Capitolo 76.

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Il mattino venne troppo velocemente per i miei gusti, Draco dormiva ancora beatamente, lo guardai e sentii il mio cuore perdere qualche battito per la sua bellezza. Rimasi a fissarlo un po' prima di svegliarlo. Anche se una parte di me desiderava che perdesse il treno e rimanesse qui con me.

"Buongiorno." Mormorai spostandogli qualche ciocca dagli occhi, emise strani mugolii e aprì gli occhi guardandomi.

"Buongiorno." La sua voce impastata mattutina era ancora più bella, si voltò a pancia in su e stiracchiò le braccia. Il treno sarebbe partito alle 9 in punto. "Che ore sono?" Si strofinò il viso con le mani, mi voltai verso l'orologio appeso alla parete che segnava le 8:30.

"8:30." Risposi abbracciandolo, mi baciò la fronte scaturendo in me un sorriso da scema.

"Posso sperare che tu abbia cambiato idea?" Mi alzò il mento e incollò i suoi occhi nei miei. Tentennai per la risposta, il mio cuoricino voleva seguirlo senza ripensamenti. Rimasi a fissarlo e lui capì. "Va bene, va bene. Vado a prepararmi." Mi baciò velocemente la guancia sprigionando uno sciame di farfalle nella mia pancia. Seguii i suoi passi, si alzò e andò in bagno. Io rimasi sul suo letto ancora nuda dalla notte prima.

Quando Draco fu pronto ed io mi vestii, ci avviammo verso l'ingesso del castello. Erano tanti gli studenti che sarebbero tornati a casa, i corridoi brulicavano di essi. Ci fermammo davanti le immense porte e aspettammo insieme che Hagrid accompagnasse tutti alla stazione.

"Vedrai, passeranno subito questi giorni." Mi accarezzò il viso, io annuii in silenzio con un piccolo nodo alla gola. Non eravamo mai stati lontani per giorni e giorni, mi sentii triste per il fatto che in quel momento andava tutto bene tra di noi e dovevamo stare qualche giorno lontani.

"Sei il mio sole." Sussurrò contro il mio viso con un sorriso, mi diede un buffetto sul naso facendomi ridere.

"Ti amo." Lo abbracciai forte, le sue braccia avvolsero il mio busto alzandomi di qualche centimetro.

Draco mi mise giù e mi guardò teneramente, Hagrid cominciò a richiamare l'attenzione dei ragazzi. Draco si voltò a guardarlo e poi si voltò verso di me.

"Ci vediamo, amore mio." Mi strinse le mani nelle sue, gli sorrisi cercando di sopprimere la sensazione triste che avvolgeva il mio cuore. Mi avvicinai e lo baciai teneramente, non fu un bacio volgare o eccitante ma un semplice sfioramento delle nostre labbra.

Vidi Draco andare via insieme a Tiger e Goyle, anche Hermione era tornata a casa insieme a Ron e Harry. Sapevo che Blaise fosse rimasto qui e anche Theo.

Con un peso sul cuore mi avviai verso la sala comune, sfortunatamente per me, anche Pansy era rimasta al castello. La vidi seduta davanti il camino spento che leggeva un libro. Sentivo già la mancanza di Draco, cercai tutto il giorno di impiegare il mio tempo in qualcosa che spostasse quel pensiero dalla mia mente.

Mi ero avviata verso il Lago Nero con un libro sotto il braccio e una leggera giacchetta, scelsi un posto vicino alla riva ma con un grande albero che facesse ombra. Le giornate stavano diventando sempre più calde, il suono dell'acqua che strisciava sopra la riva mi rilassò.

Aprii il libro e cominciai a leggere, non fu facile concentrarmi. Ogni uccellino che volava sopra la mia testa sembrava essere più interessante della lettura che avevo scelto. Le nuvole assumevano forme talmente strane che mi facevano impiegare minuti a capire cosa potessero essere, ma erano soltanto nuvole ed io mi stavo distraendo davvero tanto. Poi, come se non bastasse, vidi Theo scendere la piccola collina e avviarsi verso di me; chiusi il libro e lo misi accanto a me.

"Ciao." Gli sorrisi alzandomi e sistemandomi la gonna.

"Ciao." Rispose guardando l'acqua cristallina. "Come stai?" Il suo tono aveva un accenno di fastidio, come se facesse fatica a parlarmi.

"Bene, tu?" Alzò semplicemente le spalle, restammo in silenzio per un po' facendo calare l'imbarazzo. Non sapevo cosa dire, Theo si era allontanato da me improvvisamente senza che io gli avessi fatto qualcosa. Non sopportavo quella situazione, lui era mio amico, gli volevo bene e se io avessi fatto qualcosa che l'avesse ferito, volevo saperlo. "Senti Theo... c'è qualcosa che vuoi dirmi? Ultimamente sei così distante, tu sei uno dei miei amici più cari." Parlai con voce bassa, mi guardai le mani mentre aspettavo una sua risposta.

