𝐌𝐈𝐋𝐃𝐓𝐇𝐑𝐘𝐓𝐇. Lɪᴇ Qᴜᴇᴇɴ

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Ecco il primo personaggio per la tua role. Pubblico un oc che ha scadenza il 15 novembre prima di uno che scadeva due giorni fa, lo so, faccio skif, ma spero possa piacerti lo stesso. Ultimamente la mia ispirazione fa molto a singhiozzo e devo gettarmi su ciò che mi dà hype al momento o finirò per non scrivere più.
Mi auguro che rispecchi tutti i punti che ti aspettavi, in caso cambierò tutto ciò che non va!

Dangershindoulover

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𝐎𝐂 𝐟𝐨𝐫: ITSxMExBITCH PrincessHatake
𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲: La Fonte dell'Equilibrio

°•--𝑹𝑢𝑜𝑙𝑜--•°
,꧁𝑹𝐸𝐺𝐼𝑁𝐴꧂,

"Perché un principe che può fare quello che vuole è un pazzo; un popolo che può fare ciò che vuole non è savio-
Niccolò Machiavelli"

Mildtryth è la regina, tale da anni e del tutto indisposta a cedere questo ruolo a qualcuno al di fuori di lei. Non che ciò sia possibile, ma il timore che qualcuno le neghi il privilegio e la botta d'orgoglio datole dal poter dire di essere regina è per lei qualcosa di veramente assillante.
Essere regina non la riempie di quell'onere che dovrebbe essere normalmente il ruolo, né si impegna anche solo a mostrare di avere qualche altro interesse se non nominarsi tale per il potere che questo titolo concede. Il potere risiede dove gli uomini credono che risieda, e Mildtryth è potente perché tutti la credono tale e lei spaventa abbastanza perché nessuno voglia testare in prima persona se la donna nutra veramente delle grandi doti che dice di avere. Il portamento che ella mostra non pare quello di una persona così distorta nei suoi ideali, bensì quello di una donna bella e composta, che segue diligentemente l'etichetta di corte e fa comprendere di essere molto sveglia già solo nei primi istanti che ci trova in sua presenza. Se c'è una cosa che Mildtryth detesta, è l'essere sottovalutata: per quanto per una donna possa essere utile essere ritenuta innocua dagli altri per poi colpire alle spalle, usando la furbizia, Mildtryth predilige un pacco completo. Vuole che le persone comprendano da subito la donna che si staglia davanti a loro e vuole fare loro capire che, anche prendendo provvedimenti o diventando astuti a causa del timore verso di lei, Mildtryth sarà comunque in grado di superarli e restare insospettabile, senza mostrare l'agitazione tipica di chi si trova al cospetto di una delle persone più furbe del regno, se non la più astuta.
Tuttavia, Mildtryth è abile nel nascondere la sua rabbia e il suo modus operandi. Pur essendo riconosciuta come una regina non troppo curante dell'opinione altrui, non può nemmeno apparire una donna troppo crudele. Nessuno infatti conosce i suoi metodi, ma tutti la nominano come una donna fiera e sveglia, da non sottovalutare ma per il momento da temere solo per il titolo di regina che le viene fornito, come se questo fosse stato un dono da parte di altri e non un ruolo che si è guadagnata ed è degna di avere per le sue abilità. La sua corte agli occhi delle altre persone importanti appare come un luogo idilliaco e severo, di quelli a cui gli altri aspirano per la sua importanza ma vogliono starvi lontano per la difficoltà dell'etichetta che viene richiesta, come quando si desidera salire di livello in uno sport ma si perde la fiducia per la quantità di dettagli in più a cui bisognerà prestare attenzione.
Mildtryth fa di tutto per rendere il suo titolo non solo una carica di cui rivestirsi ed adornarsi, ma ne vuole fare anche la sua rampa di lancio per qualsiasi scopo vorrà raggiungere nel corso della sua vita. Solo un dettaglio dell'essere regina non piace tanto a Mildtryth, l'essere compagna di un Re. Non odia Coralius come si potrebbe pensare, a lui deve tutto ed è molto affezionata al "suo amato re", ma, nonostante l'importanza dei due all'interno della corte sia la stessa, si tende inconsciamente a dare sempre maggior spessore al re, non trascurando la regina ma ritenendola comunque una subordinata, e Mildtryth vuole fare sì che tale pensiero non sfiori nemmeno la mente dei pochi eletti che fanno parte della sua corte. Se spesso ripete che i suoi comandi sono importanti tanto quanto quelli del Re, si trattiene dall'aggiungere che lo sono di più. Il suo ruolo però non viene mai messo in discussione da anima viva, eppure lei ha il costante timore di non essere considerata, ma non ignorata, non considerata come potente, o almeno non tanto forte quanto lei vuole apparire. Non le piace l'idea che, per far comprendere quanto sarebbe in grado di rendere il titolo "regina" un ruolo assoluto, debba per forza ricorrere a mezzi di forza che la facciano temere degli altri. Mildtryth, non solo come regina ma in particolare come donna, deve essere furba, sveglia, pensare molto e trovare soluzioni prima degli altri o più efficienti. Nessuno ha mai tentato alla sua vita, o i pochi che hanno tentato quest'impresa non hanno mai incontrato una fine piacevole, ma la paranoia dettata dal vedersi strappare via ciò che è suo la attanaglia senza sosta, rendendola minuziosamente sospettosa e facendola anche diventare molto abile nel riconoscere le menzogne. Alcuni ritengono che il suo attaccamento a ciò che è suo sia così grande che pare lei voglia rimanere regina per il resto della sua vita. Seppur questa frase sia stata spesso pronunciata con ironia e seguita da un "la morte giunge per tutti" per segnare una fine obbligatoria del suo percorso da regnante, lei si limita a rispondere con un composto e rispettoso sorriso, velato da una vena di rabbia oscura che fa perdere ai più ironici la voglia di ridere. Mildtryth può variare il suo carattere tanto quanto il suo aspetto, ma la sua rabbia non varierà mai, infatti questa la accompagna anche nelle varie forme da regina. Può essere una sovrana buona ed indulgente anche verso i peccatori, saggia e oggettiva, crudele anche verso i giusti, o una donna che trascura i suoi doveri, le basta ragionare e capire cosa fare e come comportarsi e poi attuare il suo piano. È per questo che a Mildtryth non piace definirsi come "la regina" ma bensì "una regina" o "le regine". Lei a differenza di altri, non è una sola ma può essere più persone, o direttamente non essere nessuno, e non deve per forza cambiare aspetto perché questo cambio caratteriale avvenga. Mildtryth è una regina come tante, ma può essere anche la sovrana per eccellenza, o ancora una donna conosciuta solo di volto, la decisione di chi sarà e come non sta nelle mani di altri se non nelle sue, che sceglierà unicamente in base a ciò che più la aggraderà o le farà comodo.

