Anima di ghiaccio

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"Come se la starà cavando?" chiese Ethienne, staccandosi dall'ottoniera.

Valerius, dietro di lui, era una maschera. In quei momenti, la sua formidabile capacità di nascondere le emozioni lo rendeva agghiacciante, nella sua impassibilità e nella sua lucida capacità di calcolo. "Non potremo avere informazioni su di lei. Dobbiamo credere che ce la faccia, se i nostri nemici non sono ancora qui."

"L'unica nave a noi amica può essere qui in non meno di cinque ore. Cosa faranno quando calerà il buio?"

"Non conoscono la zona, non sanno quanti siamo. Sanno solo che stiamo impedendo loro di passare. Non azzarderanno niente nella notte e per domattina potremo andare a prenderla."

Ethienne non si trattenne più, di fronte agli unici altri uomini che erano rimasti loro andò verso Valerius e lo prese per le spalle, spingendolo fino a schiantarlo contro la parete della grotta. Lo guardò con odio e frustrazione. "Come fai? Come fai piccolo genio bastardo a startene qui mentre lei si è gettata nella battaglia senza esitare un momento? Non ti sei accorto che è solo una bambina, cazzo?"

Ma Valerius era ancora impassibile, immobile, ad assorbire l'odio di Ethienne, l'odio di quel ragazzo che non apparteneva alla sua storia ed era comparso lì per un caso fortuito o per un disegno diverso dal suo. Gli prese un braccio come per dargli conforto, più che per proteggersi. "Ho cercato di allontanare Germaine dai campi di battaglia in ogni modo, anche quando la credevo un maschio. Ma lei si è sempre messa in prima linea e mi ha sempre costretto ad assecondarla. E' nella sua natura, è una cosa profondamente radicata in lei..."

"C'è una sola cosa profondamente radicata in lei, stronzo! Ed è... ed è..."

Lo lasciò. Perché non era possibile odiare Valerius. Esattamente come solo persone incredibili, nella sua storia, sono riusciti ad amarlo, altrettanto complicato doveva essere l'animo di chi lo odiava. Valerius era un evento, un fatto naturale, un ingranaggio della storia. Odiare Valerius era odiare un uragano, odiare qualcosa che non poteva sentirti.

E anche se Ethienne sapeva quanto male avrebbe potuto fare schiantando la verità in faccia al giovane, era anche consapevole che così facendo avrebbe mancato di rispetto a Germaine. E sarebbe morto piuttosto di una cosa del genere. "Bastardo... maledetto bastardo..."

In quel momento di relativa calma, mentre gli animi ghiacciavano, l'ottoniera prese a gracchiare. Un messaggio inatteso da una fonte inattesa.

"Qui nave Encantada. Siamo qui per soccorrere Valerius Demoire. Vediamo delle navi a largo dell'isola. Potete spiegarci cosa fanno qui?"

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