87 - Le selezioni

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Quella notte Kyra non aveva dormito per niente, troppo buio ed energia negativa per i normali standard a cui era abituata e che riusciva a sopportare. Era stata così strana quella notte e non ne capiva ancora il motivo, era la prima volta che le capitava. Aveva voluto chiedere a Sheera una volta scesa in cucina già pronta per fingersi una normale studentessa ma l'aveva vista dormire ancora tranquilla nella sua stanza e non aveva voluto disturbarla essendo ancora presto.

Era rimasta sveglia per un bel po' di ore durante la notte la Dea Nera, aveva sentito grazie ai suoi sensi che aveva tracciato infinite volte segni sulla carta, probabilmente aveva disegnato qualcosa per ammazzare il tempo senza creare guai o svegliare qualcuno. Un po' le dispiaceva che non riuscisse ad abituarsi facilmente agli orari dei Salir, ormai era spesso e volentieri stanca.

È come l'aura di Sheera ma ieri era a casa, quindi non può essere lei o me l'avrebbe detto continuava a ripetersi mentre ripensava a quell'anomalia. Riponeva tutta la sua fiducia in quella ragazza e sapeva che non l'avrebbe mai tradita, dopo tutti quei secoli la conosceva bene. Ma allora da dove arriva? Shedan ha trovato un modo per liberare energia negativa dall'Oblio forse? Non penso sia possibile, o almeno credo Sbuffò infastidita da quei pensieri senza risposta e si guardò intorno.

Era arrivata a scuola da ormai dieci minuti e quei pochi ragazzi che c'erano continuavano a fissarla in silenzio, muti come non mai. Solitamente qualcuno le parlava incuriosito ma lasciò perdere. E nel frattempo cercò di ignorarli giocherellando con i suoi capelli bianchi e stando appoggiata al muro della scuola.

Non sapeva nemmeno lei perché fosse arrivata in anticipo ma quella notte insonne l'aveva resa irrequieta e tesa e in allerta tanto da voler controllare ogni minima cosa che la circondasse. Vediamo di tenere d'occhio Ross durante i giochi, se è davvero lui il capo siamo fortunate.

– Ciao Kyra.–

La ragazza vide comparire davanti a sé Eyla e Nissa e le salutò con un sorriso lieve spostandosi dal muretto e raggiungendole.

– Ciao. Gli altri?– domandò curiosa di non vedere i due ragazzi.

– Nath ha da fare con suo padre, credo, e mio fratello è a casa malato. Penso che Nath l'abbia contagiato l'altro giorno.– ridacchiò la prima.

– Povero, ieri sembrava star bene. In ogni caso, sai perché continuano a fissarci? O meglio, fissare te?– chiese invece la sua amica che notò pure lei la cosa e fece spallucce.

– Non so e mi dà alquanto fastidio la cosa. Vediamo un po'...–

Kyra si guardò intorno e in un angolo scorse tre ragazze che la guardavano di tanto in tanto mentre leggevano un giornale. Con la sua vista sovrannaturale cercò di vedere le notizie e gli spettegolezzi scritti su quei fogli di carta grigiastra dall'inchiostro nero e riuscendo nel suo intento. Quindi è per quello. Certo che vedono troppe cose questi spioni pensò sorridendo leggermente e scuotendo la testa divertita. Era incredibile quanto i Salir si facessero gli affari altrui, gli Yarix non erano così, era sempre stato un vivi e lascia vivere ad Eathevyr.

– Visto la notizia?– sentì sul collo dietro di sé e sorrise appena. Sheera era arrivata e pareva aver scoperto pure lei ciò che, di sicuro, era sulla bocca di tutti quel giorno.

– Direi di sì.– le rispose vedendola affiancarla guardandosi intorno.

– Non sanno mai farsi gli affari loro.– si lamentò nervosa. Alla corvina non piacevano gli impiccioni, era più che ovvio ormai.

– Ehm, che sta succedendo?– domandò Eyla e venendo risposta dalla Dea Bianca.

– Ieri siamo uscite per delle commissioni, dovrei tenerla d'occhio la maggior parte del tempo, così ha voluto mio padre. E diciamo che c'è stato un breve momento in cui le ho preso la mano per evitare che facesse casini. A quanto pare c'era un giornalista che ci ha viste, ha ricreato la stessa immagine sulla carta con la magia ed ora siamo sui giornali di Agraq. E questi ragazzi continuano a parlare di ciò, pensando a che il rapporto che abbiamo potrebbe aver interferito con il Wix.–

– Beh, in effetti molti se lo chiedono. Non sembrate né semplici conoscenti né amici.- sottolineò la ragazza timidamente, vedendo poi chiamata dal suo gruppo di amici, salutando le tre e allontanandosi.