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°•--𝑵𝑜𝑚𝑒--•°
,꧁𝑴𝐼𝐿𝐷𝑇𝐻𝑅𝑌𝑇𝐻꧂,

Il nome Mildtryth è antico, ormai quasi dimenticato ed era utilizzato secoli prima della apparente nascita della giovane. Derivato dalle forme di più grezze dell'inglese, il nome è composto dai termini mild (o milde, "gentile", "dolce") e ðryð (o þryð, thryth, "forza"), arrivando quindi al possibile significato di "forza gentile". I genitori di lei le hanno dato tal nome probabilmente più perché preferivano il suono che perché avessero indovinato il suo carattere ancora prima che nascesse, o almeno non avevano previsto un tale suo sviluppo. Mildtryth di suo non era mai stata gentile, anche da piccola era una ragazza molto attiva che, pur magari non avendo l'intenzione di offendere, non mancava mai di esprimere la sua opinione in modo diretto e crudo.
Mildtryth ha invece adattato e storpiato questi due termini troppo positivi per una persona come lei, in qualche modo integrandoli con il suo carattere. Dal momento che è lei a scegliere che tipo di regina essere e quando, sa quanto possa essere utile usare un tono più dolce in alcune situazioni rispetto ad altre, e il suo aspetto fisico può comunque dare l'impressione di una donna dalla bellezza delicata e bambinesca, ancora dolce perché morbida e leggera. La sua miglior capacità è infatti ribaltare il corso di una conversazione con la sua abilità oratoria oppure è in grado di convincere con grande facilità anche le persone più diffidenti. Non sempre è necessario trasmettere fiducia al primo sguardo, quando si sa come porre un determinato argomento, si cattura subito l'attenzione di una persona, e la gentilezza di Mildtryth consiste proprio nel trovare ciò che interessa a qualcuno per poterlo convincere a fare ciò che lei vuole, illudendolo di star magari facendo una cosa giusta ed non facendogli così comprendere la grandezza degli sbagli che lei lo sta portando a fare.
Risparmiare la verità è pur sempre un atto di gentilezza, e non aver bisogno della forza fisica per poter perseguire i propri ideali resta una tipologia di forza molto più grande di semplici poteri magici o abilità motorie. Ciò che rende maggiormente forte una persona è la forza dell'animo e l'azione di Mildtryth di fomentare questa energia o farla scoprire a persone che, ammaliate dalle sue parole, andranno a morire per lei, è e resta comunque una dimostrazione di bontà d'animo da parte sua, che rende coraggiosi anche gli uomini più spaventati per quei brevi istanti che precederanno la loro morte. Del resto, il fine giustifica i mezzi, e mostrarsi buoni davanti a persone superficiali equivaleva all'esserlo per davvero. Oltre al suo nome completo, spesso quando cambia aspetto si fa chiamare con dei diminutivi, come "Mild" o "Thrythy", ma questi sono anche soprannomi con cui si fa chiamare dalle persone delle quali lei si fida, a che se queste si riducono a meno delle dita di una mano, nonostante lei desideri avere persone fidate da chiamare così.

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°•--𝑪𝑜𝑔𝑛𝑜𝑚𝑒--•°
,꧁𝑭𝐸𝐼𝐷𝑌𝑆꧂,

Anche il cognome di Mildtryth è molto raro e ormai poco utilizzato. Derivato dall'antico termine del greco ionico φύδις, che significa "cobra", i vari valori di antico termine sono gli stessi che vengono ricondotti all'animale.
Il primo tra tutti rimanda all'eleganza del cobra e dei serpenti rispetto a quella degli altri animali, in particolare Feidys, anche per il nome di antiche famiglie che così si facevano riconoscere, significa "nobile", "importante". Che sia per motivazioni degne di lode o meno, Mildtryth è sicuramente famosa e nobile, più per titolo nobiliare che per animo.
Il secondo significato riprende invece i colori del cobra, che possono essere soprattutto il verde e l'oro. Pur potendo scegliere tra tutti i colori a disposizione, Mildtryth si sente rappresentare più dal secondo, perché simbolo di forza e di potere, mentre il primo è talmente comune da rasentare il banale. Seppur anche un colore così improntante come l'oro non renda più degna una persona di essere nobile o meno e che quasi tutti i soldati si rivestano di tali colori per la stessa motivazione di Mildtryth, a lei ciò ricorda una dimostrazione di potere indiretto. Non le servono abiti pregiati o materiali importanti per affermare il suo potere, ha vissuto solo una parte della sua vita senza godere del lusso della nobiltà e, nonostante il tempo passato ad abituarsi alle calme giornate di corte, non ha dimenticato come adattarsi alle situazioni, sia caratterialmente che fisicamente. Non avendo infatti motivi per potersi affermare come più forte, la sua preferenza dell'oro è solo una ripicca personale. Il terzo e ultimo valore è quello che più le si addice, perché rimanda alla pericolosità del cobra. L'animale è pericoloso sia quando è perfettamente visibile agli occhi della sua preda sia quando questa non lo riesce a vedere. Il cobra attacca sia in modo diretto e visibile sia in modo più velato, nascondendosi sotto la sabbia, oppure occultandosi tra le foglie e la stessa cosa fa lei. In base alla situazione in cui si trova e al suo metro di giudizio, decide come e quando attaccare, uscendone quasi sempre vincitrice. Non sarebbe infatti stata regina per tutto quel tempo se non avesse avuto le abilità per farlo o se avesse mai perso nel corso della sua lunga vita ad osservare le persone e a persuadere gli sciocchi con la sua bellezza e la sua lingua biforcuta.

