Capitolo 14 "Kate "

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Le settimane successive all'arresto di Jason sono state estenuanti. Tra lavoro, tribunale e cose da risolvere sono volate. Guardo il calendario e noto che tra meno di una settimana sarà il mio compleanno. 24 anni, come passa in fretta il tempo.

Sento il mio telefono squillare.

"Zia Anastasia"

<<Ciao ziaaa>>

<<Ciao pulce, come ti senti? >>

<<Bene, mi stavo preparando per andare a lavoro. Tu come ti senti? >>

<<Bene, senti siccome tra qualche giorno sarà il Compleanno della mia pulce, la tua cara zietta pensava di venire a trovarti. Prenderei l'aereo domani in giornata e più o meno per le 18.00 sarei a New York. Che ne pensi? >>

<<Sono contentissima zia, non vedo l'ora di vederti. Io esco da lavoro alle 16.00 quindi sarò in aeroporto giusto in tempo! >> dico entusiasta.

<<Perfetto, allora ci vediamo domani. Buon lavoro >>

Mette giù la chiamata e corro giù da Tyler.

<<Buongiorno >>

<<Buongiornooo>>

<<Stranamente sei sveglia da poco e sei di buon umore, che succede? >> dico lui imitando una faccia stupita

<<Spero per te non sia un problema. Ma siccome tra meno di una settimana è il mio compleanno mia zia ha deciso di venire qui qualche giorno >>

<<Non c'è nessun problema, anzi sono contento finalmente di conoscerla. Tanto la camera degli ospiti c'è, può restare quanto vuole >>

<<Sono contenta che non ti dia fastidio >>

<<Perché dovrebbe? Questa è anche casa tua, puoi portare chi vuoi >>

Sorrido e annuisco. Ha ragione è anche casa mia.

<<Andiamo? >> dice

<<No tu vai pure, stamattina vado con John ad un meeting e mi passa a prendere lui. >>

<<Il tuo tutor? >>

<<Si, perché? >>

<<Mhh, no niente. Allora vado ci vediamo stasera >>

Appena mette il piede fuori casa sento un clacson. Apro il portone automatico e faccio entrare John con la macchina.

<<Buongiorno >> dice entusiasto John

<<Buongiorno, anche tu di buon umore? >>

<<Si, sto andando ad un meeting con la mia stagista preferita>> dice John sorridendo.

Durante questa settimane il rapporto tra me e John è migliorato molto. Abbiamo incominciato a conoscerci meglio e siamo diventati amici. È un ragazzo inaspettatamente molto divertente.

<<La unica e sola >> dico sorridendo a mia volta.

Tyler entra in macchina guardando John di storto e aspetta che io entri in macchina per uscire.

TYLER

Il mio buonumore è apparso ed è svanito nell'arco di 10 minuti. Quando ho visto Veronica saltellare per casa felice, il mio cuore ha fatto una capriola. Non la vedevo così da settimane.

Ero abituato a fare il tragitto con lei.

Avendola ormai come presenza fissa nella mia routine quando qualcosa cambia sento la sua mancanza.

Accendo la radio e la connetto al telefono. Metto la sua canzone preferita.

Mentre la ascolto penso a lei, poi il mio pensiero cambia e mi focalizza su John, il suo tutor. Quel ragazzo non mi convince, la guarda in un modo strano.

Un modo che mi fa ribollire il sangue.

Arrivo in ufficio ed entro. Kate mi guarda e fa un cenno con la mano, io ricambio il saluto e mi siedo alla scrivania.

Lavoro in silenzio fino a quando arriva la pausa pranzo.

<<Tutto bene? Sembri di cattivo umore >> chiede abbassando la scollatura del vestito.

<<Si, tutto bene >> dico senza prestarle molta attenzione.

<<So che la tua amica oggi non c'è quindi perché non pranzi con me oggi? >>

Accetto, sperando di distrarmi un po' dal pensiero di Veronica.

Arriviamo in mensa e ci sediamo ad un tavolo libero.

<<Che programmi hai per il fine settimana >> chiede Kate

<<Non so bene ancora quali>>

Appena dico questa frase mi viene in mente che sarebbe stato il compleanno di Veronica, preso dalla rabbia stamattina non ho pensato a nulla.

Mi piacerebbe organizzarle qualcosa.

<<In realtà ora che ci penso ho un compleanno da organizzare quindi mi concentrerò su quello >>

<<Beh finito il compleanno potresti passare a bere qualcosa da me >> dice lei facendomi il piedino sotto il tavolo.

Non sopporto le gatte morte, Veronica non si sarebbe mai comportata così.

<<Kate, non penso che sia il caso. Ma se mi libero ti farò sapere >>

Volevo dirle subito di no, però ho pensato che sarebbe stato divertente presentarmi con Veronica una di queste sere.

<< Va bene allora quando una sera sei libero, anche domani, scrivimi e ti do l'indirizzo. >>

<<Non ho più fame scusa ma torno a lavoro >> mi alzo di scatto dal tavolo e torno in ufficio.

VERONICA

Arrivo a casa prima del solito. Il meeting è andato molto bene e sono rimasti entusiasti della nostra idea.

Sento il telefono vibrare, mi avvicino e vedo un messaggio di Tyler.

"Io sono quasi a casa, il meeting come sta andando? Torni tardi?"

"Io sono già a casa, perché?"