– Come avete fatto a sentire e leggere le informazioni?– domandò a bassa voce invece curiosa Nissa e Sheera la squadrò. Faceva sul serio o non aveva ancora capito chi avesse davanti a sé?

– I nostri sensi sono almeno cento volte più sensibili dei tuoi.– intervenne Kyra prima che la sorella potesse risponderle in malo modo.

– Wow, sul serio? Dev'essere bello.–

– Non sempre in realtà. A volte è una sfortuna.– rispose stavolta Sheera. Nel mentre si passò la mano sinistra tra i capelli e Nissa notò subito un sottile anello d'argento al dito medio e istintivamente guardò Kyra, la quale continuava a giocherellare con i suoi capelli anche lei con la mano sinistra dove trovò al dito lo stesso anello della sorella. È la prima volta che li vedo, non li hanno mai indossati prima d'ora.

– Mi spiegate che cosa sono?– chiese leggermente di slancio fissando i due oggetti.

– Uhm?-

Entrambe sembrarono confuse dalla sua domanda o almeno fin quando non notarono anche loro ciò che stava guardando. Sembrarono anche stupite per un attimo prima di rispondere.

– Simboleggiano il nostro legame, l'armonia che riusciamo a mantenere nonostante il vivere insieme. Pian piano stiamo ritornando nella nostra vera forma e quindi riappaiono man mano anche tutto quello che possedevamo, ovvero la collana e questi.– spiegò la chiara.

– Interessante.–

La campanella suonò appena finirono il discorso dovendo dividersi e raggiungere la propria classe. Le selezioni avvenivano il pomeriggio mentre la mattina era come una normale giornata di scuola, in cui le lezioni quel giorno erano molto più che noiose e difficilmente si riusciva a stare attenti. Specialmente dopo la notizia sui giornali, molti ragazzi erano troppo presi a dare un'occhiata di tanto in tanto alle due ragazze infondo all'aula, anche se subito dopo si rigiravano a causa degli sguardi assassini della corvina. Già non li sopportavo prima, figurarsi ora!

Si stava trattenendo tantissimo dal non creare un bel casino là dentro, anche Kyra si era accorta del suo nervosismo e cercava di distrarla poggiando una mano, senza farsi beccare da nessuno, sulla sua gamba che non smetteva di muovere nervosamente.

Fu a metà dell'ultima lezione che la voce del preside si fece sentire e si propagò in tutta la scuola tramite un incantesimo. Augurava a tutti di dare il meglio di sé e di iniziare a prepararsi con le apposite divise fornite dalle scuole che apparirono proprio davanti ad ogni banco magicamente di colore grigio. Si sarebbero poi dovuti dirigere verso le proprie postazioni in base alla fascia d'età.

Appena finito il discorso, tutti i ragazzi uscirono dalle aule riempiendo i corridoi in fretta per andare in qualsiasi aula libera per potersi cambiare e subito dopo dirigendosi verso il punto indicato e creando un casino inimmaginabile, tanto che la Dea Bianca si ritrovò in mezzo a persone sconosciute. Forse dovrei chiedere a Sheera se percepisce come me questa strana aura nell'aria. Dovrei solo trovarla tra la folla... Eccola!

Si sentì immensamente sollevata quando riuscì a vederla con la sua aura viola inconfondibile, riuscendo a raggiungerla in fretta. Si era messa in un angolo nascosto del cortile e riparato dalla luce del sole in attesa che le acque si calmassero un poco e potessero raggiungere il resto della classe.

– Ho sempre odiato queste cose.– si lamentò la Dea Nera. Se non era lei a creare il caos non le piaceva, e poi sentiva emozioni positive trasparire da quei ragazzini e non si nutriva di quello a differenza della sorella che si stava studiando un po' in giro.

– Non esiste qualcosa che tu non odi.– affermò Kyra ridendo.

– Forse sì.– rispose la corvina avvicinandosi a lei e mordendole il labbro inferiore per ripicca.

– Ehi! Potrebbero vederci.– la riprese subito guardandosi intorno come spaventata e guardinga.

– Sta calma, cosa potrebbero farci in quel caso?– la stuzziccò l'altra lasciandole un lieve morso sul collo contrariata prima di riuscire a vedere i ragazzi che avevano imparato a riconoscere poco distante da loro, raggiungendoli. Subito dopo si sparse la voce del preside e tutti si zittirono, era incredibile quanto quei ragazzi ci tenessero a quelle selezioni, facevano paura. In passato non esisteva questa cosa da loro, chissà quando è nata si fece pensierosa Kyra mentre cercava di concentrarsi sulle parole dell'uomo.

