Il potere del vapore pesante

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Il vapore pesante è in realtà un gas dalle caratteristiche fisiche uniche.

La sua capacità di assorbimento dell'energia è fuori scala rispetto a quella nota in tutti gli altri gas. In pratica, messo a contatto con del calore il vapore pesante si espande a una velocità unica, che è stata spesso paragonata a un'esplosione controllata.

Questa sua rapidità, però, rappresenta anche la rapidità con cui consuma l'energia che gli viene iniettata, la quale, venendo a mancare, lo induce nuovamente a ricondensarsi e diminuire notevolmente il suo volume.

Anche a fronte di un afflusso continuo di energia, il vapore pesante ha un frenetico ciclo di espansione-compressione dovuto alla sua frenetica attività molecolare, che lo fa sembrare un possente cuore gassoso.

L'impiego del vapore pesante ha determinato gli equilibri di forza nella prima fase della prima guerra del vapore, dove veniva impiegato utilizzando combustibili tradizionali. Solo sul finire del conflitto Zeddai lo associò all'ignitium con tutto quello che ne venne.

Fu però senza l'associazione all'ignitium che fu creata, col vapore pesante, la più devastante arma a proiettile conosciuta dall'uomo: il cannone a vuoto di pressione.

Tale cannone, sfruttando la capacità del vapore di eccitarsi, è capace di raggiungere distanze formidabili con terribile precisione, spingendo proiettili esplosivi dove nessun'altro cannone può. Il vapore pesante che vola assieme al proiettile, oltretutto, ne aumenta la capacità d'impatto formando una sorta di guscio di pressione che, all'esplosione, si espande a dismisura.

Un solo colpo di cannone a vuoto di pressione è capace di affondare una nave. Poco importa, quindi, che l'instabilità del vapore pesante costringa i pezzi d'artiglieria ad avere a disposizione pochi proiettili. Uno basta e avanza per portare devastazione.

Quello che Germaine non aveva previsto era che una delle due navi turche fosse equipaggiata con un cannone a vuoto di pressione, quello che non aveva previsto era che uno degli artiglieri a bordo fosse un tiratore formidabile. Non aveva previsto che, spostandosi in una certa posizione, la nave avrebbe avuto sostanzialmente un tiro libero verso il punto in cui si era arroccata con i due compagni, a tenere indietro l'avanzata delle truppe turche di terra.

Ma Germaine, come molti altri prima di lei, non può essere fatta colpevole di questi errori, perchè vi sono casi in cui solo il Calcolo, corredato di dati precisi e dettagliati, può stabilire certe circostanze. E gli uomini, insegnano a noi, non possono vivere sul Calcolo, che deve rimanere celato ai loro occhi.

Quindi Germaine era innocente, voglio riportarlo in questi scritti. Germaine nel suo formidabile atto di coraggio in cui affrontò il nemico per difendere Valerius non fece nulla di sbagliato.

E' triste e allo stesso tempo ironico che molti, in guerra, siano morti così.

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