Salgo le scale e mi spoglio. Faccio una doccia veloce e metto i vestiti sporchi in lavatrice.

<<Sono a casaaa>> sento urlare dal piano di sotto.

Scendo le scale e vado incontro a Tyler abbracciandolo.

<<Come è andata con John? >>

<<Bene il meeting è durato meno del previsto quindi abbiamo mangiato qualcosa assieme e poi mi ha riportato a casa. >>

<<Mi fa piacere >> dice serrando la mascella.

<<Tutto ok? Come è andata a lavoro? >> chiedo

<<Bene, il solito. Senti stasera ti va di venire in un posto con me? >>

<<Dove andiamo di bello? >>

<< Sorpresa. >> dice

Tyler si fa la doccia. Dopodiché decidiamo di dedicarci alla pulizia della casa. Mentre uno pulisce l'altro cucina. Finita la cena entrambi andiamo a prepararci. In 10 minuti sono pronta.

Vado verso la camera di Tyler per chiedergli se ha dei vestiti sporchi, ma appena arrivo davanti mi immobilizzo.

La porta della stanza era aperta e mi ritrovo Tyler davanti in mutande. Ha un corpo fantastico. Rimango a fissarlo senza dire niente, imbarazzata dalla situazione.

<<Mi fa piacere che apprezzi >> dice lui ridendo

<<Potevi chiuderla la porta >> dico alzando gli occhi al cielo

<<Ero venuta a chiederti se avevi dei vestiti sporchi pensando la porta fosse chiusa. Avrei bussato ovviamente>>

<< Si sono lì prendili pure >> indicando una pila di vestiti

Entro in stanza prendendo i vestiti a testa bassa. Stavo per andarmene quando vengo bloccate da due braccia possenti.

<<Dove vai così bella? >> dice lui dandomi un bacio sul collo.

Un brivido mi scorre lungo la schiena e lo stomaco si raggomitola.

Il cuore incomincia a battere più forte, lui mi gira e mi bacia prima di riprendere a vestirsi.

Rimango immobile per la seconda volta, senza fiato.

Non immaginavo potesse avere questo effetto su di me.

Qualche minuto dopo Tyler scende in cucina e io lo raggiungo. Saliamo in macchina e digita sul navigatore l'indirizzo.

Arriviamo davanti ad un grande palazzo, digita il numero sul citofono e la grande porta di vetro si apre. Prendiamo l'ascensore e 10 piani dopo scendiamo.

Bussa ad una porta bianca e appena vedo chi apre la porta rimango stranita.

<<Ciao tyyyy, alla fine sei venuto >> dice Kate

<<Si, spero non ti dispiaccia abbia portato anche Veronica >>

<<Oh ci sei anche tu... Non ti avevo vista. Ciao Veronica>>

Ricambio il saluto ed entro in casa con Tyler, che inaspettatamente intreccia le nostre mani.

<<Scusate sono tornata da poco metto qualcosa di comodo e vi raggiungo, accomodatevi intanto >> dice sorridendo a Tyler e squadrando me.

<<Perché siamo qui? >> chiedo snervata

<<Te lo spiego semplicemente. Kate ci prova con me. Mi ha invitato a bere qualcosa qui da lei. Ho pensato di declinare subito l'invito poi ho riflettuto meglio e ho pensato di portarle la prova evidente del perché non avrei potuto accettare le sue avance >> dice indicandomi.

All'inizio sorrido poi rifletto un attimo e il sorriso sparisce.

<<Se Kate non ti piace, non mi utilizzare come capro espiatorio. Diglielo semplicemente >> dico

<<Non intendevo questo. Intendevo che sono felicemente impegnato con te e non intendo accettare nessun apprezzamento da parte sua >> sorride mentre mi bacia la mano.

Ogni volta dice la cosa giusta al momento giusto.

Non mi fido di ciò che sembra perfetto, ma nonostante questo ho fiducia in Tyler.

Kate arriva poco dopo con 3 drink su un vassoio. Si avvicina al tavolo e mentre ne porge uno, lo muove appositamente per sporcarmi. C'entra in pieno la gonna.

<<Oddio scusami davvero non volevo. Che sbadata. Se vuoi pulirti il bagno é di là. >>

Mi alzo innervosita dalla sola sua presenza e mi dirigo in bagno.

Prendo un asciugamano e lo passo sulla macchia che non decide ad andarsene. Perdo la pazienza e ritorna in salotto. Quello che vedo mi fa venire il voltastomaco. Kate è seduta su Tyler intenta a stuzzicarlo. Tyler é immobile come se non gli dispiacesse affatto.

Mi dirigo verso la borsa e corro verso la porta.

<<Veronica non è come sembra. >>

Non gli do il tempo neanche di dire una parola in più che sbatto la porta ed entro in ascensore. Prendo il telefono e chiamo un taxi.

10 minuti dopo mi lascia davanti a casa. Pago ed entro spedita correndo in stanza. Prendo il telefono e lo collego allo stereo alzando il volume della musica al massimo. Mi butto per terra piangendo.

Tutti quelli che mi hanno ferito hanno detto non era come sembrava.

Tutta la fiducia che avevo in Tyler è caduta.

Io do un peso alle parole, soprattutto importanza. Un secondo prima dice che ci sono solo io ed un secondo dopo ha un'altra ragazza in braccio.

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