– Buongiorno a tutti.–

Ross era tranquillamente seduto ad un tavolo insieme a tutti gli altri insegnanti su una pedana rialzata vicino a quella che sarebbe stata una specie di arena delimitata da una barriera magica che tutti loro, divisi, circondavano.

– Prima di tutto voglio ringraziarvi per aver scelto di partecipare. Voglio ricordarvi che questa non è una gara ma un modo per valutare le vostre abilità, e se avrete le carte in regole e lo vorrete, sarete liberi di entrare nel corpo di guardia dei Superior dopo un allenamento rigoroso. Quest'anno per fare prima abbiamo decretato che le squadre in cui vi dividerete per i turni delle sfide saranno le classi che frequentate attualmente. Avrete ogni spiegazione ai vari turni. E ora, che le selezioni abbiano inizio!–

Tutti i ragazzi cominciarono ad applaudire, anche i ragazzi della loro classe in quelle divise che faceva strano da vedere addosso a sé, specialmente alla Dea Nera che, sebbene fosse un grigio non troppo chiaro, le diede comunque fastidio.

Consistevano in pantaloni aderenti, maglia a maniche corte leggera e stivaletti. Sarebbe stato semplice perlomeno muoversi con quegli indumenti, anche se la corvina iniziò ad essere troppo concentrata sul preside, fissandolo e sentendo odore di inganno, e l'odio verso di lui aumentò in lei. Non è un caso che ti stai guardando attorno così. Ci stai cercando, lo sento. Cercaci pure, non vedo l'ora di assaporare il tuo sangue. Si leccò le labbra e osservò bene Ross, poi uno sparo la confusione iniziò.

             

Tutto era finito, l'ultima sfida era terminata da qualche minuto e si vedeva chiaramente la stanchezza nei ragazzi. C'erano state sfide con archi, spade e altre armi magiche, prove di resistenza, velocità e agilità. Poi c'era stata un'ultima sfida a sorpresa che consisteva in uno scontro tra quelli che erano risultati i migliori, senza magia ovviamente e fortunatamente.

Le due Dee fecero di tutto pur di non dare nell'occhio ma il loro istinto ebbe la meglio e in poco tempo si ritrovarono circondate da ragazzi a terra dolenti. Non che alla Dea Nera fosse dispiaciuto al contrario dell'altra colpire ragazzini innocenti e ignari di quanto stesse accadendo nel loro mondo apparentemente perfetto.

– Ehi Kyra, ottimo lavoro!– le disse Eyla correndo verso di lei e abbracciandola. L'altra si stupì di quella sua vicinanza ma ridacchiò contenta mentre cercavano di aspettare che la grande folla all'ingresso svanisse o si affievolisse.

– Siete state fenomenali.– aggiunse Nissa stanca. Non era abituata a tutto quel movimento e si sentiva uno straccio, tutto il contrario della sua amica che sprizzava energia da tutti i pori.

– Grazie, però ci sono andata un po' pesante anche non volendo, credo.– ammise passandosi una mano tra i capelli. La bionda ridacchiò capendo che si riferisse alla sua smisurata forza di Dea, Eyla non poteva saperlo.

– Nha, sciocchezze. Piuttosto, sai dov'è Sheera? Non la vedo da nessuna parte.– chiese Nissa osservando in giro.

– È lì, non ho idea di cosa stia facendo.– le indicò un albero poco distante. O meglio, Kyra sapeva che stava fissando ogni singolo movimento del preside non fidandosi ma non poteva dirlo davanti ad Eyla che era ignara di ogni cosa.

– Ehm, ciao.– si presentò davanti a loro un ragazzo alto e probabilmente di un paio di anni più grande di loro. E guardava Kyra, la quale sentì il suo imbarazzo.

– Sono Thorian, ho visto che sai muoverti bene nelle sfide.– iniziò a dirle un po' impacciato.

– Anche tu non te la sei cavata male.– ribatté riconoscendolo poiché si erano scontrati. Lui ne parve felice.

– Penso che verrai scelta tra i candidati, sei stata fenomenale.–

– Oh, grazie ma non mi interessa in realtà servire in quel modo i Superior. Ho partecipato così tanto per.– sorrise lei a disagio mentre Eyla se ne andò ridacchiando. Nissa invece rimase anche se cercava di non mettersi a ridere per come quel giovane sembrava cotto di lei. Non l'aveva nemmeno salutata né la degnava di uno sguardo. Sembrava incantato.

