzarlo e insegnargli a rispettare la famiglia.

Padre e madre. E fratelli e sorelle.

Soprattutto le sorelle.

Soprattutto quelle pelosette, che ora hanno una splendida ruota nuova con cui fare fitness e semi di qualità superiore a ogni pasto.

Power to the Hamsters, cricete di tutto il mondo, unitevi!

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