°•----------«𑁍»----------•°

,꧁𝑺𝐾𝑂𝑅𝑃𝐼Ω𝑆꧂,
In seguito al suo diventare regina, Mildtryth ha cambiato il suo cognome, più per paranoia e scrupolo che per un vero rischio che stava correndo. Rimanendo sempre in un significa analogo al suo primo cognome, Skorpiωs deriva dal greco antico e significa prevedibilmente "scorpione", animale velenoso come il cobra di cui porta il valore originale. La sua scelta non è dovuta a una motivazione di orgoglio e indiretta manifestazione di forza come vuole fare credere, ma per un collegamento non troppo diretto con il suo passato. Se lei in passato non fosse stata ciò che era, ora non sarebbe una regina e non avrebbe il potere che tanto desiderava. Non sa dire se il suo sia affetto o un indizio da lei lasciato per far comprendere agli altri chi lei sia, nonostante tutte le sue conoscenze passate, o quasi, siano ormai morte, sa solo che ora lei si fa riconoscere così e le da fastidio che qualcuno al di fuori di Coralius la chiami con il suo cognome originale. Non si tratta di una parte di lei che disprezza, affatto, perché è sempre stata la lei del passato a farla diventare ciò che è ora, ma ritiene "Feidys" un cognome altamente personale che solo lei può usare, o lei soltanto può dare a qualcuno il permesso di farlo. La sua mania di possessione è estesa anche ai concetti astratti, e chiunque non la chiami Skorpiωs, creatura che comunque ammira e con la quale si sta sempre di più immedesimando, riceve spesso occhiate malevoli o seri avvertimenti. Nessuno sa infatti del suo cambio di identità, se non un numero ristrettissimo di persone, quindi chiunque dimostri di sapere qualcosa per lei è una minaccia.

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°•--𝑬𝑡𝑎'--•°

[𝖤𝖱𝖱𝖮𝖱 404, 𝖲𝖤𝖱𝖵𝖤𝖱 𝖭𝖮𝖳 𝖥𝖮𝖴𝖭𝖣]

°•--𝑹𝑎𝑧𝑧𝑎--•°

[𝖤𝖱𝖱𝖮𝖱 404, 𝖲𝖤𝖱𝖵𝖤𝖱 𝖭𝖮𝖳 𝖥𝖮𝖴𝖭𝖣]

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°•--𝑨𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑜--•°
,꧁𝑭𝑰𝑹𝑺𝑻: 𝑇𝐻𝐸 𝐿𝐴𝐷𝑌'𝑆 𝐺𝐿𝐸𝐴𝑀꧂,

Il primo dei tanti aspetti che Mildtryth utilizza è anche quello con cui la sua immagine di regina viene riconosciuta. Ossessionata dalla bellezza eterna e dalla perfezione, il suo sembiante non manca di un'apparenza giovanile e allo stesso tempo leggermente misteriosa. Il tutto si basa su una figura alta il giusto, sul metro e settantacinque, dalla vita non stretta e il fisico ponderato, le curve presenti solo in lieve quantità, per dare l'aspetto di un essere non troppo delicato ma nemmeno robusto. La totale assenza di muscoli, che si ripete in ogni suo aspetto, mostra quanto a lei non serva essere fisicamente forte per farsi valere, motivo per cui non arriva mai ad avere uno scontro diretto con una persona.
La carnagione è leggermente scura, tendente all'olivastro e lievemente illuminata sulle guance. Il resto della pelle è privo di qualsiasi tipo di cicatrice, non perché lei non ne abbia mai dovute sopportare qualcuna, ma perché si impegna molto più nel far sparire i dettagli fastidiosi del suo aspetto che ad utilizzarli come una possibile dimostrazione di abilità. Il viso ovale mostra un'aria fanciullesca e morbida, dovuta a dei tratti ancora molto giovanili. Le guance sono tonde, dandole così un aspetto leggero, mentre i contorni del viso non sono accentuati o marcati, ma hanno comunque una linea precisa che le rende il volto più piacevole alla vista. Il naso è leggermente grande e all'insù, leggermente schiacciato, mentre gli occhi di lei sono grandi e verdi, tendenti al marrone chiaro sotto la luce del sole, i capelli invece sono lunghi, di un nero uniforme e acceso, che lei spesso lega in complesse acconciature o decora con spille e foglie d'oro. Pur adorando il suo aspetto, tende sempre a mascherare parte del viso con dei lunghi e particolari gioielli dorati che mette pochi centimetri dopo l'attaccatura dei cappelli, oppure qualche velo pregiato. Non lo fa per motivo di pudore o per non farsi riconoscere, semplicemente preferisce l'effetto che quei dettagli aggiungono al suo aspetto, crede che diano un tocco più mistico e la facciano sembrare, indirettamente, più potente.

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°•----------«𑁍»----------•°

,꧁𝑺𝑬𝑪𝑶𝑵𝑫: 𝐶𝑂𝑅𝐴𝐿𝐼𝑈𝑆 𝐺𝑂𝐿𝐷𝐹𝐼𝑆𝐻꧂,

Il suo secondo aspetto non è utilizzato da lei perché le piaccia o altri motivi personali, si tratta infatti solo di utilità. Grazie ai poteri datigli da Coralius, le sue capacità sono aumentate e insieme a queste ha potuto trovare dei metodi per tenere sott'occhio eventuali nemici da qualsiasi punto di vista possibile.

