capitolo 12

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Arrivati alla conca sabbiosa ci fermammo, eccitati. VentodelMattino sorrise:" Iniziamo. ZampaRibelle, combatti contro di me, proviamo qualche mossa. "
Io mossi la coda, eccitata. Volevo fare una bella figura, volevo vincere. Quando ci mettemmo in posizione, io balzai addosso al gattone dorato, volendolo colpire alla testa. Il vice si impennò, pronto a colpirmi con le zampe anteriori. Il colpo alla testa mi spedì a terra. Io atterrai rotolando e balzai di nuovo contro il suo petto, graffiandolo al ventre. VentodelMattino gridò di sorpresa e di dolore. Non mi fermai e lo buttai a terra con un poderoso colpo di spalla. Il vice reagì colpendomi al muso con una zampata, gli artigli ritratti. Mi bloccò a terra, ma io continuai a ribellarmi, mordendolo e graffiandolo. Lui soffiò:" Basta! "
Mi fermai, ansimando. Il gatto mi lasciò andare, sconvolto.
" Ma sei impazzita? Non è una vera battaglia! Siamo compagni di clan! " ruggì il guerriero. Io abbassai le orecchie, confusa, non mi sembrava di aver fatto niente di male, era un normale addestramento. VentodelMattino si alzò, tenendosi una zampa sui profondi graffi che sanguinavano. ZampadelTramonto mi guardò sconvolto:" Sembravi una furia. Mi hai fatto paura. "
Io abbassai la testa, il senso di colpa mi invadeva. Avevo fatto qualcosa di sbagliato, e la cosa più brutta era che non sapevo cosa. Tornammo al campo, io avevo la coda fra le gambe. Il gatto dorato entrò nella tana della sciamana ed io entrai nella mia tana. ZampadelTramonto mi voltò le spalle e se ne andò. Il sole stava tramontando, era ora di mangiare, ma non avevo fame. Mi accucciai sul mio giaciglio, addormentandomi.

Mi svegliai, una strana sensazione sul pelo. Sentivo l'umidità. Mi alzai, stanca. Uscii fuori, guardando il cielo coperto di nubi. Mi diressi, come in trance, nella tana della sciamana.
Dall'interno sentii un gemito di dolore. Corsi velocemente, spaventata. La sciamana color sabbia era sdraiata sul suo giaciglio, gli occhi verdi spalancati.
" OcchiodellaMente? " chiesi esitante.
La sciamana sussurrò, gli occhi che mi fissavano senza vedermi:" Un pericolo si abbatterà sulla foresta. La brutalità farà sprofondare tutto nel caos. Lo spirito che più ha subito la forza avrà per proteggere quel che ha di più caro. Perché dentro di lui batte la forza di tutta la foresta."
Io rimasi immobile. La gatta tornò in sé, poi si accasciò priva di sensi. Mi avvicinai, toccandole la fronte: era bollente. Era stato solo un delirio dovuto alla febbre? Cercai di convincermi che fosse solo quello, ma inutilmente. Dentro di me sapevo che non era così. Rimasi un istante immobile, poi cominciai a scuotere OcchiodellaMente:" OcchiodellaMente? Svegliati, ti prego. Svegliati! "
Ma la gatta color sabbia giaceva immobile, il respiro affaticato, il pelo opaco. Notai che le ferite erano rosse e gonfie. Avevano fatto infezione? Poi la sciamana aprì gli occhi e sussurrò:" ZampaRibelle... Sto bene. Ho un po di febbre, niente di cui preoccuparsi. "
Io indietreggiai, spaventata:" È stato lui a ridurti così? "
Lei sussurrò:" Sì. Non ho più forze. Ma non ti preoccupare, vai a dormire, me la caverò. "
Poi svenne di nuovo.

Angolo autrice: grossi problemi per tutti, eh? Spero che la profezia vi sia piaciuta :) a presto!

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