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Escono insieme e Kevin mette il braccio intorno al collo di James una volta oltrepassata la soglia. Io li guardo andare via, cercando l'angolazione perfetta per vederli il più a lungo possibile senza uscire a mia volta. Ma inevitabilmente, poco dopo spariscono dalla mia vista.

Non piangere William, non se lo merita.

Cerco di tirare indietro le lacrime, sono a lavoro, non posso permettermi di fare scenate.

Però prima di tornare a servire gli altri tavoli decido di andare in bagno un attimo.

I ricordi del nostro primo incontro sono in ogni centimetro, in ogni mattonella.

Stupido, sono uno stupido. E Jes come sempre aveva ragione.
Ma d'altra parte non posso comandare i miei sentimenti per lui, non posso.

Mi sciacquo il viso con un po' d'acqua e inizio a pensare che per quello che è successo fra noi potrebbe effettivamente non aver significato nulla. Non ci siamo neanche baciati...forse voleva solo scherzare con me.

Non dovrei starci così male...ma chi voglio prendere in giro? Mi sono affezionato.

Nel frattempo scrivo a Jesse.

Certo che non ne becco una giusta.

Forse l'amore mi odia.

Le uniche cose che ho nella mia vita sono il mio lavoro e la mia migliore amica. Non ho nient'altro.

Quando torno a casa non c'è nessuno con cui condividere la mia felicità per qualcosa, qualcuno che mi abbracci e che mi faccia sentire al sicuro dopo una dura giornata.

Sono da solo.

Per il resto del mio turno prendo automaticamente gli ordini, ma sono immerso nei pensieri.

Non sono mai abbastanza. Alla fine tutti scelgono qualcun altro al posto mio.

Quando esco, vedendo sul marciapiede davanti all'uscita Jesse, mi lancio ad abbracciarla e scoppio inevitabilmente a piangere.

"Oh Will" mi guarda negli occhi "tu meriti di meglio, qualcuno di nettamente migliore di quel bastardo di Boyce" e mi accarezza la guancia con la sua solita delicatezza.

"Io volevo lui però" dico fra un singhiozzo e l'altro.

"Lo devi dimenticare, non posso vederti così e non accetterò che tu stia a piangerti addosso per uno a cui non frega nulla di te, ora ci penso io: stasera usciamo! E ora andiamo a casa mia, ci sistemiamo, parliamo e ci si prepara" dove vuole portarmi? Non ho molta voglia di fare chissà cosa in questo momento.

Ma mi devo sforzare, perché lei sa che se mi chiudo in me stesso rischio di tornare in depressione. Lascio vincere i pensieri ed è la fine.

Jesse ormai mi conosce e distrarmi potrebbe essere davvero la cosa migliore.

"D'accordo..." Bisbiglio.

"Perfetto!" Guida lei nel ritorno e una volta dentro si precipita in bagno a prendere creme, detergenti, maschere e un sacco di altre cose.

"Non c'è delusione amorosa che una bella skin care non possa curare! Vedrai, ti sentirai un'altra persona quando avrò finito"

E da quel momento per l'ora successiva vengo sommerso da ogni tipo di siero...da letteralmente di tutto.

Però ammetto che i massaggi e le maschere non sono poi così male, rilassano davvero.

"Stasera io e te andiamo al Kessy, c'è una serata anni 80 e 90" esordisce mentre mi applica la maschera che rimuove i punti neri.

"Andiamo a ballare quindi?" Domando. Il Kessy è un locale che mette musica diversa ogni sera ed è molto frequentato tanto che spesso non si riesce proprio ad entrare.

Tutto il pomeriggio, fino all'ora in cui prendiamo la macchina per fare quel tratto di strada che separa casa dal Kessy, lo passiamo a parlare e a sistemarci. Jesse è la mia cura, la mia anima gemella platonica. Solo lei sa come consolarmi e farmi stare meglio.

Certo, penso ancora a James in continuazione ma averne discusso con Jes ha già migliorato il male che sentivo dentro. Non posso permettermi di ricadere in una depressione simile a quando mi sono lasciato con Hanna, non posso.

"Ho anche una sorpresa" mi dice Jes prima di entrare nel locale "ti ricordi quel tipo di cui ti avevo parlato, quello che fa il medico?" Annuisco "Ecco, ci siamo scritti molto e ci siamo anche visti ogni tanto e stasera c'è anche lui"

Sono contento e glielo faccio presente, questo tizio sembra apposto e il mio unico desiderio è vedere la mia migliore amica felice.