L'aspetto di Mildtryth è quasi totalmente invariato da quello originale, se non alcuni dettagli. La pelle è leggermente schiarita e più ruvida, al posto di quella olivastra e morbida che ha nel suo sembiante normale, e anche la sua forza fisica è di gran lunga notevole rispetto a prima, nonostante non sia sufficiente superarla in abilità motorie. I capelli rimangono del loro colore nero, ma il sale o più semplicemente il contatto continuo con l'acqua ha schiarito alcune delle sue ciocche, colorandole o di grigio o di marrone scuro. Gli occhi mantengono la loro colorazione verde chiara, anche se con qualche striatura rossa per la mancanza di una zona asciutta. In questa sua forma, chiamata Coralius Golfish solo perché sono state le abilità dell'altro a permetterle questa trasformazione, il colore oro regna incontrastato su tutto il verde e il nero del suo aspetto normale. Le scaglie della coda e tutte quelle che le rivestono alcune parti della pelle sono infatti ambrate o della più luminosa sfumatura ora. Non ha mai usato questo aspetto se non quando lo ha ritenuto utile, in particolar modo quando si trattava di inseguire degli avversari o tenerli d'occhio quando questi attraversavano zone a contatto con l'acqua. Seppur abbia usato questa forma solo per spiare, quindi rischiando di rivelarsi ai nemici e mettersi in prima linea come eventuale bersaglio, Mildtryth non ha intenzione di cambiare alcun dettaglio di questa forma o renderla più scura, di modo tale che l'oro delle squame non brilli a contatto con la luce del sole. Non rinuncia a un sembiante che tutto sommato gradisce solo per non risultare più facile da vedere, sa di essere forte e non teme alcun tipo di ripercussione.

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°•----------«𑁍»----------•°

,꧁𝑻𝑯𝑰𝑹𝑫: 𝐴𝑇𝐻𝐸𝑁𝐴'𝑆 𝐺𝑂𝑅𝐺𝑂𝑁꧂,

Questo sembiante viene invece adoperato quando si tratta di combattimenti. Non usa mai il suo corpo in uno scontro, adopera solo la magia o le sue armi, quindi ha sviluppato un aspetto che potesse darle un minimo di vantaggio, ma non lo utilizza spesso. Nonostante la sua forza, odia vincere facile a tal punto di dimenticarsi dei vari assi nella manica che ha a disposizione, motivo per cui molto spesso nemmeno ricorda di poter usare questo sembiante, nonostante questo sia anche strettamente collegato con lei. In questo corpo, la pelle è totalmente chiara fino a rasentare il cadaverico, e il trucco nero accentua questo pallore, i lineamenti del volto diventano più marcati, rigidi e più anziani rispetto all'aspetto da vent'enne che dimostra sempre. Gli occhi verdi si riempiono di una sfumatura bianca e vuota, simile alla pupilla senza anima di un morto, e non brillano a contatto con la luce del sole. I capelli rimangono neri, con però delle sfumature bionde molto chiare. Sono proprio questi il punto più importante di questo suo sembiante: come la creatura mitologica che denomina il corpo e come il suo cognome, al posto delle ciocche davanti dei capelli ha magri e lunghi serpenti, dalle colorazioni chiarire, che vanno dal giallo ocra al marrone spento. La loro utilità non è solo quella di incutere timore ma anche quello di mordere e attaccare le persone che si avvicinano a lei, sempre sotto il suo comando. Possono ridurre in pietra la persona guardata solo pochissime volte, del resto nemmeno lei è vincibile, e Mildtryth è la prima a non voler usare una capacità del genere. Oltre a ritorcerle contro i suoi stessi effetti in maniera comunque moderata e oltre al funzionare solo in poche occasioni, non sopporta l'idea di vincere senza combattere, perché le ispira molta codardia. È ironico che una donna come lei abbia considerazione per l'onore in battaglia e non sa se questi siano rimasugli del suo periodo di vita più onesto, ma chi la conosce e sa dei suoi vari sembianti, è cosciente che, ogni qual volta Mildtryth si veste di questi panni, una guerra o una battaglia sono sempre prossime o vicine all'essere dichiarate contro tutto e tutti.

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°•----------«𑁍»----------•°

,꧁𝑭𝑶𝑼𝑹𝑻𝑯: 𝐻𝐴𝐷𝐸𝑆 𝑆𝑃𝐸𝐶𝑇𝐸𝑅꧂,

Questa forma è molto simile a quella sua originale, ma non la usa, perché non la sopporta. Le ricorda troppo il suo vero aspetto e non le piace vedersi con queste sembianze, quindi è raro che si tramuti nel mostro che è questo sembiante, a meno che non perda il controllo. Questo aspetto fa parte di quello che lei mostra sempre alle altre persone, è una componente integrante di lei. Non è raro che una persona come lei perda il controllo in una determinata situazione, e quando non riesce proprio a mantenere la calma, involontariamente gli occhi si colorano di rosso e nero e il volto perde parte della sua sembianza umana. Nei casi peggiori, tende a perdere completamente un aspetto: originariamente non usava il suo bel corpo dalla pelle olivastra come suo sembiante normale, ma un altro, andato distrutto a causa dei suoi poteri. Dopo aver perso totalmente il controllo, il suo corpo ha cominciato a sgretolarsi come roccia carsica a contatto con l'acqua, come se fosse invecchiata di secoli un paio di secondi. Dopo essere tornata calma e aver impedito la sua totale "decomposizione", si è rimodellata nell'aspetto attuale. Essendo che anche questa trasformazione le è possibile grazie ai poteri di Coralius, pensa che sia anche un monito per tenerla ancorata a lui in caso volesse scappare o godere autonomamente dei poteri conferitigli. L'aspetto da spettro perde ogni contatto con il mondo terreno, simile ad una nuvola nera che fluttua in aria, dita scheletriche e volto coperto, occhi neri, bianchi e rossi, e una tremenda paura della morte che invade e schiaccia il petto smunto e corroso dalla mancanza di pelle e muscoli, come se tutto ciò che è nascosto dal lungo mantello nero non sia altro che un corpo decomposto. Simile ad uno spettro del regno degli inferi, a Mildtryth questo sembiante ricorda la possibilità che lei potrà sempre morire quando non avrà più ciò che vuole, motivo per cui la morte fa parte di lei e teme con tutta sé stessa di incontrarla.

