Capitolo 42

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"é una bugiarda!" urlò, mentre si divincolava dalle grinfie del fratello, che si scompose di poco, evidentemente suo fratello aveva molta più forza di lei "lasciami! non ho finito con lei..." protestò ringhiando

"di cosa sta parlando?" mi girai a guardare chi fosse il ragazzo che mi aveva tra le sue braccia e notai che era Luka, in quel preciso istante la rabbia prese a salirmi nelle vene - bene! ora si che Alissa sarà contenta - mugolai tra me e me.
"lasciami subito!" ordinai quasi ringhiai al ragazzo che parve confuso.

"non ci penso proprio!" mentre la sua presa si fece più salda sui miei fianchi e io guardai la ragazza che poco prima mi stava lacerando la pelle, mi guardava con un'aria di sfida e gelida come il ghiaccio in inverno.
I suoi occhi erano praticamente neri, minacciando di far uscire il suo lupo ancora prima di aver potuto dire la mia sulla questione.

"Alissa cosa ti è preso? sei impazzita?" disse Alec da dietro di lei, alzandola ancora di peso, i suoi muscoli sembrava non avessero fatto il minimo sforzo.

"Allison, stai perdendo sangue..." mi sussurrò all'orecchio in modo dolce, mentre io provavo dei brividi lungo la schiena, questo si che era un problema, dalla porta arrivò anche Stolen che si fermò a valutare cosa fosse successo, ci mise due secondi ad incontrare i miei occhi, aveva un'aria furiosa, di questo ero sicura.

"Luka? sei stupido? mettimi giù!" sussurrai a denti stretti, divincolandomi dalla sua stretta.

"se mi dici il motivo, forse ci penso". aumentò ancora la forza intorno alla mia vita.

"non posso dirtelo io! certo che come lupo sei stupido" mi lagnai, non potevo dirglielo io, non toccava a me.

"Ah grazie..." si lamentò, facendo una smorfia di dolore, aumentò la forza contro il mio corpo

"Davvero, se vuoi che rimaniamo vivi, lascia la presa adesso!" mi divincolai dalla sua presa ma sentii che qualcuno me lo tolse di dosso, era Stolen, entrambi si ringhiarono contro e si sussurravano cose che non potevo sentire, le forze mi stavano lentamente lasciando barcollai sui miei stessi passi, mi ero abituata ad essere tenuta in piedi da qualcuno che sicuramente era più stabile.
Il ragazzo dai capelli neri si mise ringhiargli contro, che in confronto sembrava un gattino, più che un lupo.
Stolen prese di peso Luka per scagliarlo contro l'acero, è per la prima volta lo sentii ringhiare così forte da farmi venire i brividi, forse Alissa aveva detto la verità e forse per la prima volta potevo dire di avere un grosso problema.

"posso spiegare?" tentai di dire mentre mi stringevo le spalle, nella speranza di far uscire meno sangue e forse rimanere in piedi, mentre Rion mi tenne su con il braccio, mentre mi guardava con una espressione confusa.

"No! sei sempre stata una bugiarda nei nostri confronti, hai avuto due anni per dirci la verità eppure non siamo mai stati abbastanza per poter sapere la verità, vero?" accusò l'ennesimo colpo
"é vero?" mi sussurrò all'orecchio Rion mentre io lo guardavo in modo accusatorio, mentre dalla porta che conduceva alla stanza si levò un urlo, era la madre di Alec e Alissa che guardando la figlia con le mani piene del mio sangue, il suo viso cambiò colore, non ero sicura se avrebbe resistito di più lei o io.
Accanto a lei apparvero anche Row che corse  subito nella nostra direzione e Jason che però rimase in disparte, senza però dire una parola.

"sua madre e morta! lo sapevate?" continuò fiera di quella rivelazione così scottante, mentre tutti mi guardarono con pena, si era creato un brusio generale tra tutti i presenti, tranne per quelli che la verità la conoscevano bene.

Qualcuno aggiunse "avrà avuto i suoi motivi per non dircelo." la voce sembrava distorta, non ebbi il tempo di dire o fare niente che le forze finalmente mi abbandonarono, l'unica cosa che vidi era Row che mi chiamava, forse nella speranza di tenermi vigile.

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