Capitolo 40

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"Ma perché? Dovrebbe essere una cosa bella!" Mi lamentai

"Mia madre non era felice con il suo compagno, la maltrattava e spesso io e Alec cercavamo di aiutarla..." confessò, probabilmente ripensando a dei ricordi, il suo viso si fece scuro e triste e la sua voce iniziò ad incrinarsi, come un bicchiere che rischiava di rompersi in mille pezzi.

"Mi dispiace, ma non esistono solo persone cattive" cercando di rassicurarla, ricordando a me stessa che Hayden non era un lupo cattivo, non come quello che avevo conosciuto il giorno dell'incidente.

"Lo so, ma ho paura" piagnucolò, stringendomi in un abbraccio.

"Non devi averne, se è stato scelto per te, significa che merita di essere al tuo fianco" la rassicurai, toccandole in capelli biondi lisci come la seta, un lungo silenzio fece breccia nella nostra conversazione, così attesi guardando l'acero che sembrava avere foglie infinite da perdere, mentre Alissa guardava il prato che ormai di verde aveva ben poco, e mentre una foglia gli si adagiava sulla scarpa, tirò un sospiro che forse in quel momento poteva valere più di mille parole.

"Il mio compagno è...Luka" rivelò come se la sua voce si fosse rotta del tutto, non vedevo ai suoi occhi quale fosse il problema, Luka era il migliore amico di suo fratello quindi non poteva essere andata male, non del tutto almeno.

"Dovrebbe essere un problema?" esplosi, stufa di quel rifiuto continuo, i compagni erano importanti ed erano stati scelti per noi, anche se io essendo umana ancora non mi capacitavo del fatto di avere un compagno lupo.

"Certo! lui è innamorato di te! Come faccio ad accettare qualcuno che ha sempre avuto occhi solo per te?" a quella rivelazione mi trovai persa del tutto, lei invece si era alzata dalla panchina è aveva iniziato a fare avanti e indietro, come se le foglie sotto le sue scarpe avessero potuto in qualche modo, spazzare via anche i demoni all'interno della sua mente.
Mi costrinsi a non dire niente avevo paura che se avessi detto qualcosa avrei potuto fare molto peggio, tuttavia provai comunque a dire qualcosa, ero testarda.

"Mi dispiace" borbottai.

"No! tu non sai cosa significa, non lo sai, ti guardano tutti come se fossi qualcosa di speciale!" mi accusò

"Cosa?"

"Oh...dai! vuoi dirmi che non te ne sei mai accorta? tutti ti trattano come se fossi una bambolina e sono sempre interessati a starti attorno!" la guardai accigliata.

"Alissa, cosa ti prende?" chiesi piano sperando che fosse solo un semplice sfogo momentaneo.

"Cosa mi prende? davvero me lo chiedi Allison Bay?" si era agitata ancora di più, adesso non sapevo più come uscirne.

"Io...io non cerco di avere attenzioni" mi difesi

"No, appunto è questo che mi fa imbestialire! non serve che fai niente, niente!" scalciò le foglie che ormai sembravano semplicemente polvere, sotto la sua furia impetuosa "mentre io mi impegno per essere calcolata, a te basta uno stupido sguardo! non capisco cosa hai di così tanto speciale." si strinse nel suo maglione color nocciola, mentre mi guardava con disprezzo, per la prima volta mi sembrava di non conoscere la mia amica, è vero non aveva peli sulla lingua, ma non era mai stata così acida e accusatoria.

"Alissa mi dispiace, io non lo so...non ho niente di speciale" cercai di dire qualcosa di sensato, ma nella mia testa tutto era confuso.

"Non sei niente di che, sei solo una lupa dall'odore quasi inesistente eppure loro sembrano guardarti con interesse come se gli facessi pena, ogni giorno da ognuno di loro sento sempre il tuo nome! Allison qui, Allison lì!" a quelle sue parole rimasi, sorpresa, lupa? davvero credevano che fossi una lupa? tirai un sospiro di sollievo, non so cosa Alissa lesse nel mio sguardo così da accigliarsi.

"Cosa c'è da stupirsi Allison Bay?" si alzò e si mise davanti a me.

"Mi dispiace che ti senti così, siamo amiche...me ne potevi parlare prima" la accusai, mandando giù tutto il groppo che avevo in gola.

"Ah! siamo amiche? davvero?" sembrava stupita dalle mie parole, mi prese per le spalle e prese a scuotermi violentemente "pensi che sono stupida? so che nascondi qualcosa, so che sei una bugiarda è che per tutto il tempo sei stata falsa con noi!" mi urlò contro, mi resi conto che avevo tenuto gli occhi chiusi mentre la mia amica mi accusava, non sapevo cosa dire o fare, semplicemente lasciai che si sfogasse.

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