"E potrei avergli detto di portare un suo amico...single, bello, ingegnere e bisessuale come te" fa un sorriso storto sperando di ricevere ua risposta positiva.

"Non lo so, mi sembra presto" ho paura di non riuscire a non cercare James in qualsiasi altro partner adesso.

"Ma ti serve proprio qualcuno che si possa veramente interessare a te e che ti tratti come meriti; io l'ho già conosciuto, si chiama Karim ed è davvero una brava persona, te lo assicuro" non sono per niente sicuro di questa cosa, ma alla fine, provare non costa niente, magari funziona davvero, chi lo sa?

"Pronto?" mi domanda alla fine. Io annuisco e poi entriamo insieme nel locale.

Ci dirigiamo subito dritti verso uno dei divanetti in cui noto Mattew, il medico di Jesse e il suo amico, seduto accanto a lui.

Si alza subito quando ci vede arrivare e mi abbraccia dopo essersi presentato. E' mulatto e davvero bello, aveva ragione Jes.

Faccio un bel respiro e mi impongo di non pensare a niente se non a loro tre.

Iniziamo a parlare e mi trovo davvero bene con questo Karim, abbiamo molte cose in comune, anche lui ama il Trono di Spade, ama il buon cibo e fare lunghe passeggiate. E' gentile ed educato, sembra proprio il ragazzo perfetto.

"Noi andiamo via, ma voi restate pure" ci dicono in coro Jesse e Mattew prima di andare a casa di lui. Vedere Jes sorridere mi basta per essere a mia volta felice.

"Ti va di ballare?" mi domanda poco dopo e io decido di non tirarmi indietro. Non mi devo privare di una bella persona come Karim.

Non sono mai stato bravo a ballare ma ad improvvisare si, quindi cerco solo di adattarmi al ritmo, cercando spesso anche un aiutino dal mio accompagnatore.

"Sei fantastico, Will, proprio come mi aveva raccontato Jesse" mi sussurra all'orecchio.

Sorrido e mi giro verso di lui, siamo faccia a faccia. Un bacio, vuole un bacio. Lo vedo nei suoi occhi, in come guarda le mie labbra. Ma perchè no? Fanculo tutto!

Ma proprio mentre mi sto avvicinando sempre di più al suo viso, dietro di lui, noto una persona: James.

La sua vista mi colpisce come un proiettile, sta ballando con una naturalezza incredibile, sembra parte della musica e io ne rimango incantato. C'è solo una cosa che stona: una ragazza che gli si sta strusciando addosso e che lui non sembra avere alcuna intenzione di respingere.

Prima Kevin e ora...questa tipa. Cavolo se ne frega proprio di tutti eh.

"Tutto bene?" domanda Karim, giustamente stranito dal mio cambiamento improvviso.

Io mi scanso velocemente e aggiungo "Si, si è solo...nulla" e torno verso il divanetto; da dove per altro ho una visuale perfetta sul mio tormento.

Karim mi segue e si siede davanti a me ma resta in silenzio.

Ma a me non importa più di lui, non ora che ho James davanti. Non ci posso fare niente, mi piace...e molto.

E ad un certo punto succede quello che desideravo e temevo allo stesso tempo: mi vede e viene verso me.

Dio mio, dio mio e che faccio ora? Cosa gli dico? Come lo spiego a Karim? E se dice qualcosa di ambiguo?

"WILLY!" urla prima di sedersi accanto a me. E' ubriaco fradicio, si sente e si vede. Si è ridotto proprio male stasera. Ancora peggio.

"Lo conosci?" mi domanda Karim.

Ma per rispondere ci pensa direttemente James: 

"Certo che mi conosce! Sono James! Il suo cliente preferito e non solo!" biascica le parole. E' messo male.

Mi mette un braccio intorno al collo e inizia ad oscillare. Io rimango immobile. Non l'ho mai visto così senza il suo solito autocontrollo, potrei fargli qualsiasi cosa adesso e non si opporrebbe di sicuro come fa invece da sobrio. Ma potrebbe approffittarsene chiunque...

