capitolo 9

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Nel nero più scuro si poteva scorgere un'unica macchia marrone che si guardava intorno sperduta. Era svenuta e...e si era ritrovata qui.
Piano piano il nero cominciò a sfumare lasciando intravedere il campo del Clan del Fiume dove, uno alla volta, comparvero gatti pieni di sangue che combattevano senza sosta.
ZampadiPuma osservava terrorizzata la battaglia a cui fino a poco prima aveva preso parte, riusciva a riconoscere il manto grigio di ZampadiMarmo, quello bianco di GiglioBianco e di molti dei suoi amici.
Poi "l'inquadratura" si spostò verso la tana dei guerrieri protetta da ZampaSplendente e dalla sua mentore MezzaLuna dove l'apprendista riconobbe MantoZuppo e ZampaBagnata che si davano da fare a curare i feriti: c'erano tantissimi gatti dai colori più disparati, in particolare...una gattina color sabbia che si contorceva nel sonno, una gattina proprio uguale a lei. No, anzi, quella ERA lei!
"Quanto sangue, quanta morte non trovi?" ZampadiPuma si girò di scatto riconoscendo una voce che pensava di non risentire: "Gocciad'Oro, Gocciad'Oro sei viva!" L'ex mentore della gatta color sabbia prese un'espressione triste: "No, non più almeno. Presto farò parte del Clan della Stella" "Ma per ora agisco da sola" aggiunse un miagolio: davanti agli occhi stupefatti di ZampadiPuma comparve una gatta rossiccia: OndaRosata, una valente guerriera che l'apprendista aveva sempre stimato: "Ma...ma tu sei viva... non-non è vero?" Lei scosse la testa: "Mi dispiace" gli occhi azzurri della gattina si riemprirono di lacrime: "Perché siete qui?" Sussurrò, la guerriera rossa mosse la coda e la scena si concentrò su ZampaAzzurra, ferita su entrambi i fianchi e con un morso alla zampa posteriore sinistra, contro una piccola gatta marrone con strisce più chiare sulla schiena, ZampadiPuma la riconobbe immediatamente: era quella che l'aveva morsa sulla schiena!
Stava...stava squarciando ogni centimetro di pelo della sua amica! "ZampaAzzurra!!!" Gridó l'apprendista marrone.
Un urlo lungo e straziante rieccheggiò nel buio per poi spegnersi in singhiozzi: "È morta...è morta..." continuava a ripetere la gattina, la dolce voce di Gocciad'Oro la interruppe: "No, piccola non è morta: questo è quello che succederà se tu non intervieni" il musino marrone aveva preso un espressione proccupata: "Ma io sono qua, cioè sono svenuta" "No, non più"
Le voci delle due gatte si intrecciarono per poi scomparire.
***
ZampadiPuma spalancò gli occhi di soprassalto, vide sopra di se ZampaBagnata con in bocca delle erbe. L'apprendista lo ignorò e saltò in piedi per poi correre fuori: "Sei ferita! ZampadiPuma torna qui!" Lei fece finta di niente e si buttò a capofitto nella mischia (che, notò la gatta, era molto più piccola di quando l'aveva lasciata).
Dopo averla vista in sogno ZampadiPuma trovó subito ZampaAzzurra: aveva solo il morso alla zampa e un graffio sul fianco, proprio adesso stava azzannando la scapola di un gatto marrone scuro con solo mezza coda.
Sembrava che ogni cosa andasse liscia così ZampadiPuma rilassò il pelo che fino ad un salto di grillo prima era ritto.
Tutto accadde in un attimo: la piccola gatta marrone del clan avversario aprí con un solo morso il fianco di ZampaAzzurra che fino poco prima era indenne, il sangue inzuppava il pelo, i suoi occhi sembravano già vitrei.
Eppure ZampadiPuma rimaneva immobile, perchè? Chiedeva a se stessa, perchè non mi muovo? La risposta le arrivò come fosse la cosa più naturale del mondo "perchè ho paura" aveva paura di morire, di soffrire.
In tutte le storie per i protagonisti la paura non esiste ma nella realtà, quando ti trovi a dover scegliere tra lei e te...tentenni. Non perchè tu non le voglia bene ma perchè il tuo corpo e la tua mente ti urlano "Scappa finchè puoi!" "Ma sta proprio nel battere questo pensiero il vero coraggio" rimbombò questa frase nella testa dell'apprendista, una frase che le aveva detto Gocciad'Oro, una frase che la risvegliò: meglio io che lei.
ZampadiPuma spiccò un salto altissimo e sfoderò gli artigli. Atterrò sulla schiena striata della gatta del Clan della Tenebra e macchiò di sangue il suo pelo, si sentiva forte, come se gli antenati combattessero con lei.
Ficcò le unghie più a fondo facendo urlare l'avversaria, le morse la parte superiore del collo e tirò in su, non se lo sarebbe mai aspettata da se ma tirò su le fauci portando con se brandelli di pelle.
La gatta marrone uggiolò come un cucciolo, mentre il sangue continuava a sgorgare. L'apprendista le staccò un pezzo d'orecchio e saltò giù atterrando con eleganza, le labbra ancora intrise di sangue.
Quando si guardò intorno ZampadiPuma si rese conto che tutti attorno a lei la osservavano, senza distinzione fra clan, ma presto ognuno tornò ad azzuffarsi e l'apprendista dal manto marrone, ormai tinto di rosso, trasportò ZampaAzzurra dallo sciamano.
Quando MantoZuppo prese in custodia la sua amica ZampadiPuma si ritrovò a pensare: quindi aveva veramente paura della morte. Forse non credeva abbastanza nel Clan della Stella? E forse per questo non sarebbe mai diventata una guerriera vera, forse vera per il clan ma non per se stessa. Il suo cuore era pieno di paura e timori...che sarebbero rimasti sempre in un angolo ad aspettare il momento per uscire. Ma lei avrebbe superato questa debolezza: "Potete starne certi!"

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