"Ultimamente stai con Draco, scusami se io e lui non andiamo d'accordo." Disse con sarcasmo, una risatina seguì le sue parole facendomi alzare lo sguardo su di lui. "Non posso starti accanto se lo fa già lui, finiremmo per ucciderci a vicenda." Scosse la testa. L'immagine di loro due che si picchiavano mi fece battere forte il cuore.

"Draco è cambiato, potete chiarire una volta per tutte." Mi feci avanti con la speranza che potesse cambiare idea su Draco.

"No, tu non lo conosci." Scosse ancora la testa divertito. "Sai cos'ha fatto a mia cugina? L'ha cambiata, l'ha resa la persona più buia al mondo. Lei lo amava e lui ha giocato con i suoi sentimenti!" Alzò la voce, il suo viso cominciò a prendere un colorito rossastro.

"Non che lei si sia comportata meglio con lui." Difesi Draco, mi aveva già detto cosa al riguardo, se il suo intento era quello di farmi litigare con Draco, non ci sarebbe riuscito.

"Sei una stupida se pensi che lui ti ami davvero." Mi guardò come disgustato. "Appena troverà qualcun'altra... lui ti tratterà proprio come ha trattato Adeline." Sentivo i suoi occhi pensanti e rabbiosi su di me. Theo era visibilmente scosso per la storia di sua cugina ma era troppo accecato dal bene per lei per vedere che Draco non fosse ciò che lui credeva.

"Oh ma grazie, sei un ottimo amico." Risi con sarcasmo, mi chinai per prendere il libro e cominciai a risalire la collina. Sentii i passi di Theo alle mie spalle, poco dopo mi ritrovai con la schiena contro il tronco di un albero.

"Sei ancora in tempo per lasciarlo, non può darti nulla di buono." Era così troppo vicino al mio viso che potevo sentire il suo respiro, provavo disagio per quella vicinanza così lo allontanai con le mani.

"Anche se fosse, non sono affari tuoi!" Sputai, infastidita lo superai e tornai al castello.

Ero agitata, chi si credeva di essere per parlarmi in quella maniera?

Forse Draco aveva ragione. Theo era una persona da tenere lontana.

Passarono i primi due giorni, Elymas mi aveva consegnato una lettera da parte di Draco quella mattina durante la colazione. L'aprii velocemente come se fosse una piccola dose di felicità.

Cara Grace

Sono passati due giorni e vorrei che tu fossi con me. Non sono abituato ad averti così tanto lontana, diamine!
Narcissa mi ha chiesto di te, voleva vederti e abbracciarti, le ho detto che passerai un po' di tempo con tuo zio. Era contenta ma un po' dispiaciuta.
Mi manchi tanto.

Draco

Strinsi al petto quel foglio con un sorriso. Dopo aver letto quelle parole volevo prendere una scopa e volare fino a casa ma il volto di Piton che mi controllava fece svanire quel pensiero.

Blaise si sedette di fronte a me, in silenzio. Bastò uno sguardo per fargli capire che Draco mi aveva scritto, sembrava che ci capissimo alla perfezione. Ero contenta che Draco avesse almeno un vero amico.

Più tardi mi ritrovai con Piton nel suo ufficio, entrambi stavamo leggendo dei libri ognuno per fatti propri. Mi aveva promesso di farmi esercitare con le ricette di alcune pozioni di livello avanzato.

Sbuffavo continuamente annoiata, avevo perso almeno una decina di volte il filo del libro.

"Grace, se vuoi tornare a casa, fallo." La voce di Piton mi fece alzare gli occhi dal libro. Non ricordavo più neanche di cosa si trattasse. "Non sei obbligata a rimanere qui."

"Cosa? No, voglio stare con te. Torno per le vacanze estive a casa." Risposi velocemente sistemandomi sulla sedia, dalla sua espressione sembrava che non mi credesse neanche un po'. "Davvero!" Mormorai più a me stessa che a lui, Piton annuì e il discorso morì.

La verità era che mi mancava Draco, le giornate senza di lui erano così noise e lunghe. Neanche stendermi al sole riusciva a rallegrarmi.

"Vado a fare due passi." Dissi alzandomi dalla poltrona, Piton mi guardò e annuì. Non potevo rimanere neanche per altri due minuti nei sotterranei, mi sembrava che le pareti si stringessero ogni secondo di più intorno a me. Avevo bisogno di aria.