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°•----------«𑁍»----------•°

,꧁𝑭𝑰𝑭𝑻𝑯: 𝐷𝑅𝐴𝐺𝑂𝑁 𝐺𝐼𝑅𝐿꧂,

Il quinto aspetto è anch'esso usato soprattutto nei combattimenti o quando deve acuire i suoi sensi. La sua è una forma più animalesca e primitiva, dovuta in parte ai poteri di Coralius. Nonostante la forza sia fisica che magica che può dare un aspetto del genere, Mildtryth non sopporterebbe mai l'idea di potersi trasformare interamente in una bestia, lo vede come un affronto alla sua persona.
Per quanto un drago possa essere forte, lei non è quello, o almeno non solo. Già prima di avere i poteri di cui gode, poteva essere tutte le persone che voleva senza essere nessuno in particolare, mentre ora è totalmente in grado di poter assumere qualsiasi forma lei desideri. Se prima la pelle si irrigidiva, in questa forma essa diventa più morbida e liscia, come se fosse uno strato unico di membrana. I capelli rimangono neri ma gli occhi prendono una sfumatura giallognola e le pupille si stringono, fino a formare un rombo molto piccolo. In questa forma i sensi si acuiscono, la vista si espande anche nei luoghi più bui, l'udito capta suoni che il suo orecchio umano non era in grado di percepire e la soglia di sopportazione del dolore aumenta notevolmente. Dalla parte più alta del capo partono delle squame nere e grigie, che si allungano per tutta la schiena e un piccolo bozzolo di ali si apre poco sotto le scapole. Di certo sia le ali che le squame sono utili sia per il volo sia per la resistenza alle frecce e altri attacchi, ma non riesce a trasformarsi completamente in un animale, quando il suo aspetto è sempre stato quello di un essere umano. Questa è più una sua fissa che una questione di mancanza di 'pro rispetto ai contro': già ha dovuto allearsi con Coralius per ottenere questi poteri, il quale l'ha convinta usando la stessa abilità che lei ora usa, e non riesce a vedersi con le sembianze di una bestia, quando già il suo animo si sente sottomesso da una presenza ingombrante e fastidiosa.

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,꧁𝑶𝑻𝑯𝑬𝑹𝑺: 𝑇𝐻𝐸 𝑄𝑈𝐸𝐸𝑁'𝑆 𝑀𝐴𝑆𝐾𝑆꧂,

Prestavolti: ironika_photo {Instagram}

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°•--𝑪𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒--•°

Come si può descriver accuratamente Mildtryth? Prendete l'esempio di persona che più risulta odiabile ai vostri occhi. In molti sceglierebbero come tale un soggetto che, dotato di tutto, sia in grado ugualmente di lamentarsi. Ecco, così è Mildtryth, seppur delle scusanti si possano trovare al suo atteggiamento. La sua però, non è solo una totale mancanza di sazietà verso il potere, ma anche un'enorme paura di poterlo perdere.
Ella è un genio, senza alcun iperbole o simili, una persona dalla mentalità nettamente piú sviluppata di quella della comune gente, dalla capacità d'apprendimento spaventosamente rapida e dotata d'un'estrema propensione all'arte magica. Ciò che ad altri richiede una discreta quantità di tempo, occupa nella sua giornata uno spazio infinitamente breve; ma v'è una condanna, anzi, ben più d'una, per una creatura dotata di tanto intelletto. Innanzi tutto, nessun altro essere è tanto soggetto alla noia: ben presto ella risolve i suoi obblighi, impara ciò che durante le lezioni le viene richiesto, e spesso e volentieri troppo tempo le rimane da trascorrer in compagnia dei propri pensieri. Quando la noia non rientra nelle sue giornate, a prendervi parte è invece la paranoia verso avversari futuri o immaginari, che esistono in nessun luogo tranne che in una mente ossessionata a contare ciò che ha e tenerlo per sé.
E diciamolo pur chiaramente, neppure lei gradisce la propria compagnia, si reputa infinitamente seccante, o almeno, le piace la prospettiva di qualcuno che lei ritiene altamente insopportabile che sia costretto a restare insieme a Mildtryth. Chi non riterrebbe tale una fanciulla che solo d'aspetto è gradevole? Mildtryth è saccente, schietta e sarcastica, ben presto arriva a decretar se qualcuno le piaccia o meno e altrettanto rapidamente arriva a lasciar tutto e allontanarsi. Che senso ha spender tempo con qualcuno con cui non si è a proprio agio, se si può evitarlo? In proposito, la fanciulla è anche infantile, tremendamente infantile, in un modo che solo a pochi potrebbe risultar gradevole, ed è sempre in vena di pensare al potere e al cercare dei nemici che non esistono. Ella è facile ad arrabbiarsi, ma non lo è mai davvero, poiché per prima si riconosce come pericolosa quando si trova a sfogare il suo rancore a causa dello "spaventoso" metodo adoperato da Coralius per far sì che lei non gli voltasse mai le spalle come aveva invece intenzione di fare. Ma al contrario d'un infante, ella non è innocente, e quasi sempre v'è dolo dietro ciò che afferma o compie. Seppur il viso s'arricci in smorfie dispiaciute, poichè facile è per lei nasconder furbeschi sorrisi, mai bisogna confidar che anche il suo animo sia pentito, poichè si cadrebbe terribilmente in errore.
Parlando più oggettivamente, senza lasciarsi prendere dall'irritazione che ogni sua singola frecciatina o velata offesa induce, si comprende come alla base del tutto vi sia ancora una volta la sua brillantezza. Una maledizione, altro non è, che la porta a diffidar di tutto e tutti per la semplice ragione che i suoi pensieri han troppo tempo per vorticar attorno a ciò che gli altri potrebbero farle. Non ha esperienze passate a giustificar la sua attitudine, solo un'eccessiva propensione a crearsi scenari d'ogni genere nella mente, tanto da rendersi al limite del paranoico.
Eppur, v'è qualcuno che la luce ha visto, in quel piccolo agglomerato di fila intricate e comportamenti indecifrabili che è Mildtryth, qualcuno che ha poi dovuto ricredersi in modo molto secco. Vi son casi in cui il suo istinto ha superato il cervello, lo ha indotto alla curiosità d'aprirsi con altri, e l'ha fatta a questi altri avvicinare. V'è una non sottil differenza negli atteggiamenti che ella riserva a codesti soggetti, rispetto alle altre persone: d'improvviso si fa nettamente più affettuosa, spesso in cerca del contatto fisico, come se si trattasse d'un appiglio nel mare di noia che minaccia di sommergerla. Tali persone son per lei quasi valvole di sfogo, con cui può scegliere finalmente di lamentarsi e aprirsi sui suoi dubbi, parlare senza timore che per la sua intelligenza venga pregiudicata, e nei loro confronti dimostra una gelosia senza pari, che la porta a disprezzare chiunque giri loro troppo intorno.
Tali casi si contano certamente nelle dita di una mano, di un monco, e non sempre si tratta di sentimenti ricambiati: l'amore che lei dimostra a Coralius è spesso accompagnata da una smorfia di puro e onesto fastidio, intrinseco della riluttanza di chi è vicino ad una persona solo per i benefici che questa porta.
Ma una cosa mai cambia, mai sfuma e sempre è anteposta ad ogni cosa: ella odia le imposizioni, odia non poter scegliere e per questo, quando le è possibile, fa quanto è in suo potere per disobbedire o aggirare le regole imposte. Anche per questo, ciò che le viene imposto da Coralius sta diventando man mano sempre più complesso da poter sopportare.

