capitolo 29

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Il mio neo-apprendista era al mio fianco. Io mi voltai di scatto afferrandolo per la collottola e, ignorando le sue proteste, lo infilai nel nido, ruggendo:" Non uscire per nessun motivo! Non sei ancora pronto! "
Poi mi voltai di scatto gettandomi nella mischia. Un grosso gatto grigio scuro del clan della Tenebra, di nome CuoreOscuro, mi balzò addosso. Io lo schivai e gli piombai sulle spalle, affondando i denti nel suo collo, senza ucciderlo, ma costringendolo alla fuga. Cercavo mio fratello. Poi lo vidi azzannare con ferocia StelladiRovo a una coscia.
" No! StelladiGhiaccio! Codardo vigliacco, combatti contro di me! " ruggii balzandogli addosso, costringendolo a lasciare la presa sul mio leader. Lo azzannai alla gola e lui si accasciò a terra senza vita. Ne aveva altre otto. Io guardai quel gatto che chiamavo fratello ricominciare a muoversi. Alzò la testa, intontito, poi balzò in piedi.
" Pensi che sia finita? Tu hai una vita sola! " ruggì in tono di scherno.
Mi azzannò la zampa anteriore, spingendomi a terra. Il dolore atroce mi colpì quando lui mi graffiò il muso, mancandomi di poco l'occhio destro. Il sangue mi accecava. Nonostante il dolore azzannai la sua zampa, facendolo urlare. Mi lasciò e corse a buttarsi in un'altra mischia. Mi avvicinai al mio leader, aiutandolo ad alzarsi. Entrambi tornammo a combattere, fianco a fianco. Un gatto nero mi balzò addosso, ma io gli diedi una zampata graffiandogli il muso e buttandolo davanti a StelladiRovo, che lo graffiò sugli occhi facendolo fuggire. Un gatto mi piombò sulla schiena, strappandomi un orecchio. Io tentai di scrollarmelo di dosso, ma un altro gatto mi attaccò graffiandomi il fianco. Caddi a terra, sfinita. Una gatta bianca mi azzannò il morbido ventre. Poi sentii una voce:" Mamma! Non ti arrendere! "
Falco! La sua voce mi risuonava nelle orecchie.
" Ce la puoi fare tesoro! "
CuorediTempesta! Oh amore mio. Sentii la loro forza scorrere nelle mie vene, dandomi la forza di reagire. VolpeCandida era sopra di me, pronta ad uccidermi. Io le tirai un calcio con le zampe posteriori lacerandole la morbida pancia e mandandola a rotolare più in là. Provai ad alzarmi, circondata da gatti furiosi che si graffiavano. Non vedevo più il leader. I due clan nemici erano in vantaggio. Poi sentii un urlo di sfida e il clan del Sangue si riversò nella radura, con il clan del Fiume. BaffoNero, il vice del clan del Sangue, mi venne incontro. Era coperto di sangue e aveva una spalla completamente squarciata. StelladiGhiaccio lo assalì da dietro, aprendo un grosso squarcio sulla sua schiena. Io lo attaccai con furia, proteggendo il gatto bianco accasciato a terra. Mio fratello, rendendosi conto di essere in svantaggio, urlò:" Ritirata! "
Io mi avvicinai a BaffoNero: respirava. Ma quella ferita era terribilmente profonda. Il mio leader si diresse verso di me. Zoppicava, il manto soriano stracciato. Io, terribilmente debole, afferrai il vice del clan del Sangue e lo portai da CuordiTifone, ignorando il dolore. La gatta cominciò a medicarlo. Io uscii, andando incontro ai tre leader.
" Come sta BaffoNero? " chiese Stellad'Eclisse.
" L'ho portato da CuordiTifone, è grave. " risposi barcollando.
Lei chinò il capo in segno di gratitudine ed entrò nel tunnel di felci. StellaPulita parlò con StelladiRovo, accogliendo i ringraziamenti, poi uscì. Io, troppo debole per reggermi sulle zampe, caddi a terra.

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