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Percorro il piccolo corridoio di ingresso della biblioteca per arrivare da James e mentre lo faccio provo una sensazione strana, quasi come se una specie di peso mi stesse premendo il cuore, non è proprio del tutto una sensazione negativa; ma l'unica cosa di cui sono sicuro è che non l'ho mai provata prima.

Non so il motivo per il quale mi ha fatto venire qua a quest'ora e questo ovviamente non mi tranquillizza. E se volesse solo giocare con me? Se si stesse solo divertendo a vedermi cercare il continuo di quel bacio?

Mi piazzo davanti a lui, restando in piedi, mentre James rimane sulla poltroncina con le gambe accavallate, non smettendo di guardarmi neanche per un secondo e fumando la sua solita sigaretta. Non c'è mai una volta in cui io non lo veda fumare, è pazzesco, deve essere proprio una dipendenza.

Però è proprio bello, cazzo.

"Sono curioso, è per questo che sono qui...mi vuoi spiegare?" Domando incrociando le braccia.

Bugia.

"Ti piace il Trono di Spade, vero?" Cosa? Come fa a saperlo?

Sono molto perplesso in questo momento. Ma come fa a scoprire tutte queste cose su di me?

"Io..." Non so cosa dire.

"Willy, tranquillizzati, ho solo notato il tuo anello, quello con il lupo della casata Stark e il tatuaggio delle tre uova di drago che ti spunta dalla manica della camicia, non sono una specie di psicopatico pazzoide come credi" ridacchia mentre spegne la sigaretta nel posacenere.

Oh. E ora passo di nuovo io per lo stupido paronoico.

Il mio sguardo ricade sull'anello, sempre all'anulare della mano destra, in argento con la testa del lupo incisa con il nero, e al mio tatuaggio, che in effetti sbuca sempre dai vestiti essendo sul polso.

Sono comunque due piccolissimi dettagli, deve avermi osservato con grande attenzione per averli notati.

""Si...mi piace molto, è la mia serie preferita, ho letto anche tutti i libri, è importante per me, ma tu? C'è mi hai fatto venire qua per chiedermi questo?" mi rende sempre nervoso, ogni santa volta, e non riesco mai a capire cosa vuole.

"Piace anche a me e comunque non ti ho invitato qua solo per quello" risponde mentre si alza dalla poltroncina.

Con lui non si capisce mai niente al primo colpo. È una persona davvero complicata.

Mi passa accanto e mentre lo fa mi tocca con la mano tutto il fianco e sembra che se mi stia facendo un cazzo di solco lungo tutto il mio basso ventre.

Anche dopo qualche secondo riesco ancora a sentire le sue dita su di me.

Lo seguo fino ad un'altra ala della biblioteca che James apre con una piccola chiave presa dalla sua tasca, rivelando una stanza piena di volumi di ogni genere e rarità.

Se ha lui le chiavi...è tipo una cosa privata?

Possiede un'ala della biblioteca?

"Qua non può entrare nessun'altro, quindi possiamo parlare di tutto tranquillamente" dice, quasi leggendomi nel pensiero.

"Strano..." mi appoggio ad uno scaffale "non riesco proprio a capirti James, sei pazzesco"

In quel momento torna ad avvicinarsi a me e io rimango immobile, sperando che stia per baciarmi, potrei almeno cercare di togliermelo dalla testa se finiamo questo conto in sospeso.

Si spinge in avanti fino a far toccare le nostre guance. E' leggermente più alto di me, ma in questa posizione mi sembra un colosso che mi sta sovrastando.

Quando fa per ritirare la testa cerco io di baciarlo ma si sposta troppo velocemente e non riesco a mettere a segno il mio obbiettivo.

"Spostati, devo prendere una cosa dietro di te" sentenzia senza menzionare la mia mossa precedente.

Rimango ancora per un secondo bloccato allo scaffale, perplesso, prima di spostarmi come mi ha detto.

Con la sua solita tranquillità afferra un libro e lo tira fuori dallo scaffale con una particolare delicatezza.

Appena si rigira verso di me penso che mi stia per venire un colpo dato che quella che tiene in mano è la prima edizione del Trono di Spade e potrebbe addirittura essere autografata.

"Questo è un pezzo che mi piace molto, e ovviamente ha l'autografo di George R.R Martin bello visibile" apre il libro e sulla prima pagina spicca la bellissima firma.

"Oh mio dio, è bellissima James" sussurro sempre in shock.

Per alcuni potrebbe essere solo uno stupido volume con un autografo, ma per me, quella saga ha un valore molto più alto. Era la preferita di mio nonno e dato che è morto quando ero ancora piuttosto piccolo l'unico ricordo che ho di lui è quella saga sulla mensola del salotto che mi leggeva ogni volta che andavo a casa sua.

Potrebbero non essere libri proprio adatti ai bambini, ma io sono cresciuto così e non me ne dispiaccio, anzi. È uno dei ricordi migliori che ho.

Senza dire nulla, con grande naturalezza mi passa il libro.

Lo prendo con delicatezza come se fosse di cristallo e come se si potesse sgretolare da un momento all'altro.

Dopo averlo tenuto in mano per un po' faccio per ridarglielo ma lui si sposta indietro, alzando le mani.