Ma sono anche altre le caratteristiche di Mildtryth insolite e che non mostrano mail alcun cambiamento, primo tra tutti il suo strano e contorto senso dell'onore. A causa del suo ego, non sopporta l'idea di poter raggiungere la vittoria facilmente o senza combattere e tende quindi a mettersi in armi pari con l'avversario che ha di fronte, nonostante questo possa significare ridurre di una quantità decisamente notevole non solo il suo potere, ma anche le possibilità di vittoria. Ciò è dovuto sia alla sua paura per la forma in cui potrebbe tramutarsi sia per il desiderio di dimostrare la sua forza alle altre persone. Non ha mai ammesso o pensato che ciò potesse essere dovuto a qualche sprazzo di antichi ricordi e della sua antica compagna, perché rivelarlo significherebbe dover poi dire che lei sia una persona a cui ancora importa di ciò che era prima di diventare regina.
La rabbia è sempre presente nell'animo di Mildtryth, sia con una motivazione sia senza che ci sia qualcuno di preciso a a farlo scatenare. A causa della facilità con cui si innervosisce, non è difficile che anche le piccole cose riescano a farle perdere la pazienza e spesso deve ricorrere a vari metodi per calmare la sua tendenza ad infuriarsi. Mildtryth ha una natura violenta difficile da placare e con l'arrivo della rabbia ha sempre l'impulso di rompere oggetti o alzare le mani sulla persona che si trova davanti, quindi tende a ficcare le unghie sulla carne della mano, giocare con l'orlo della veste, camminare nervosamente, battere le mani, fare rumore o fare qualsiasi altra cosa che la tengano impegnata e le impediscano di scoppiare.
Quando la rabbia trabocca si può vedere distintamente negli occhi di lei il passaggio dalla rabbia contenuta e alla formalità che usa per restare calma, ad una persona animalesca e iraconda, che urla senza motivo, parla tranquillante e poi strilla, minaccia di fare del male o di uccidere, parla con tono ironico di argomenti seri, inizia a ridere nervosamente per qualsiasi cosa o arriva veramente a fare male, persino ad uccidere.
Mildtryth è una persona sempre stanca a causa dei continui sforzi che deve fare: seppur possa sembrare intoccabile o estremamente calma dal tono di voce, nella sua mente digrigna i denti per sopportare la rabbia che cresce e fa in ogni modo per non perdere la calma. Si arrabbia con nulla, una risposta sbagliata o una provocazione sono sufficienti per mandarla in bestia, quindi deve continuamente soffocare ogni sentimento di fastidio, arrivando ad accumulare tantissima rabbia repressa fino al giorno in cui non reggerà più e scoppierà. Se si potesse descrivere ciò che prova Mildtryth ogni istante, è lo stesso iracondo fastidio che si prova nello sbagliare continuamente un esercizio pur dopo aver tentato tantissime volte, essersi fatto spiegare il procedimento eppure non capir nulla; quell'esasperante desiderio di prendere e lanciare per il fastidio tutto ciò che ti capita davanti solo per sfogare l'immenso fastidio che rode dall'interno e fa desiderare di urlare; l'impulso di mordersi la mano e sentire le urla di dolore di qualcuno per sfogare i propri istinti mossi dall'agitazione. Uniti alla paranoia e alla necessità di mostrarsi forte, tali comportamenti sono decisamente stancanti, tanto che molto spesso Mildtryth si ritrova esausta senza aver mai realmente compiuto azioni faticose, distrutta dall'energia che la mette succhia via dal corpo.
Ad un estraneo, di primo acchito non sembra diversa da una selvaggia, una donna cresciuta lontana dall'educazione di una corte, che non porta minimamente onore ai suoi antenati, disonorandoli e sprezzando il ruolo che le è stato affidato. Perché Mildtryth preferisce la compagnia delle donne a quella degli uomini, perché impugna una spada e combatte, tanto da disonorare i guerrieri, anziché attendere in casa e agire come una fanciulla di buona famiglia. Perché non esita ad utilizzare parole dirette di fronte a chiunque, non nasconde la sua opinione, non china il capo neppure di fronte a chi è più forte di lei, combatte come una pantera feroce. Mildtryth rinuncia quotidianamente alla sua delicatezza per rivolgere scherzi (alle volte anche di pessimo gusto) a chi le dà fastidio, perché è vendicativa e intuitiva.

