Un passaggio per Arcadio

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La luce lampeggiò una sola volta in mezzo al mare. Arcadio rispose scoprendo due volte la sua lanterna. A quel punto, lo sapeva, una barca a remi gli si sarebbe avvicinata. Doveva solo aspettare.

"L'Encantada non farà una fermata lunga, abbiamo poco tempo per salutarci." disse lo scienziato italiano.

"Sicuro sia la cosa giusta?" Maschera di Ferro non indossava più la maschera, ma perché trovargli un nome? Troneggiava su Arcadio, alto una spanna più di lui e sembrava come appoggiato sulle ombre, nel tentativo di farsi assorbire da loro.

"Quando abbiamo messo in piedi il piano per eliminare Canterbury abbiamo messo in conto di perdere i contatti con Valerius. Questo inaspettato invito è un'occasione d'oro per riprendere le fila delle sue vicende. I nostri padroni sono ancora molto interessati, lo sai."

"E tu lo fai per loro, giusto?"

Arcadio rivolse a Maschera di Ferro un sorriso beffardo, che si perse nel buio. "E per cosa?"

"Subisci il mito di Valerius Demoire quanto quelle due ragazzine che gli sbavano dietro. Stai solo andando a realizzare il tuo sogno bagnato. Rischiando la vita. Ma comunque ti porti dietro delle responsabilità."

Il vecchio ingegnere inverso fece sventolare le falde del suo mantello pesante. "Allora diciamo che il mio non è un atto di fedeltà nei confronti dei nostri signori, ma una concordanza di interessi con loro. Vogliamo tutti la stessa cosa, no? Anche tu, no?"

Maschera di Ferro non rispose, lasciò che le ombre facessero sbiadire i suoi contorni. Rimuginava cose che probabilmente Arcadio non si sarebbe aspettato. Come l'eventualità di ucciderlo, lì, sulla costa. Se avesse avuto ordini precisi probabilmente l'avrebbe fatto, ma potendo scegliere trovava che eliminare lo scienziato sarebbe stato uno spreco.

"Tu te la caverai?" gli chiese poi, a un certo punto, il vecchio.

Era tutto sempre più paradossale. "Sono dove dovevo trovarmi. Non hanno niente per contrastare Ecclesiaste, non ci sono molti Valkyrie in patria. E comunque lo userò con parsimonia. Oltretutto, come sai, ho ancora molti contatti con la gente di Valerius."

"E quando la gente di Valerius scoprirà che i vostri intenti non sono più comuni?"

"Me la sono sempre cavata da solo."

Arcadio sentì uno sciabordio diverso davanti a sé, quello delle onde che si schiantano contro i fianchi di una barca. "Riporta precisamente a chi comanda quello che ho scelto e quello che sto facendo. Non ho niente da nascondere con loro."

"E io non nasconderei niente per te."

"Sei un grandissimo figlio di puttana, sai? Ma visto che siamo entrambi ancora vivi considererò la nostra collaborazione come una bella amicizia."

Tirata quell'ultima frecciata Arcadio cominciò a scendere verso la barca. I sussurri di alcuni marinai lo guidavano per salire a bordo.

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