"Che significa?" Domando.

"È un regalo...te la regalo" Cosa?

Sono sempre più scioccato, ad ogni momento che passo con lui.

"James, stai-stai scherzando vero? È...è" Sto iniziando a balbettare.

"Willy calmo, per me non è così importante invece mi sembra che tu ci tenga molto; e comunque ho altre cose autografate da Martin" sembra così tranquillo.

Mi sta venendo un infarto, me lo sento.
Poi ora perché è così gentile?

"Ma... perché?" Chiedo cautamente.

"Senti, prendilo e basta, non posso fare un regalino al mio cameriere preferito?" Cerca di allontanarsi ancora di più da me.

Ma questa volta no, decido di prendere in mano la situazione.

Gli afferro il braccio facendo uno scatto prima che si possa allontanare troppo, bloccandolo e tirandolo indietro, in modo da ritrovarmelo di nuovo davanti.

"James, devi spiegarmi cosa vuoi da me; prima mi dai un "quasi bacio", poi mi ignori, mi urli di andare via quando stavo solo cercando di aiutarti, torni con i tuoi soliti giochetti e ora mi fai un "regalino" che ino proprio non è! Spiegami per favore, ho bisogno di capirti"

Ogni volta che lo ho così vicino a me i suoi occhi mi stregano e inevitabilmente penso anche a come sarebbe infilare la mano in quei bellissimi capelli biondi.

"Non è chiaro? Pensavo lo fosse: voglio te" e marca l'ultima parola con decisione.

Dio mio.

"Va bene, vuoi me, ma come vuoi tutti gli altri o in un senso un po' più profondo? Perché io sono diverso da quelli che ti trovi di solito e non sarò il tuo giocattolo"

Cerca di liberare il braccio ma io continuo a tenerlo stretto, mi sembra che se lo lasciassi potrebbe sparire, ho bisogno di sentire che tutto questo è reale.

In che guaio mi sono cacciato, mi sono preso una bella cotta per questo bastardo. Non mi era mai capitato di essere così sottone e di fare tutti questi pensieri.

Cambio idea ogni secondo, sono incoerente con i miei stessi principi...CRISTO SANTO!

"Lo vedo che sei diverso, Willy, l'ho notato da subito" si avvicina e, purtroppo non posso fare a meno di sperare ancora una volta che sia per baciarmi. "È proprio questo che mi intriga così tanto"

Il puttaniere della città che trova me intrigante tanto da darmi attenzione diverse dagli altri?

Ah però.

Mi vuole, mi vuole davvero.

"Ora però io lo voglio quel bacio" sbotto dal nulla. Non ce la posso fare a resistere ancora un po', devo averlo.

"Ma io non te lo voglio concedere, non ancora" sorride.

Ecco, si ricomincia con i giochetti.

"Mi vuoi davvero far impazzire, Boyce? Cosa vuoi di più? Mi puoi avere, io ti voglio, ti chiedo solo di non buttarmi via subito dopo come fai con tutti gli altri; ma credo che anche per te sia diverso stavolta, non credo che dopo solo pochi "incontri" tu voglia regalare cose del genere a qualcuno che con te fa solo una botta e via" Ormai ho scoperto tutte le carte, è inutile continuare a mentire e credo di aver colpito nel segno, la sua espressione mi sembra leggermente cambiata, è quasi un cambiamento impercettibile però io credo di averlo colto.

"Ma a me piace molto l'idea di averti così tanto voglioso di un mio bacio" Dio mio, dio mio aiutami.

Come posso fare?

"Vaffanculo, James! Non ci sto, tieni il tuo libro" glielo passo con decisione "Ne ho abbastanza delle tue stupide provocazioni, te l'ho già detto"

Ok tutto, ma non starò qua a farmi prendere in giro da uno come lui così spudoratamente.

Mi giro e comincio ad andare via, nonostante la cotta ho un minimo di amor proprio e stare lì ad elemosinare un bacio non mi va bene, l'ho già fatto anche per troppo tempo.

Una volta arrivato davanti alla porta però sento: "Willy, aspetta! Certo che sei proprio un ragazzo impaziente...e va bene" mi giro e lo vedo lì in piedi a sospirare, evidentemente odia il fatto di non riuscire a plagiarmi come tutti "torna qua da me"

Prendo coraggio e mi avvicino a lui con sicurezza, accorciando velocemente la distanza che ci separa.

Si è appoggiato al muro laterale e io adesso gli sono davanti, i nostri volti sono a pochi centimetri ormai.

Lo sto per fare. Lo farò. Fanculo tutto!

Prendo lo slancio per baciarlo e mettere fine al mio desiderio, ma dopo aver avuto il tempo solo di sfiorargli le labbra, lo vedo scansarsi, abbassandosi velocemente. Poi con altrettanta velocità si sposta dietro di me.

Mi giro di scatto.

"Ma che?!"

"Ho cambiato idea Willy, non ancora" mi dà una pacca sulla spalla "ti voglio far impazzire ancora un po'" mi lancia di nuovo il libro in mano, mi manda un bacio da lontano e facendo un piccolo scatto esce dalla biblioteca.

Non. Ci. Posso. CREDERE.

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