Conversare con lei si può considerare come parlare con un'entità in cui convivono tante sfumature di atteggiamenti e carattere: non è possibile distinguere con precisione l'uno dall'altro, neppure lei sa mantenere a lungo l'uno o l'altro atteggiamento, poiché da soli mancano di significato. Solo comprendendo nel suo insieme la coesistenza del lato istintivo e di quelle più razionale di Mildtryth si arriva a comprendere la sua vera essenza. E si arriva a capire che, davvero, per certi versi ella assomigli più ad una qualche sorta di creatura selvatica, ormai abituata a convivere al fianco degli umani, che ad una persona: scarsa la fiducia che ripone nel prossimo, enorme quella che ha in sé stessa, l'istinto a guidarla più che la mente, la ricerca costante della sua libertà e della sua indipendenza. Neppure il più folle degli uomini si sentirebbe al sicuro nel saperla ingabbiata alla propria volontà, da completi folli l'idea di obbligarla al matrimonio. È una persona che tiene in maniera ossessiva al proprio spazio vitale, alla possibilità di muoversi secondo la propria volontà, alla possibilità di scegliere per il proprio futuro. E proprio in virtù di questo è pura aggressività quella che ricevono i pazzi che tentano di farla desistere. Perché non è forte solo nel carattere, Mildtryth, ma è forte nelle sue decisioni, nel suo modo di fare, alcuni forse in un'altra epoca, in un altro mondo, l'avrebbero definita la perfetta incarnazione di una Donna Alpha, per quanto sia scorretto identificarla come tale: la donna Alpha domina su qualcosa, è Alpha rispetto a qualcuno che è invece di grado più basso. Mildtryth è più indipendente: non ha bisogno di confermare agli altri la propria forza, di rivelare le proprie capacità al mondo, per sentirsi bene con sé stessa, per vivere in pace. Ma allo stesso tempo non si tira indietro se è costretta a farlo.

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°•--𝑰𝑑𝑒𝑎𝑙𝑖--•°

Non è difficile intuire che Mildtryth abbia come priorità il rendere la sua posizione ancora più comoda e intoccabile di quanto questa già non sia. Come Tyrion Lannister cita, "è difficile costringere un cane ad abbassare la testa dopo averci posto sopra una corona" e per la regina vale lo stesso identico principio. Mildtryth non ha un limite ai suoi desideri e vuole tutto ciò che non ha, senza considerare invece ciò che già possiede. Dopo aver avuto il suo primo assaggio di potere, ha iniziato a temere che questo le venisse portato via: è normale che, dopo aver mostrato la bella vita ad una persona che andava avanti a stento, questa non voglia rinunciare alla piccola oasi che aveva visto, ma questo concetto con Mildtryth è elevato ai massimi livelli. Ciò che la porta avanti nella vita è sapere che la sua vita non ha un freno, sapere di non poter morire e non avere quindi un limite di tempo per fare ciò che vuole le permette anche di non avere un limite in ciò che può fare o ciò che può ottenere.
La visione di Mildtryth è anche però molto distorta. Se alla domanda "cosa desideri?" la sua risposta è "ogni cosa", le stesse due parole verranno ripetute anche come risposta a "che cosa odi?". Mildtryth nutre un odio smisurato verso tutto ciò che non ha e che non è in grado di raggiungere, e lei distrugge tutto ciò che non le piace. Che la bontà e l'amore rientrino nella lunga lista di desideri e cose da distruggere? Sì, ma nemmeno lei sa se sia maggiore la sua voglia di poter crogiolarsi nel piacere di godere di quei doni oppure avere la soddisfazione di farli a pezzi. L'amare qualcuno più di sé stessi è un'emozione che Mildtryth vorrebbe provare nel corso della sua vita, ma non è mai stata in grado, quindi prova verso coloro che hanno la fortuna di amare realmente qualcuno un grande senso di invidia e rabbia, votata al fine di distruggere. Nella sua condizione, si ritrova a collaborare con una persona che non ama ma che deve fingere di amare, dopo aver rinunciato per sua scelta e in parte per inganno alla persona che veramente amava. Molte parti del suo carattere sono sconosciute a lei per prima, e Mildtryth non sa dire se lei abbia perso totalmente la capacità di amare o se sia lei stessa ad essersi reclusa questo sentimento come punizione personale per ciò che aveva fatto. Il pentimento non è fatto per essere nel vocabolario della ragazza, o almeno lei non è disposta a provare un'emozione tanto scomoda, quindi quando agisce il suo lato sentimentale viene totalmente soppresso. Tanto, che i suoi nemici muoiano per mano sua o di altri, sempre prima di lei andranno nel mondo dei più, quindi lei continua i suoi desideri di conquista e soppressioni senza pensieri superflui a metterle ansia o tensione.
Gli Dèi per Mildtryth sono una realtà inequivocabile che però può essere ignorata, non ha mai dubitato dell'esistenza di un'entità superiore a lei, o almeno per un periodo di tempo non lo ha fatto. Sa che gli Dèi esistono, ne è convinta, ma non per questo li teme o porta loro rispetto. Al livello attuale, Mildtryth si sente potente quanto una Dea o di più, arrivando a decidere la vita e la morte di persone che con lei non hanno nulla a che fare solo perché ha il potere per farlo, facendo morire per lei persone di cui nemmeno conosce il nome e sfruttando tutto ciò che le viene dato a suo vantaggio. Si può dire che Mildtryth si elevi al livello degli Dèi come loro immagine terrena e non si permette nemmeno di negare la loro esistenza: se dicesse che gli dèi non esistono, non avrebbe una figura importante a cui compararsi e non potrebbe nemmeno dire di poterla superare in termini di forza, potenza fisica e mentale.