"Certo che sei proprio un sasso nella scarpa, Willy! Rimani lì e non te ne vai neanche se la scuoto con tutta la mia forza" Non sono sicuro di cosa intenda precisamente, ma probabilmente sono solo i deliri di uno ubriaco.

"Dovresti andare James, andare a casa" gli consiglio, vedendo le sue condizioni.

"Io non vado da nessuna parte, WIlly!" e stringe la presa sul mio collo, facendomi quasi male.

A quel punto Karim si alza e afferra il braccio di James, facendolo alzare.

"Ti ha detto di andartene e poi sarebbe con me, quindi fai quello che dice e vattene, brutto ubriacone" dice con serietà. Non me lo aspettavo da lui, mi ha sorpreso.

"Sennò cosa fai?" provoca, deve sempre provocare, ma perchè non riesce a tenere la bocca chiusa.

Karim lo spinge un po' più indietro mentre gli urla: "Vattene, ubriacone del cazzo!"

Questa scena è difficile da vedere, da una parte vorrei correre ad aiutare James e portarlo al sicuro, dall'altra vorrei andarmene con Karim per proseguire la nostra bella serata in tranquillità.

Con mia sorpresa se ne va davvero stavolta, tornando a ballare con la ragazza di prima, ma non prima di aver bevuto un altro shottino.

"Scusami per lui...è una situazione particolare quella fra di noi" cerco di salvare il salvabile.

"Ma state insieme? Avete una storia?" domanda con tono dispiaciuto.

Ci ragiono un attimo, prima di rispondere, vorrei dirgli che c'è stato qualcosa, ma sarebbe una bugia, o meglio, una mezza bugia. C'era qualcosa solo da parte mia.

"No, niente" decido di scegliere questa via e Jesse se fosse qui sarebbe fiera di me. Ho ancora una possibilità con Karim.

"D'accordo" si siede accanto a me e mi poggia una mano sul ginocchio "vuoi venire a casa con me? Direi che è meglio proseguire lì se questo...James rimane qua"

Annuisco. Devo dimenticarlo, devo dimenticarlo.

E per la prima volta da quando ci siamo incontrati io e James, sono io ad uscire per primo dalla porta con qualcuno al mio fianco. Spero l'abbia notato.

Ma probabilmente non gliene sarà fregato nulla. Come sempre.

Nel viaggio verso la casa di Karim mi sento al sicuro, lui ha questa capacità e mi ha anche molto sorpreso come ha reagito prima per difendermi. E' proprio una bella persona, quello che mi ci vuole.

 La sua casa è grande e arredata con gusto, con grandi finestre e ambienti spaziosi. Beviamo un po' di vino in cucina e poi ci spostiamo in camera da letto.

Sta per succedere qualcosa fra noi?

Me lo ritrovo accanto, con le sue mani sulle mie. Poi piano piano le sue mani iniziano ad esplorare altre parti del mio corpo, come i fianchi, la schiena, il collo...mi sembrano così delicate, come se avesse paura di spaccarmi.

"Ohh" mi esce un gemito di piacere.

"Lo vuoi, Will? L'hai già fatto prima? Io non farò nulla se mi dici di no, voglio che tu lo sappia; ah e ci possiamo fermare in ogni momento" chiede premuroso e io non faccio altro che ammirarlo ancora di più.

"Si, lo voglio; è la mia prima...ma non importa, voglio farlo" ma si, mi sembra la persona migliore con cui farlo adesso. Ce la posso fare.

"Farò piano e dimmi se ti vuoi fermare, in qualsiasi momento" ribadisce, prima di sfilarmi la maglia.

E' una bella sensazione quella che sento dopo il suo tocco, sono anche abbastanza rilassato. Con lui è tutto più facile...

Una volta rimasti solo con i boxer, mi inizia a baciare e io ricambio volentieri. Il suo corpo è magnifico.

Cazzo lo sto per fare davvero.

Con i baci scende sempre di più ed è una bellissima sensazione. Sento l'eccitazione e il piacere salire esponenzialmente.

"Oh si, così" gemo.

Alza la testa dal mio petto per guardarmi "Ti piace?" chiede.

"Molto, continua ti prego" si, ormai lo voglio fare, sono convinto.

 I baci scendono ancora fino ad arrivare all'elastico dei boxer. Li sta per tirare giù...

"Ohh, ohh si, J-James" 

Mi ci vuole solo un secondo per rendermi conto di cosa ho appena detto.

Cazzo.

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