Cap. 21 - Azione di spionaggio.

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I ragazzi stavano rientrando nelle loro stanze dopo l'intensa notte, e l'ultimo gruppetto si dirigeva verso i loro dormitori. Rimanendo in silenzio, Uraraka attese finché il corridoio non si fece di nuovo tranquillo. Una volta che i passi erano svaniti e la situazione sembrava più calma, si avvicinò di nuovo alla porta del dormitorio dei ragazzi. Con attenzione, spostò la mano verso la maniglia, aprendola lentamente senza fare rumore.

All'interno, Izuku e Todoroki stavano ancora conversando, apparentemente ignari del movimento all'esterno. Uraraka allora si infilò silenziosamente nella stanza, cercando di restare nascosta nell'ombra e si posizionò poi dietro un mobile, osservando i due ragazzi.

Midoriya, con un'espressione di preoccupazione, stava parlando, «È stato un giorno lungo e stressante, ma sono contento che siamo riusciti a farcela».

Todoroki ridacchiò, dandogli una pacca sulla spalla, «Col tuo One for All e gli altri Quirk, sicuramente, Izuku».

«È stato grazie all'aiuto di tutti, non voglio mai prendermi tutto il merito. Io sono colui che, come All Might, deve salvare la gente con il sorriso. Che abbia uno, o otto Quirk...», disse Izuku con aria sognante.

«Sei dannatamente carino quando fai quell'espressione, lo sai?», disse Todoroki.

Avvicinandosi lentamente, accarezzò delicatamente il viso di Midoriya e lo baciò, un gesto breve che esprimeva quanto fosse profondo il loro legame. Midoriya ricambiò il bacio con un sorriso dolce, mentre il gesto di affetto tra i due traspariva chiaramente.

Questi piccoli gesti di affetto non passarono inosservati a Uraraka, che rimase silenziosa, consapevole di quanto fosse privata e delicata la scena che stava osservando.

Todoroki, sentendo la risposta affettuosa di Midoriya, approfondì il bacio, avvicinandosi ancora di più e lasciando che il loro momento intimo durasse un po' più a lungo. Scivolò entrambe le mani per i lati del suo collo e, alzandogli il mento, lo baciò in modo più intenso.

L'altro allora avvolse le braccia attorno ai suoi fianchi, sentendo quel contrasto di calore e freddo che ormai conosceva bene. Un piccolo gemito sfuggì dalle labbra di Izuku.

Le mani di Todoroki quindi proseguirono il loro percorso, muovendosi con sicurezza, accarezzando delicatamente la pelle di Midoriya mentre il bacio diventava sempre più appassionato. Poi, i loro respiri si fecero più veloci mentre si stringevano l'uno all'altro.

Midoriya si sentiva al sicuro nelle braccia di Todoroki, poi, proprio mentre la passione rischiava di travolgerli completamente, Midoriya si ritrasse leggermente, posando una mano sul petto di Todoroki per prendere fiato.

«Shoto», disse con un sorriso leggermente imbarazzato, «Forse dovremmo fermarci qui, almeno per ora. Non voglio che ci sorprendano in un momento così...».

Todoroki si guardò attorno, «Ma non c'è nessuno, tutti i ragazzi sono nelle loro camere».

Uraraka, nascosta dietro il mobile, non aveva intenzione di andarsene.

«Forse prendere delle precauzioni non guasta...», commentò Midoriya.

Todoroki lo guardò e si spostò leggermente indietro, «Hai ragione, Izuku. Meglio non rischiare».

Izuku annuì, il suo volto era ancora arrossato.

Improvvisamente, un rumore lieve proveniente dal corridoio attirò l'attenzione dei due ragazzi. Sembrava che qualcuno si stesse muovendo furtivamente, e Midoriya alzò un sopracciglio.

«Visto, che ti avevo detto?».

Uraraka trattenne il respiro, sperando di non essere stata scoperta, e con molta attenzione, si appiattì contro il muro, cercando di farsi più invisibile possibile.

Todoroki si alzò dal suo posto, «Forse dovremmo controllare», suggerì con tono più serio.

Midoriya annuì e insieme si diressero lentamente verso la porta, pronti ad affrontare qualsiasi cosa li aspettasse dall'altra parte. Uraraka, realizzando che presto sarebbero usciti, decise di fare un passo indietro e tornare nella sua stanza, e si allontanò rapidamente.

Midoriya e Todoroki uscirono nel corridoio, e non videro nessuno si scambiarono uno sguardo, entrambi sollevati, «Forse era solo l'immaginazione», commentò Midoriya con un sorriso.

«Già, andiamo a dormire. Abbiamo bisogno di riposare. Vieni in camera mia?», chiese Todoroki.

Izuku arrossì, «Oh...».

Todoroki lo guardò con un sorriso affettuoso, «Solo per parlare e rilassarci, intendo,» aggiunse con un tono più leggero, vedendo il rossore sul volto di Midoriya, che incrociò le braccia al petto. 

«E chi ci crede più», disse, ridendo leggermente.

Todoroki sospirò, «Sul serio, Izuku. Dopo tutto quello che è successo oggi, credo che potremmo entrambi beneficiare di un po' di tempo per rilassarci».

«Direi, è notte e dobbiamo dormire. Non possiamo arrivare stanchi a lezione», rispose Midoriya.

«E se il bacio parte?», domandò Todoroki.

«Non dovrà», rispose Midoriya, scherzando.

Todoroki sorrise, divertito, «Va bene, allora cercherò di controllarmi».

Izuku scosse la testa con un sorriso. «Davvero, Shoto. Non sto scherzando».

Mentre i due continuavano a chiacchierare, Uraraka decise che era il momento di ritirarsi. Aveva visto abbastanza e sentiva di aver già invaso troppo la loro privacy. Silenziosamente, si allontanò dal nascondiglio dietro il mobile e si diresse verso le scale, cercando di non fare rumore.

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