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°•--𝑪𝑙𝑎𝑠𝑠𝑒--•°

[𝖤𝖱𝖱𝖮𝖱 404, 𝖲𝖤𝖱𝖵𝖤𝖱 𝖭𝖮𝖳 𝖥𝖮𝖴𝖭𝖣]

°•--𝑩𝑎𝑐𝑘𝑠𝑡𝑜𝑟𝑦--•°

[𝖤𝖱𝖱𝖮𝖱 404, 𝖲𝖤𝖱𝖵𝖤𝖱 𝖭𝖮𝖳 𝖥𝖮𝖴𝖭𝖣]

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°•--𝑷𝑜𝑡𝑒𝑟𝑖 𝑒 𝑑𝑜𝑡𝑖 𝑎𝑟𝑐𝑎𝑛𝑒--•°

[⸙] Incantatrice: Mildtryth ha la dote di usare la parola a suo piacimento, arrivando a comandare le persone con essa. Il suo non si limita però ad essere un semplice ordine come può esserlo quello di un comandante al suo soldato sottoposto, ma una catena invisibile lega la persona con cui parla alle sue parole senza che questa possa fare altro. Le persone contro cui lei usa le sue capacità devono per forza fare ciò che lei vuole, come se subissero un lavaggio del cervello, il che le è sempre stato molto utile: molti sono i nemici con cui ha usato questa dote e a cui ha ordinato di suicidarsi. Tale potere in parte è anche quello che l'ha portata a restare dalla parte di Coralius, sono state infatti le abilità oratorie del "marito" a convincerla a schierarsi dalla sua parte, scelta di cui ora si sta pentendo solo per una questione di autonomia.

[⸙] Seduzione: Mildtryth non mostra pudore o vergogna nell'ammettere che fare alle persone ciò che desiderano serva a ottenere ciò che si vuole. Oltre alla pura seduzione fisica, Mildtryth ha imparato ad usare la sua abilità dialettica anche senza ricorrere alla magia, ed è in grado di rigirare le parole di un discorso contro la persona che gliele ha rivolte, arrivando quasi sempre a vincere lo scontro verbale

[⸙] Metamorfosi: Questa nemmeno necessita di spiegazione, la capacità di trasformarsi in ciò che più gradisce è molto utile per ogni tipo di campo in cui si trova ad avere uno scontro, e mostra una grande capacità di adattamento sia fisica che mentale riguardo ad ogni tipo di situazione complessa che le si para davanti, facendo sì che lei non si mostri mai impreparata o senza un piano

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°•--𝑷𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑖--•°

[⸙] Uso delle armi: pur essendo una regina, Mildtryth si tiene in esercizio con l'uso di archi e lance. Come però era stato prima detto, lei non tende a gettarsi uno scontro diretto con il suo corpo, quindi utilizza armi a lungo raggio, come frecce, archi e lance a doppia punta, di modo tale da poter restare in una distanza di sicurezza che non le dia problemi o non la faccia scoprire

[⸙] Ragionamento: Mildtryth è sveglia, molto sveglia. Molti ragionamenti che alle altre persone impiegano ore per lei non sono altro che un lavoro da un paio di minuti. Ha avuto il tempo che le serviva per osservare e ha imparato dai migliori, prendendo spunto da persone più brave di lei per poi superarle aggiungendoci del suo

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°•--𝑷𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑏𝑜𝑙𝑖--•°

[⸙] Pazienza: Mildtryth è una donna paranoica che necessita di avere tutto sotto controllo, il che la porta ad aver bisogno di avere un quadro completo di ogni situazione in tempi molto brevi, quindi non è difficile che perda la pazienza e si arrabbi senza motivo

[⸙] Follia: È così che si può definire la rabbia di Mildtryth, una follia contenuta dalla sua forza d'animo pronta a scoppiare non appena la valvola verrà eccessivamente forzata. Nonostante lei non combatta tra una sè stessa buona e una folla, non le piace l'idea di essere sottomessa dalla rabbia che lei per prima prova senza saperne il motivo

[⸙] Vendetta: Mildtryth non è una donna che lascia correre quando le viene inferto un torto. È in grado di coltivare la peggiore delle vendette per il più piccolo dei mali e si lega al dito tutto ciò che la infastidisce, risultando così una persona molto più crudele e sanguinaria di quanto lei vorrebbe farsi mostrare

[⸙] Specter: Il "regalo" di Coralius può definirsi sicuramente un ostacolo donato da colui che doveva sgombrarle la strada. Quando perde un sembiante a causa di quella forma da mostro, non può più plasmarlo allo stesso modo, diminuendo così drasticamente le sua capacità di contenimento della rabbia e dei sentimenti, che la possono portare all'autodistruzione per sua stessa mano

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°•--𝑪𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑒--•°

,꧁𝑪𝑂𝑅𝐴𝐿𝐼𝑈𝑆꧂,

𝖶𝖮𝖱𝖪 𝖨𝖭 𝖯𝖱𝖮𝖦𝖱𝖤𝖲𝖲

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°•--𝑪𝑢𝑟𝑖𝑜𝑠𝑖𝑡𝑎'--•°

[⸙] Il suo "animale domestico" è uno scorpione di nome Aireen, che spesso lei poggia sulla sua spalla

[⸙] Detesta la vita di corte e il dover sembrare sempre gentile, ma continua a recitare la sua parte

[⸙] Nelle notti di maggior debolezza mentale o fisica, sussurra nel sonno "Alba, mi dispiace" per poi svegliarsi e fare una smorfia

[⸙] È attratta dalle donne ma finge di amare profondamente Coralius per salvaguardare le apparenze

[⸙] È brava a fare consigli sull'amore ma non sa rapportarsi a questo sentimento

[⸙] Non le piace il colore rosso, preferisce il nero e l'azzurro

[⸙] Quando è nervosa, tende a rompere oggetti rumorosi per potersi calmare

[⸙] Odia essere disturbata mentre mangia o mentre sta leggendo

[⸙] Tiene molto alla sua salute e non vuole mai perdere ore di sonno

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