Prima di uscire dai sotterranei, passai per la sala comune a prendere la scopa di Draco. Entrai nella sua stanza e la vidi riposta in un armadio con un'anta rotta. La presi e corsi verso il cortile, poi verso la foresta e senza pensarci due volte salii sul manico di scopa. L'aria fresca venne a contatto con la mia pelle facendomi, finalmente, respirare. La mia toga svolazzava provocandomi dei brividi per il vento che si intrufolava sotto di essa.

Rimasi in volo per ore, raggiungevo le cime più alte degli alberi, volavo sulle acque del lago, sopra la capanna di Hagrid. Mi sentivo leggera, i pensieri che occupavano la mia mente erano volati via, sarei potuta rimanere su quella scopa a vita.

La nostalgia però, fece ritorno quando guardai il manico della scopa ricordandomi di Draco. Ero piuttosto esagerata, però non potevo fare a meno di pensarlo. Guardai il sole che stava scomparendo oltre le montagne, mi chiesi cosa stesse facendo in quel momento.

Tornai giù solo quando il cielo diventò quasi nero, le stelle erano tanti puntini luccicanti e il bubolare dei gufi echeggiava nell'aria. Notai qualcosa muoversi da un albero, mi avvicinai lentamente con la scopa sempre con prudenza.

Dalla mia bocca uscii un urlo fortissimo quando quel 'qualcosa' cominciò a volarmi in faccia. Mi resi poi conto che si trattava di Elymas.

"Mi hai fatto prendere un colpo!" Mi toccai il petto, la civetta si appoggiò sulla mia spalla e strofinò la sua testolina morbida contro la mia guancia. "È ora di tornare." Le dissi dandole un bacetto, Elymas volò via mentre camminavo sul prato del cortile, con la scopa in mano mi diresse verso la sala comune. Alcuni degli studenti che erano rimasti a scuola, si avviavano per la Sala Grande.

Velocemente tornai nella stanza di Draco e riposi la scopa dove l'avevo presa, sentivo la mente sgombra dai pensieri negativi. Così, per la prima volta in due giorni, mi diressi nella Sala Grande per cenare.

"Grace." Riconobbi quella voce, mi voltai e vidi Theo attaccato al muro nel corridoio del dormitorio maschile.

"Che vuoi?" Sbottai, il suo sguardo era cambiato. Sembrava quasi dispiaciuto.

"Mi dispiace per stamattina, io...io voglio solo che tu sia felice." Mormorò staccandosi dalla parete e avvicinandosi a me, l'istinto mi fece indietreggiare fino a toccare con la schiena il muro. Le sue mani si attaccarono alla parete dietro di me.

"Tranquillo, sto bene." Balbettai fingendo un sorriso. Qualcosa mi diceva che dovevo subito scappare da lì.

"Sicura? Non voglio che-"

"Sto bene." Lo interruppi, la sua mano accarezzò la mia guancia ed io trattenni un respiro.

"Hai paura?" Mi chiese confuso facendo cadere al suo fianco la mano.

"N-o... non sto molto bene ultimamente." Ridacchiai nervosamente spostandomi i capelli da un lato, Theo annuì.

"Che cosa fai, Nott?" Blaise spuntò nel corridoio, guardava Theo con la mascella serrata e lo sguardo serio. Mi sentii sollevata di vederlo, uscii dalla gabbia di Theo andai verso Blaise.

"Malfoy ha lasciato qui il suo cagnolino?" Theo scoppiò a ridere, mi posizionai dietro Blaise impaurita.

"Scherzi un po' troppo per i miei gusti." Blaise mise un piede avanti ma lo bloccai dalla toga.

"No, andiamo, ti prego." Mormorai dietro di lui, tremavo ancora per la paura. Theo mi aveva fatta sentire davvero male, non l'avevo mai visto in quel modo, sembrava che da un momento all'altro sarebbe impazzito. "Blaise." Sussurrai con voce rotta. I due continuavano a guardarsi dritto negli occhi, poi Theo si mosse.

"Ascolta Grace, Zabini." Parlò con un ghigno sul viso. Tirai un altro po' Blaise, sembrava incollato sul pavimento.

Blaise si voltò verso di me e squadrò il mio viso con attenzione. "Andiamo." Disse serio.

Mi sentii libera da un peso gigante mentre ci avviavamo verso la Sala Grande lasciandoci alle spalle Theo arrabbiato più che mai.

Spazio autrice
Buon pomeriggio.
Quanto può essere cute Blaise?
È possibile che Draco manchi anche a me? Chiedo per un'amica.
Vi ricordo l'aggiornamento di mercoledì.
Comunque non vedo l'ora di pubblicare il primo capitolo della mia nuova storia, non sto più nella pelle. Ho già scritto il terzo capitolo. Adoro.

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