– Peccato, il tuo è un talento.–

– Chi mi ha insegnato ne è un esperto di sfide.–

La sua amica ci pensò su, a chi si stava riferendo? Forse alla corvina che era apparsa dietro al povero ragazzo che si voltò spaventato?

– Smamma.– gli disse solamente lei fredda e con le braccia al seno, e il poveretto se ne andò senza dire altro, forse trattenne persino il fiato per la paura.

– L'hai terrorizzato!– esclamò la bionda seguita dall'altra.

– Era carino. Voleva solo parlare.–

La corvina però non ne sembrò così tanto convinta, non dicendo una parola e allontanandosi di nuovo, stavolta verso l'ingresso che iniziava a non avere più tutta quella gran folla.

– Non so dove stia andando, non me l'ha detto.– disse subito dopo Kyra avendo letto nella mente della sua cara amica che sbuffò.

– Non mi piace questa cosa che mi leggi nel pensiero...–

– Scusa, mi viene da fare in automatico.–

Entrambe si incamminarono anche loro e nel mentre ripensarono a quando erano andate a scuola insieme, a Stavira, di quanto fosse stato bello scoprire cose nuove e poter condividere insieme lo studio per aiutarsi a vicenda.

– Ricordi quando sei andata in biblioteca e per poco non ti hanno cacciata per star discutendo con la custode?– ripensò Kyra ad una donna che sgridava Nissa da ragazzina, lei che controbatteva. Se lei ridacchiò, la sua amica alzò gli occhi al cielo lamentandosi.

– Continuo a pensare che mi abbia scambiata per qualcun altro e che io non avevo rubato alcun libro di magia. Del terzo anno poi che noi eravamo al primo!–

– È stato divertente.–

– Parla per te!–

– Dovevi per forza farti distinguere?–

– Era un'ingiustizia, ovvio che non potevo starmene zitta.–

Kyra scosse la testa e le diede una lieve spallata amichevole facendo ridere anche lei che la fissò con uno sguardo diverso rispetto a prima, un po' più malinconico.

– Sai, in parte non mi è dispiaciuto fare tutte queste scoperte dell'ultimo periodo, questa storia degli Yarix e di te.–

La chiara inclinò la testa da un lato confusa ma anche curiosa, vedendola distogliere lo sguardo verso il terreno davanti a sé.

– Quando ti sei ritirata da scuola ti sei chiusa di più in te e non ci vedevamo quasi mai. Mi dispiaceva vederti così, come quando Sheera è stata mandata via. Non potevo fare nulla per te in nessuno dei due casi.–

L'altra annuì e guardò l'orizzonte davanti a sé, il sole che si fece di un caldo arancio tingendo il cielo che si scuriva sempre più.

– Lo so. Non è stata colpa tua. Mi sentivo solo... troppo diversa ed era meglio che me ne stessi da sola. Quando Sheera invece è stata mandata ad Yreles, lì è stato per la sua presenza che mi ha influenzata.–

Nissa non capì esattamente a cosa si stesse riferendo, e così spiegò.

– Quando stiamo troppo tempo insieme la sua negatività influisce su di me portandomi in uno stato di debolezza che può essere fisica, mentale, emotiva. E viceversa, lei esclude ogni cosa intorno a sé senza pensieri, fissando il nulla, apatica. È una cosa che cerchiamo di evitare.–

– Oh, capisco. Non è facile.–

– Non molto. Ora devo andare però.–

Kyra si fermò quando si ritrovarono in mezzo alla piazza principale, vicino al panificio dove si sarebbe dovuta dirigere la sua amica che la salutò. Aspettò che svanisse dalla sua visuale e riprese il proprio percorso anche lei, stringendo in una mano la pietra della sua collana.

Questa energia negativa nell'aria è ancora qui. Si sentiva come scombussolata a causa di quella strana presenza che sentiva. Non era normale e non capiva il perché. Non era la presenza di demoni, e non poteva essere Shedan né la Dea Nera, così continuava a ripetersi. O forse era un segno, voleva indicare un cattivo presagio?

Siamo in questo mondo da troppo tempo, la natura ne risente pensò riscuotendosi quando vide un albero metà appassito e metà rinvigorire verso il bosco grazie alla sua vista. Non abbiamo molto tempo per fermarlo o questo mondo sarà in mezzo ad uno squilibrio dato dalla nostra presenza piuttosto che da Shedan... Poi osservò il cielo, le prime stelle che apparivano timide con luce lieve e sorrise triste al destino che l'avrebbe accolta e che, in parte, la spaventava. Non c'è scelta.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro